FACCIAMO UN’OPERA: IL PICCOLO SPAZZACAMINO
di Benjamin Britten
Riccardo Scilipoti direttore e maestro del coro di voci bianche
Alessandra Panzavolta regia
Carla Ricotti allestimento scenico
Allievi di canto lirico del Conservatorio A. Scarlatti solisti/protagonisti
Componenti del coro di voci bianche della Fondazione solisti/protagonisti
Coro di voci bianche della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana
Ensemble strumentale Orchestra Sinfonica Siciliana
Spettacolo in collaborazione con il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo
Personaggi e interpreti
Narratore (attore)
Miss Baggot, governante (mezzosoprano)
Black Bob, un brutale spazzacamino (basso)
Tom, autista (basso baritono)
Rowan (soprano)
Juliet Brook (voce bianca)
Clem, figlio e assistente di Bob e Alfred (tenore)
Alfred (tenore)
Johnny Crome (voce bianca)
Tina Crome (voce bianca)
Gay Brook (voce bianca)
Sophie Brook (voce bianca)
Sam, il nuovo spazzacamino di Black Bob (voce bianca)
Hugh Crome (voce bianca)
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Biglietti:. € 5 per alunno (non paganti: alunni H e docenti accompagnatori e di sostegno).
Prenotazioni scuole: segreteriascuole@orchestrasinfonicasiciliana.it - tel. 3382669146
Info Botteghino: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it - tel. 091 6072532/533
Spettacolo adatto per tutte le età
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Programma
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Benjamin Britten
(Lowestoft, 1913 - Aldeburgh 1976)Facciamo un'opera: Il piccolo spazzacamino (The little Sweep) Op. 45, opera per bambini in tre scene, libretto by Eric Crozier
Come nasce un’opera?
Il genio di Benjamin Britten ci ha regalato una meravigliosa descrizione di come nasce l’ispirazione per realizzare di una delle forme di spettacolo più complesse: l’opera lirica, e lo ha fatto con una semplicità e un’eleganza sconvolgente. Con il suo collaboratore-librettista Eric Croizer, ha congegnato un meccanismo che prevede inizialmente il coinvolgimento di un ristretto numero di persone, in maggioranza giovanissimi. Man mano che la creazione della messa in scena va avanti il gruppo si dilata, sino ad arrivare al coinvolgimento di un intero coro di bambini che durante la rappresentazione dell’opera alla quale stanno assistendo, dovranno cantare ben quattro brani musicali strettamente connessi con la trama. Ma andiamo con ordine: c’è una prima parte (che si chiama proprio così “Part one”) ed è un preludio alla parte più tradizionalmente musicale The Little Sweep (Il piccolo spazzacamino). L’opera si distingue per il suo linguaggio delicato, per il suo contenuto sociale e per l’intento originale di avvicinare il mondo della musica a quello della letteratura per l’infanzia.
BRITTEN E LO SPAZZACAMINO
La nostalgia dell’infanzia come periodo di innocenza perfetta e di sensibilità artistica allo stato puro, che precede la “civilizzazione” dell’uomo e la perdita definitiva della spontaneità, costituisce un motivo ricorrente nella vasta produzione dell’inglese Benjamin Britten; sul piano musicale tale atteggiamento si manifesta attraverso la predilezione delle voci bianche e la creazione di pagine di intento didattico (celeberrima la Young Person’s Guide to the Orchestra) o che prevedono la partecipazione di un pubblico composto soprattutto da bambini, come The Little Sweep op. 45, ideata nel 1949 ed eseguita lo stesso anno al II Festival di Aldeburgh.
