Mozart & Dvořák
Chiesa Santa Maria dello Spasimo
I Fiati della FOSS
CONCERTO ANNULLATO PER VENTO
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Luogo
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Complesso Santa Maria dello Spasimo - Palermo
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Giorno
ora
Durata
Prezzo
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Giorno
Venerdì 25 Settembre 2020
Ore
21,00
Durata
60min.
Prezzi
5 - €
Gabriele Palmeri, Maria Grazia D’Alessio, oboi
Angelo Cino, Alessandro Cirrito, clarinetti
Luciano L’Abbate, Rino Baglio, Gioacchino La Barbera, corni
Laura Costa, Giuseppe Barberi, fagotti
con Enrico Corli, violoncello e Damiano D’Amico, contrabbasso
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Programma
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Wolfgang Amadeus Mozart
Salisburgo 1756 – Vienna 1791Serenata per fiati n. 11 in mi bemolle maggiore KV 375
Allegro maestoso
Menuetto I e trio
Adagio
Menuetto II e trio
Allegro
Forma musicale non molto diversa dalla cassazione o dal divertimento, la serenata, composta per organici strumentali diversamente assortiti che potevano contemplare la presenza di soli fiati come in questo caso, designò una composizione gioviale destinata a feste o ricorrenze particolari. Mozart, che ha lasciato capolavori in ogni genere, curò queste forme musicali rinnovandole, come si può vedere in questo lavoro composto nel mese di ottobre del 1781 originariamente per sei fiati (due clarinetti, due corni e due fagotti) e per un'occasione privata, probabilmente con lo scopo indiretto di fare conoscere la sua musica al camerlengo imperiale Strack, persona molto influente. Mozart, non si sa bene per quale occasione, rielaborò questa Serenata per ottetto con l'aggiunta di due oboi nel mese di luglio del 1782 proprio nello stesso periodo in cui stava componendo la Serenata KV 388 che, per la sua struttura in quattro movimenti e per l'adozione della tonalità minore, si configura quasi come una sinfonia per strumenti a fiato. Innovativa è anche questa Serenata KV 375, nella quale appare ridimensionato il carattere estroverso del genere a favore di una scrittura che anticipa elementi del romanticismo. Già nel primo movimento, Allegro maestoso, si può notare una mescolanza di elementi tradizionali, come il primo tema caratterizzato da ritmi puntati, e di altri già preromantici come il languido secondo tema o lo sviluppo particolarmente vario. Le stesse caratteristiche si riscontrano nel primo dei due Minuetti, due pagine che nell'autografo appaiono allegate inducendo a ipotizzare il fatto che inizialmente non siano stati scritti per questa serenata. Al tema quasi haydniano del primo Minuetto si contrappone quello del Trio, già preromantico per l'adozione della tonalità minore e per l'uso di espressivi sforzati. Un lirismo intenso, che si esprime attraverso una melodia ampia, contraddistingue il terzo movimento, Adagio, mentre il secondo Minuetto appare più rustico che elegante. Pienamente nel genere della Serenata è, infine, il Finale, formalmente un Rondò-Sonata di carattere brioso e gioviale.
Durata: 25'
Antonín Dvořák
Nelahozeves 1841 - Praga 1904Serenata in re minore per fiati, violoncello e contrabbasso op.44
Moderato quasi marcia
Minuetto: Tempo di minuetto - Trio: Presto
Andante con moto
Finale. Allegro molto
Concepita nel mese di gennaio del 1878 ed eseguita per la prima volta al Prozátimní Divadlo di Praga il 17 Novembre dello stesso, la Serenata in re minore per fiati, violoncello e contrabbasso op.44 segna l'inizio di un periodo particolarmente felice per Dvoràk, dal momento che coincise con il doppio lieto evento della nascita delle due figlie Otilie (1878) e Anna (1880) che, in un certo qual modo, ricompensò il compositore per la perdita dei primi tre figli.
Il primo movimento, Moderato quasi marcia, di questo lavoro, nel quale gli evidenti richiami ai modelli di Haydn e di Mozart si intrecciano ad elementi del folclore boemo, si basa fondamentalmente su due temi, dei quali il primo, marziale, sfocia in un episodio di carattere lirico-popolare, mentre il secondo viene sottoposto a due brevi variazioni. Un dolce motivo esposto tre volte con diversi impasti timbrici caratterizza il secondo movimento, Minuetto, il cui Trio brillante si segnale per l'ispirazione popolare. Elementi popolari caratterizzando sia il terzo movimento, Andante, basato su un unico dolcissimo tema, sia il Finale, una pagina nella quale si possono distinguere tre temi, di cui l'ultimo si presenta come una delicata ninnananna. In questo Finale non manca nemmeno la ripresa del tema di marcia del primo movimento.
Riccardo Viagrande
Durata: 26'