Copland/Gershwin /Ives

John Axelrod, direttore

Palermo - Politeama Garibaldi

  • Place

  • Politeama Garibaldi - Palermo

  • Day

    Time

    Duration

    Price

     

  • Giorno

    Friday
    03 October 2025

    Ore

    21,00

    Durata

    100min.

    Prezzi

    10 - 5 €

    Calendario

  • Programma

  • Aaron Copland
    New York 1900 - New York 1990

    Appalachian Spring

    Very slowly, Fast, Moderate, Quite Fast, Still Faster, Very slowly (as at first), Calm and flowing, Moderate. Coda

     

    Appalachian Spring fu composta nel 1943-44 come un balletto per Miss Martha Graham su commissione della Elisabeth Sprague Coolidge Foundation. Fu eseguito per la prima volta da Miss Graham e dalla sua compagnia in occasione del Coolidge Festival nella biblioteca del Congresso, Washington, D. C., il 30 ottobre 1944”.

    Con queste parole fu lo stesso Aaron Copland a ricordare, nella prefazione alla partitura della suite Appalachian Spring nella versione per 13 strumenti, la genesi di questo suo capolavoro che, però, fu ben più travagliata di quanto si possa pensare. Nonostante la Graham, già nel 1931, avesse utilizzato la musica delle Piano Variations di Copland per un suo assolo di danza intitolato Dithyrambic, fu solo dieci anni dopo che incominciò a profilarsi la possibilità di una collaborazione tra i due artisti. Intorno al 1941 la celebre ballerina chiese a Copland di collaborare per un balletto ispirato al mito di Medea, ma il compositore preferì declinare l’invito non sentendo congeniale alla sua musa il carattere tragico del suddetto mito. L’occasione per la collaborazione giunse nel 1942 quando, su invito di Erick Hawkins, partner della ballerina, la mecenate Mrs Coolidge decise di commissionare due nuovi balletti per il festival annuale del 1943. Copland, questa volta, insieme a Carlos Chávez, che avrebbe dovuto scrivere l’altro balletto, accettò la commissione con la speranza di consegnare il lavoro nel mese di luglio del 1943, ma, preso dalla produzione del film The North Star, per il quale aveva composto la colonna sonora, in estate aveva scritto solo un terzo della musica.  Chávez, da parte sua, era ancora più indietro e per questa ragione fu deciso di differire l’intero programma all’edizione del festival dell’anno successivo. Copland, allora, riprese il lavoro e nel mese di luglio del 1944 completò la strumentazione per 13 strumenti del balletto che fu rappresentato nella Biblioteca del Congresso di Washington il 30 ottobre 1944 con un cast d’eccezione nel quale figuravano i nomi di Martha Graham, Erick Hawkins e Merce Cunningham. Il successo fu enorme e immediato come testimoniato anche dal conferimento a Copland del prestigioso Pulitzer Prize, il cui annuncio fu dato l’8 maggio 1945 sul «New York Times». Nello stesso anno, Copland realizzò la presente suite per orchestra sinfonica su incarico del direttore d’orchestra Artur Rodziński che la diresse nel mese di ottobre del 1945 con la New York Philharmonic Orchestra.

    In questa suite orchestrale, il balletto, il cui tema riguardava la celebrazione della primavera da parte di alcuni pionieri americani che avevano appena costruito una nuova casa colonica in Pennsylvania ed erano impegnati nei preparativi per il matrimonio, fu ridotto a sole 8 sezioni, indicate con gli andamenti, e corrispondenti, però, complessivamente a quattro episodi Prologue, Eden Valley, Wedding Day, Interlude, The Lord's Day. Nella suggestiva sezione iniziale vengono presentati i personaggi con una lenta introduzione (Very slowly), mentre nella seconda (Fast), aperta da un brillante tema degli archi e pervasa da un sentimento religioso, inizia l’azione. Nella terza (Moderate), che si segnala per un lirico tema del clarinetto, si assiste a un appassionato duetto tra i due sposi in un’atmosfera di tenerezza, mentre nella quarta (Quite fast) entra in scena un predicatore revivalista con i suoi seguaci. Nella successiva sezione, Still faster, la sposa, presaga dell’imminente maternità, manifesta tutta la sua gioia, ma anche la sua paura. Dopo un intermezzo (Very Slowly) che riprende il tema iniziale, si raggiunge il vero e proprio punto culminante della suite (Calm and flowing), costituito da una serie di variazioni sul tema dell’inno Shaker "Simple Gifts”. Nella coda, finalmente, i due coniugi sono lasciati da soli nella nuova casa in una scena pervasa di tenerezza nella quale ritornano echi dell’introduzione.