Il nucleo ispiratore del breve capolavoro fu, per il librettista Eric Crozier e per lo stesso Britten, due liriche di William Blake, entrambe intitolate The Chimney Sweeper (Lo spazzacamino, da Songs of Innocence e Songs of Experience, 1794). L’atroce tema dello sfruttamento dell’infanzia, reso dal poeta con immagini accese e ricche di pathos e ripreso dalla letteratura dickensiana, viene affrontato da Britten con meravigliosa levità, conservando sempre il senso del divertimento o perfino dell’umorismo, evitando il sentimentalismo zuccheroso a favore della sincera commozione, magari col sorriso sulle labbra.
C'è una folla di bambini che percorre le pagine musicate da Benjamin Britten e ne connota il mondo poetico in modo inconfondibile e pervasivo. Per Britten, infatti, l'infanzia non era solo un breve momento propedeutico della vita, ma uno stato permanente della coscienza, un luogo primordiale dell'anima in cui si disvelano autentici tesori di creatività ed immaginazione, di sensibilità e affetti: un universo magico che le nature sensibili hanno la capacità e la saggezza di preservare il più possibile in qualche angolino della loro personalità adulta.
Il piccolo spazzacamino costituisce la seconda parte di uno spettacolo più articolato intitolato Facciamo un’opera!. Nella prima parte viene deciso di inventare un’opera con tutti gli “ingredienti”: libretto, arie, pezzi d’assieme, cori, parti recitate, partitura orchestrale; l’esecuzione, inoltre, richiede l’apporto del coro di bambini in apertura, in chiusura e in due interludi: la canzone del bagno, la scena della “grande trasformazione” che si svolge su un tempo di valzer sincopato, e il bellissimo Canto notturno, con i suoi effetti onomatopeici che creano un’atmosfera di sospesa magia.
LA TRAMA DEL PICCOLO SPAZZACAMINO
Oggi gli spazzacamini non si vedono più, ma un tempo, quando le stufe funzionavano a carbone e le canne fumarie si incrostavano più facilmente di sporcizia, quelle figure così caratteristiche e curiose erano piuttosto familiari nel paesaggio cittadino. Se ne andavano in giro reggendo le scale, gli spazzoloni, i rotoli di corda, ed erano talmente neri di fuliggine che i bambini ne avevano un po' paura. La storia ci proietta in un lontano giorno del secolo scorso, all'interno di una casa signorile di campagna, dominata da un grande caminetto.
A quei tempi molti bambini poveri venivano utilizzati per ripulire i camini perché, agili com'erano, potevano infilarsi facilmente nello stretto cunicolo. Ognuno può immaginare quanto tutto ciò fosse poco piacevole e anche pericoloso. Il nostro piccolo spazzacamino si chiama Sam ed è un bambino di otto o nove anni, venduto dai genitori a due malvagi spazzacamini (Black Bob e Clem) che non hanno nessuna compassione di lui. All'inizio dell'opera apprendiamo che proprio oggi deve salire sul camino per la prima volta. La governante della casa, che è l'antipatica signorina Baggott, già brontola perché pretende un lavoro fatto a puntino. I due capi si fanno beffe del ragazzo terrorizzato, poi lo spingono dentro la cappa e se ne vanno a ripulire le altre stanze. Proprio in quel momento entra giocando un gruppo di bambini. Tre abitano la grande casa, gli altri sono i cuginetti venuti a passare le vacanze con loro. Facciamo così la conoscenza di Juliet, che è la maggiore, poi di Gay e Sophie, tutti fratelli, quindi di Johnny e dei gemelli Hughie e Tina. Ad un tratto si accorgono della fune che penzola dal camino, e sentono la voce soffocata dì Sam che chiede aiuto perché si è incastrato e non riesce a liberarsi. Intonando una canzone marinara, i ragazzi afferrano prontamente la corda e la tirano dapprima delicatamente, poi più forte, finché Sam precipita al suolo in una nuvola di polvere: stupore generale! I bambini vedono che si tratta di un bimbo