Giuditta, una donna contro il potere
di Giuseppe Moschella
Palermo - Piazza Ruggiero Settimo
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Place
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Piazza Ruggiero Settimo - Palermo
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Day
Time
Duration
Price
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Giorno
Sunday 03 August 2025
Ore
21,00
Durata
75min.
Prezzi
10 - 5 €
Autore GIUSEPPE MOSCHELLA
Musiche ALESSANDRO SCARLATTI (300° anniversario della morte)
Regia GIUSEPPE MOSCHELLA
Direttore RICCARDO SCILIPOTI
Trascrizione musiche SALVATORE SCIARRATTA
Attori protagonisti MOSCHELLA&MULÈ (Giuseppe Moschella e Emanuela Mulè)
Attrice GIORGIA MIGLIORE
Vocalist VALERIA MILAZZO
Ideazione supporto visivo GIUSEPPE MOSCHELLA
Editing video a cura di CAMMELLI CINEMA
Responsabile musiche VALERIA MILAZZO
Aiuto regia GIULIA COSTUMATI
Direttore di scena RINO PITRUZZELLA
Assistente alla regia ELISABETTA LORIA
Assistente volontaria MARIA GAZIANO
ENSEMBLE STRUMENTALE ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA
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Programma
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Giuditta, una donna contro il potere
di Giuseppe Moschella
Musiche di Alessandro Scarlatti
Liberamente ispirato all'oratorio “Giuditta” di Alessandro Scarlatti
Adattamento moderno per un reading con attori e ensemble strumentaleCONCEPT
Il 2025 segna i 300 anni dalla morte del palermitano Alessandro Scarlatti, uno dei massimi compositori del barocco italiano, considerato il padre della scuola napoletana. Questo anniversario offre un’occasione preziosa per celebrare il suo straordinario contributo alla storia della musica, riscoprendo e reinterpretando uno dei suoi capolavori: Giuditta.
L’opera, ispirata al celebre episodio biblico, incarna la forza drammatica e la raffinatezza compositiva di Scarlatti, rendendola perfetta per un progetto che unisca linguaggi tradizionali e moderni. La proposta prevede una trasformazione di Giuditta in un reading teatrale con orchestra, dove tre attori e una nuova orchestrazione offrono una rilettura contemporanea dell’opera Giuditta - una donna contro il potere vuole attualizzare il racconto originale, rendendolo rilevante e toccante per il pubblico di oggi attraverso una narrazione coinvolgente e diretta.
La storia esplora i temi universali del coraggio, del sacrificio e della giustizia, interrogandosi sul ruolo dell’individuo nel contrastare l’oppressione, conflitti geopolitici e crisi umanitarie.
L’obiettivo è attualizzare una storia classica e coinvolgere il pubblico contemporaneo attraverso un’esperienza emotiva e intellettuale che fonde narrazione, teatro e musica e che esplora temi attuali quali il coraggio, la resistenza e la leadership femminile.RELAZIONE
Giuditta è una giovane donna che vive in un villaggio assediato da un potente generale, Oloferne, che ha ridotto la sua comunità alla fame e alla disperazione. Decisa a salvare il suo popolo, Giuditta elabora un piano audace: infiltrarsi nel campo nemico e affrontare Oloferne. Con il suo coraggio e la sua astuzia, riesce a guadagnare la fiducia del generale, ma nella quiete della notte, compie un atto estremo che libera il suo villaggio dall’oppressione.
La storia di Giuditta è una storia universale che attraversa i secoli e il tessuto sociale e animico di tutte le donne di tutti i tempi.
Le arie di Scarlatti riflettono la sua raffinatezza stilistica e la sua capacità di scrivere melodie che combinano virtuosismo e profondità emotiva . Le troviamo spesso intrise di determinazione, forza, mentre altre arie come quella di Oloferne possono esprimere arroganza o sensualità.
La musica composta principalmente da archi e basso continuo offre un accompagnamento delicato ma efficace, sottolineando le dinamiche drammatiche. I brani sono scritti con grande maestria polifonica e si inseriscono in momenti chiave per amplificare il senso di collettività o per sottolineare i temi morali e religiosi. Scarlatti dimostra un'abilità straordinaria nell'uso delle dissonanze e delle modulazioni per esprimere tensione e dramma. L'uso del cromatismo e di linee melodiche ascendenti o discendenti sottolinea il tormento interiore dei personaggi con un consapevole contrasto dinamico e timbrico. La grazia melodica si amalgama a una solida costruzione armonica. Giuditta di Scarlatti rappresenta una pietra miliare nella storia della musica barocca e offre una finestra sulla spiritualità e sull'estetica del tempo.
La storia di Giuditta diventa un'allegoria che mette in luce le affinità simboliche e tematiche tra la vicenda biblica di Giuditta e moderni scandali e abusi di potere.
Il villaggio distrutto dalla guerra in una regione non meglio definita è simbolo delle tante comunità oppresse nel mondo. Il villaggio è assediato da una milizia paramilitare guidata da Oloferne, un generale senza scrupoli che utilizza la fame e la paura come armi di controllo.
Oloferne rappresenta un potere brutale e tirannico, che usa la forza e la paura per controllare; rappresenta un sistema patriarcale che sfrutta la sua posizione di potere per manipolare e vessare.
Rispecchia chi oggi detiene il potere e lo usa per un controllo anche psicologico e sociale; ad esempio promette carriera e successo a chi accetta le sue avances, distruggendo chi si oppone.
Il potere viene esercitato come una forza che soffoca e costringe, limitando la libertà delle vittime.
Il silenzio diventa una prigione che rafforza il potere dell’oppressore. Le donne, in particolare, sono viste come vulnerabili, costrette a subire il destino deciso dagli uomini. Questo dato ancora oggi è attuale, si pensi a personaggi come Weinstein, il produttore holliwodiano: per anni, molte donne hanno sofferto in silenzio. La paura di perdere il lavoro, di essere screditate o umiliate pubblicamente, le ha portate a tacere. Come Giuditta, erano isolate in un sistema che sembrava troppo potente per essere sconfitto. Denunciare significa affrontare una rete di complicità e omertà, sfidando un sistema consolidato. E spesso chi denuncia rischia reputazione e carriera. Con la “decapitazione” di Oloferne, Giuditta non solo salva il suo popolo, ma mette in atto un gesto simbolico di speranza e di rivalsa verso il potere maschile.
Il reading riesce a mantenere un tono evocativo e simbolico facendo emergere un forte messaggio di resistenza collettiva attraverso il parallelismo tra il villaggio di Giuditta e l'industria del potere.
SCENOGRAFIA E ATMOSFERA
• Spartana ma evocativa: un palco minimalista con pochi elementi simbolici, come un tavolo, un telo che rappresenta il villaggio distrutto, e luci che cambiano tonalità per seguire le emozioni del racconto.
• Proiezioni visive: immagini e video astratti (ad esempio, ombre o paesaggi distrutti) proiettati sullo sfondo per arricchire l’esperienza visiva.
OBIETTIVO
Celebrare il tricentenario di Alessandro Scarlatti: rinnovare l’interesse per la sua opera, inserendola in un contesto artistico moderno, avvicinando un pubblico diverso ed eterogeneo attraverso una formula dinamica e accessibile.Giuseppe Moschella
Duration: 75'