    Duration: 26'

    George Gershwin
    Brooklyn 1898 - Hollywood 1937

    Porgy and Bess: Symphonic Picture for orchestra (arrangiamento di Robert Russell Bennett)

    Catfish Row (Atto II, Scena III)

    Strawberry Woman (Atto II, Scena III)

    Crab Man (Atto II, Scena III)

    Clara, Clara (Atto III, Scena I)

    Overture (Atto I)

    Summertime (Atto I, Scena I)

    I Got Plenty O’ Nuttin’ (Atto II, Scena I)

    Hurricane (Atto II, Scena III)

    Bess, You Is My Woman Now (Atto II, Scena I)

    Oh, I Can’t Sit Down (Atto II, Scena I)

    Theres A Boat Dats Leavin’ (Atto III, Scena II)

    It Ain’t Necessarily So (Atto II, Scena II)

    Oh Lawd, I’m On My Way (Atto III, Scena III)

     

    Come altre opere, anche Porgy and Bess di Gershwin, che, dopo la prima produzione a Boston del 30 settembre 1935, una volta approdata a Broadway, aveva ricevuto un’accoglienza poco favorevole a causa del suo argomento a carattere razziale e della scelta di far esibire cantanti afroamericani, raggiunse in seguito una popolarità tale da essere ora una delle opere più conosciute e più rappresentate. L'opera era stata composta tra il 1934 e il 1935 da Gershwin su un libretto di Edwin DuBose Heyward e di Ira Gershwin che adattarono l’omonimo romanzo di Heyward del 1925 nel quale è descritta la vita degli afroamericani a Catfish Row, un immaginario sobborgo di Charleston. Egli spiegò la scelta di dare come titolo Porgy and Bess a un’opera folk in un articolo pubblicato nel 1935 sul «New York Times»: Porgy and Bess è un racconto folk. Le sue persone naturalmente cantavano musica folk. Quando io cominciai dapprima il lavoro sulla musica, mi dichiarai contrario all’uso del materiale folk originale perché volevo che la musica fosse tutta di un unico pezzo. Perciò scrissi di mia mano gli spirituals e i folksongs. Ma essi sono ancora una musica e, quindi, essendo in forma di opera, Porgy and Bess diventa un’opera folk”.

    Di questo famosissimo lavoro di Gershwin sono stati fatti diversi adattamenti sinfonici tra cui quello realizzato nel 1942 da Robert Russell Bennett, amico e, spesso, assistente del compositore, il quale ha creato una suite costituita da 11 famosi brani, posti in un ordine diverso rispetto a quello dell’opera. Per esempio, è possibile ascoltare la celeberrima Summertime, il cui tema in questa versione è esposto inizialmente dai violini e, poi, ripreso dall’oboe, dopo circa 7 minuti di musica e non all’inizio come nell’opera di Gershwin.

    Duration: 24'

    Charles Ives
    Danbury 1874 - New York 1954

    Symphony n. 2

    Andante moderato

    Allegro molto

    Adagio cantabile

    Lento Maestoso

    Allegro molto vivace

     

     

    Considerato come uno dei primi compositori classici statunitensi di fama internazionale, Charles Ives non fu un musicista professionista dal momento che si dedicò all'attività di assicuratore non volendo mai piegarsi all'accademismo che dominava la cultura musicale statunitense del periodo. Nella sua musica, infatti, è evidente un linguaggio estraneo a ogni stile, ma pronto alla fusione dei materiali più disparati in una scrittura che venne considerata spregiudicata e sperimentalista. Per questa ragione la sua musica fu quasi del tutto ignorata mentre era ancora in vita e le prime esecuzioni delle sue opere avvennero piuttosto tardi se non addirittura dopo la sua morte quando l'intera produzione del compositore americano fu riscoperta.