come loro e ne hanno pena; lui li implora che non lo facciano più salire sul camino. Per il momento non trovano di meglio che nasconderlo nel ripostiglio dei giocattoli, ma prima di tutto bisogna far credere agli altri che si sia dato alla fuga. Così, per stornare le indagini, gli fanno imbrattare con le sue impronte fuligginose gran parte del pavimento fin verso la finestra. Ecco infatti tornare la signorina Baggott, la quale cade nella trappola. Alle sue grida accorrono anche gli spazzacamini e si gettano tutti e tre in giardino all'inseguimento di Sam, promettendogli un sacco di botte. Vi è nella casa una giovane bambinaia dall'animo gentile, Rowan. Fin dal primo momento è stata in apprensione per il piccolo spazzacamino, ed ora, in un'aria molto tenera, esprime la speranza che egli riesca a salvarsi dai suoi padroni. I bambini sanno che di lei possono fidarsi e in poche parole la mettono al corrente di come stanno le cose. Rowan promette il suo appoggio, e per cominciare, propone di fare un bel bagno a Sam. Dopo il bagno che lo ha rimesso a nuovo, Sam racconta la sua triste storia. Gli altri sono indignati e rattristati nel sentire che il padre lo ha venduto per necessità ai cattivi spazzacamini: è necessario trovare una soluzione e, anzitutto, sottrarlo a quel lavoro umiliante. Johnny ha un'idea: potrebbe prendere Sam con sé quando lui e i suoi fratelli rientreranno domani a casa dai genitori; poi si cercherà una sistemazione migliore. Bisogna però far tutto in gran segreto, guai se gli adulti scoprissero che il ragazzo è tenuto nascosto là dentro. Ecco intanto che si annuncia il ritorno della governante. In fretta e furia Sam viene rimandato nel ripostiglio dei giocattoli e la stanza rimessa in ordine. La signorina Baggott è arrabbiatissima dopo l'inseguimento mancato, e ora si insospettisce nel vedere i bambini troppo tranquilli. Quando sta per scoprire il nascondiglio di Sam, Juliet pensa bene di fingere uno svenimento. In una pantomima comica tutti le stanno intorno con acqua e generi di conforto. Per il momento Sam è salvo, può passare la notte tranquillamente.
Il mattino dopo, appena fatta colazione, incominciano i preparativi per la partenza di Johnny e degli altri cugini. Ormai è deciso: Sam starà chiuso dentro un baule e condotto nell'altra casa. Il cocchiere e il giardiniere vengono a portar via i bagagli ma trovano che il baule è troppo pesante e minacciano di disfarlo. Ancora una volta la presenza di spirito dei bambini sventa il pericolo. Ora la carrozza può partire. Sul ritmo di una canzone festosa, Sam se ne va verso un destino migliore, accompagnato dai saluti affettuosi dei suoi nuovi amici.
PERCORSO FORMATIVO
La vita a ostacoli: il racconto di crescita, tra passi falsi e liete conquiste. Come l'altruismo di un gruppo di bambini e della loro bambinaia riesce a rovesciare un'ingiustizia perpetrata da adulti ai danni di una creatura candida (anche se coperta di fuliggine) e come essi riescono ad aiutare un bambino sfortunato - venduto dai suoi genitori a due crudeli spazzacamini - a non crescere troppo in fretta e a conservare la sua innocenza e la sua bontà d'animo.
Un viaggio tra piccoli eroi aiutanti che accettano di correre imprevedibili pericoli e di affrontare temibili antagonisti pur di portare a termine la loro missione: salvare un bambino come loro, che, all'apparenza, sembra diverso solo perché "sporco e nero", ma che, come loro stessi riconoscono immediatamente, è solo un bimbo sfortunato e innocente finito in un pasticcio. Chissà se questo bimbo, proprio grazie all'impagabile esempio di altruismo e di giustizia offertogli dai suoi salvatori, potrà intraprendere a sua volta il difficile cammino che gli consentirà di divenire un eroe o un potenziale aiutante-eroe di personaggi sventurati come lui stesso?
Duration: 60'