Stravinskij

Carlo Boccadoro, direttore

Giuseppe Albanese, pianoforte

  • Luogo

  • Politeama Garibaldi

  • Giorno

    ora

    Durata

    Prezzo

     

  • Giorno

    Venerdì
    01 Marzo 2019

    Ore

    21,00

    Durata

    90min.

    Prezzi

    12 - 25 €

    Calendario

  • Giorno

    Sabato
    02 Marzo 2019

    Ore

    17,30

    Durata

    90min.

    Prezzi

    12 - 25 €

    Calendario

16° Concerto in abbonamento

Direttore:
Carlo Boccadoro

Pianoforte:
Giuseppe Albanese

Stravinskiana: lo Stravinsky tra le due guerre è meno frequentato dalle orchestre, ma vi si trovano delle gemme semi sconosciute come il Capriccio per pianoforte e orchestra, divertenti pezzi d’occasione e capolavori come la Sinfonia in do. Ad eseguirli, per la prima volta alla guida dell’OSS, Carlo Boccadoro, poliedrico musicista milanese, scrittore, compositore, pianista, organizzatore musicale, conferenziere.

  • Programma

  • Igor' Fëdorovič Stravinskij
    Lomonosov, 1882 - New York, 1971

    Scherzo à la russe

    In un capitolo della sua autobiografia Stravinskij confessò che come compositore era stato costretto a sopravvivere a due crisi, di cui una era stata causata dall’allontanamento dalla sua Russia con la perdita del suo linguaggio sia verbale che musicale. La nostalgia per la Russia informa proprio questo Scherzo à la russe dove essa sembra trovare la sua realizzazione nelle esigenze dettate dall’ambientazione di un soggetto cinematografico; questa musica, infatti, doveva accompagnare le scene di un film di guerra ambientato in Russia dal titolo L’Étoile du Nord. Fallito questo progetto per l’impossibilità, da parte di Stravinskij, di venire incontro a tutte le esigenze dei produttori ai quali poteva fornire solo una musica di scena di tipo teatrale, il compositore rielaborò il materiale già composto in una versione jazzistica per la Paul Whiteman’s Band, una jazz-band, che promuoveva lavori basati sulla formula del jazz sinfonico, di cui un esempio è la Rhapsody in Blue di Gershwin. Lo Scherzo à la russe, eseguito, per la prima volta, nel 1944 durante il Blue Network Programme, non ebbe un’accoglienza favorevole, mentre ebbe maggiore fortuna quando fu eseguito dalla San Francisco Symphony Orchestra diretta dallo stesso compositore nel marzo 1946, in una versione per orchestra sinfonica.

    L’insuccesso della versione jazzistica può essere attribuito al fatto che la partitura non presenta veri e propri elementi jazzistici eccezion fatta per la veste strumentale, in quanto la  stessa struttura formale della composizione è costituita da un classico scherzo, il cui tema si richiama alla Danza russa di Pétrouchka, con due trii i cui motivi, di ascendenza russa, riecheggiano quelli della Sonata per due pianoforti. L’atmosfera russa si avverte subito nella parte iniziale dello Scherzo, orchestrata in modo estremamente raffinato, mentre un senso di nostalgia sembra apparire nel tema del primo Trio, affidato all’arpa e al pianoforte. La ripresa dello Scherzo con alcune modifiche conduce al secondo Trio, inizialmente austero, poi più colorito e vivace.

     

    Durata: 4'

    Igor' Fëdorovič Stravinskij
    Lomonosov, 1882 - New York, 1971

    Tango

    Giunto nel 1939 negli Stati Uniti e, in particolar modo, ad Harvard per un ciclo di lezioni, Stravinskij, non potendo ritornare in Europa a causa della guerra, dovette accettare per ragioni di natura economica commissioni anche per lavori di minore importanza. Tra questi lavori vanno ricordati Tango e Circus Polka.

    Composto nel 1940 ad Hollywood  originariamente per pianoforte e rielaborato dallo stesso Stravinskij nel 1953 per un organico costituito da quattro clarinetti, un clarinetto basso, quattro trombe, tre tromboni, chitarra, tre violini, viola, violoncello e contrabbasso, Tango costituisce il primo suo lavoro scritto negli Stati Uniti. Eseguito in questa versione per la prima volta al Philharmonic Auditorium di Los Angeles, il 18 ottobre 1953 sotto la direzione di Robert Craft, Tango è un brano apparentemente semplice caratterizzato da una grande regolarità ritmica e dalla classica struttura tripartita con un Trio centrale.

    Durata: 3'

    Igor' Fëdorovič Stravinskij
    Lomonosov, 1882 - New York, 1971

    Circus Polka

    A commissionare Circus Polka per un giovane elefante fu il circo americano Barnum and Bailey tramite il famoso coreografo George Balanchine per uno spettacolo nel quale la moglie Vera Zorina si sarebbe esibita portata da uno degli elefanti del circo. L'opera, che fu completata il 5 ottobre 1942, fu eseguita per la prima volta dalla Ringling Brithers' Circus Band del Circo Barnum in una trascrizione per banda realizzata da David Reskin. In seguito lo stesso Stravinskij scrisse una versione per orchestra che fu eseguita 13 gennaio 1944 a Cambridge al Sanders Theatre. Divertente scherzo sinfonico nel quale Stravinskij gioca con i timbri orchestrali che evocano il carattere pesante degli elefanti, Cirkus Polka si conclude con un'originale rivisitazione della Marcia Militare op. 51 n. 1 di Schubert.