    Questo è il caso anche della Sinfonia n. 2 che, composta tra il 1897 e il 1902, ma eseguita per la prima volta alla Carnegie Hall di New York il 22 febbraio 1951 sotto la direzione di Leonard Bernstein, tre anni prima della morte, si segnala per la poderosa struttura in cinque movimenti, di cui il primo è collegato al secondo e il quarto al quinto, mentre il terzo, lasciato da solo, costituisce il centro dell’intero lavoro, nel quale è possibile rintracciare citazioni di melodie popolari americane che appaiono accennate e rimodellate, ma non riprese nella loro completezza, eccezion fatta per Columbia, the Gem of the Ocean, della quale è riproposta, nell’ultimo movimento, la strofa completa in modo pressocché inalterato come  contrappunto al primo tema originale di Ives. Accanto a questi accenni di melodie tipicamente americane, nella sinfonia, si trovano anche citazioni della Quinta di Beethoven, della Prima di Brahms, un passaggio, nel primo e nel terzo movimento, dell’invenzione a tre voci in fa minore di Bach e il Leitmotiv del desiderio del Tristano e Isotta di Wagner. Alla prima esecuzione, Bernstein si prese diverse libertà nei confronti della partitura, che, tra l’altro, conteneva circa un migliaio di errori. Fece, infatti, un rilevante taglio nel finale, mostrò scarsa attenzione ad alcuni cambi di tempo, prolungò la dissonanza finale da un ottavo a una durata superiore a quella di una semiminima e apportò alcune modifiche alla strumentazione. Soltanto nel 2000 la Charles Ives Society ha realizzato un’edizione critica nella quale si è cercato di rispettare le intenzioni del compositore.

    Il primo movimento, Andante moderato, è una pagina di scorrevole lirismo basata su un tema esposto inizialmente dai violoncelli e ripreso dalle viole e dai secondi violini, e al quale se ne sovrappone un altro affidato ai violini. Tutto questo primo movimento si snoda nella parte degli archi con la rara eccezione di brevi interventi dei corni, dei fagotti, che raddoppiano i violoncelli e i contrabbassi, e dell’oboe che nella parte finale riprende il tema. Legato al primo, il secondo movimento, Allegro molto, è una pagina vivace, nella quale emerge una lirica sezione di archi, flauti e oboi. Di carattere solenne, il terzo movimento, Adagio cantabile, si segnala per la ripresa del tema dell’Andante della Prima sinfonia di Brahms che appare trasfigurato in modo tale da sembrare quello di America the Beautiful e per quella dell’inciso iniziale della Quinta di Beethoven che, però, appare depauperato della sua carica e riproposto in una forma mistica. Un tono tragico informa il quarto movimento, nel quale è citato il tema di Columbia, Gem of the Ocean. Legato al quarto, che ne è una sorta di introduzione, il quinto, Allegro molto vivace, nel quale, oltre alla ripresa del materiale musicale che Ives aveva composto per un suo lavoro giovanile American Woods (Foreste americane),  come ricordato dallo stesso compositore nella prefazione della partitura (Il secondo tema dell’ultimo movimento è parzialmente tratto da un precedente breve pezzo The American Woods), è possibile ascoltare le citazioni di Gem of the Ocean, Camptown Races, Bringing in the Sheaves, When I Survey the Wondrous Cross, Swanee River, Ol’ Black Joe, Long, Long Ago, Dartmouth intitolato Where e Oh Where are the Pea-green Freshmen?

     

    Riccardo Viagrande

     

     

    Duration: 35'