    Durata: 4'

    Igor' Fëdorovič Stravinskij
    Lomonosov, 1882 - New York, 1971

    Capriccio per pianoforte e orchestra

    Presto, Doppio movimento

    Andante rapsodico

    Allegro capriccioso ma tempo giusto

     

    "Per tutta l'estate lavorai al Capriccio, che terminai alla fine di settembre. Lo eseguii per la prima volta il 6 dicembre a un concerto dell'Orchestra Sinfonica di Parigi, sotto la direzione di Ansermet. Poiché ero stato invitato molto spesso negli ultimi anni a suonare il mio Concerto (le esecuzioni ormai raggiungevano il numero considerevole di quaranta), pensai che fosse venuto il momento di offrire al pubblico un'altra composizione per pianoforte e orchestra. Per questo scrissi un nuovo concerto al quale diedi il titolo di Capriccio, che rispondeva appieno al carattere della sua musica. Pensavo alla definizione di «capriccio» data da Pretorius, il celebre musicologo del XVII secolo. Lo considerava come sinonimo di «fantasia», una forma libera di pezzi strumentali fugati. Tale forma mi dava la possibilità di accostare episodi musicali di vario genere che si susseguono e che, per la loro natura, conferiscono al pezzo un carattere capriccioso, come il nome indica. Un compositore al cui genio si confaceva mirabilmente questo genere fu Carl Maria von Weber, e non è dunque strano che nel corso del mio lavoro io abbia soprattutto pensato a lui, a questo principe della musica. Un titolo, questo, che non gli fu decretato in vita".

     

    Con queste parole lo stesso Stravinskij ricordò, nella sua autobiografia, Chroniques de ma vie, la genesi e la prima esecuzione del Capriccio per pianoforte e orchestra, del quale indicò i modelli che vanno da Pretorius al Konzerstück di Weber, al quale si ispirò, non senza una certa ironia, per la parte pianistica. Lavoro estremamente elegante e di carattere leggero, il Capriccio è costituito da tre movimenti che si susseguono senza soluzione di continuità dei quali il primo, Presto, Doppio movimento, e il terzo, Allegro capriccioso ma tempo giusto, sono riconducibili approssimativamente alla forma del rondò, mentre il secondo, Andante rapsodico, è una pagina molto vicina al tempo lento di una sinfonia.

    Durata: 20'

    Igor' Fëdorovič Stravinskij
    Lomonosov, 1882 - New York, 1971

    Sinfonia in do

    Moderato alla breve

    Larghetto concertante

    Allegretto

    Adagio, Tempo giusto alla breve

     

    "Questa sinfonia, composta alla Gloria di Dio, è dedicata alla Chicago Symphony Orchestra nell'occasione del cinquantesimo anniversario della sua fondazione".

    Così recita la dedica apposta da Stravinskij alla partitura originale della Sinfonia in do, composta in un periodo particolarmente difficile segnato da gravi lutti, quali la morte della figlia Mika, della madre e della moglie, e dalla malattia, la tubercolosi che lo costrinse a trascorrere un periodo piuttosto lungo in ospedale. La musica e, in particolar modo, la composizione, anche di questa sinfonia, commissionatagli nel 1938 dal filantropo Robert Woods Bliss, aiutarono il compositore ad uscire da questo periodo difficile che, certamente, può essere considerato come il più buio della sua vita. La gestazione della sinfonia, però, fu piuttosto lunga dal momento che, iniziata nel 1938, fu completata nel mese di agosto del 1940 a Beverly Hills, dove il compositore nel frattempo si era trasferito, per essere eseguita per la prima volta sotto la direzione dello stesso Stravinskij a Chicago il 7 novembre 1940.

    Composta a quasi trent'anni di distanza dall'accademica Sinfonia in mi bemolle, risalente al 1907 e dedicata al suo insegnante Rimskij-Korsakov, questa Sinfonia presenta una struttura tradizionale in quattro movimenti e segna l'accostamento di Stravinskij a stilemi haydniani e beethoveniani. Il primo movimento, Moderato alla breve, in una forma-sonata lontanissima dalla struttura a pannelli o a blocchi tipica della scrittura di Stravinskij, si basa su un tema, quasi un motto che costituisce la cellula motivica fondamentale di tutta la sinfonia. Al secondo movimento, un Larghetto concertante dalla struttura tripartita, segue uno Scherzo, formalmente insolito dal momento che si presenta come una serie di danze concluse da una Fuga. Aperto da un'introduzione lenta e cupa, l'ultimo movimento, anch'esso in forma-sonata, ripropone il motto iniziale conferendo così alla sinfonia una struttura macroformale ciclica.

    Riccardo Viagrande

    Durata: 28'