Orchestra Sinfonica Siciliana: successo per la prima serata di riapertura con i concerti dal vivo. Prosegue parallelamente la programmazione sulla piattaforma web, SinfonicaTv
Pubblicato il 19 Giugno 2020
Cronaca di un successo e prossimi appuntamenti su SinfonicaTv
Successo ieri sera per la riapertura al pubblico del Teatro Politeama con i concerti dal vivo della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
Un minuto di silenzio per le vittime del Covid-19 e poi l’Inno di Mameli e l’Inno di Sicilia “Madreterra” hanno accolto il pubblico entusiasta di tornare alla musica dal vivo.
Presenti il vicepresidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao, il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, il comandante regionale della Sicilia della GdF, Riccardo Rapanotti, i componenti del CdA, il direttore e il presidente degli Amici della Musica.
“È stato emozionante riaprire al pubblico, - commenta il sovrintendente Antonino Marcellino - ho letto anche l’emozione negli occhi dei musicisti: per noi tutti è stata una bella ripartenza. Ringrazio le istituzioni che hanno partecipato, questo è un segnale molto importante, non siamo soli”.
La Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485 di Franz Schubert e la Sinfonia n.1 in do maggiore op. 21 di Ludwig van Beethoven con Lorenzo Rovati, primo violino e maestro di concerto, hanno inaugurato il ciclo “Sinfonica in sicurezza”. I concerti proseguono stasera (venerdì 19 giugno) alle ore 21, domani (sabato 20) alle ore 17.30 e domenica 21 alle ore 11.
Spettacoli in sicurezza: sanificazione degli ambienti prima e dopo lo spettacolo, obbligo di mascherine all’ingresso, posti per il pubblico ridotti (ingresso fino ad un massimo di 178 persone) tenendo conto delle distanze fisiche, prenotazioni online o telefoniche, distanziamento anche tra gli artisti, misurazione della temperatura.
“Domenica sarà la Festa della musica ed abbiamo deciso di celebrarla con un appuntamento musicale mattutino. - commenta la presidente della FOSS, Maria Elena Volpes - Si tratta anche di una sperimentazione, vogliamo riproporre le matinée musicali”.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti (in totale 178). È obbligatorio prenotarsi presso il Botteghino Politeama telefonicamente (091 6072532/533 - ore 9/13) o tramite email (biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it)
Parallelamente va avanti la programmazione su SinfonicaTv, il canale streaming della FOSS: domani, sabato 20 giugno, alle ore 19 ed in replica alle 21.30, andrà in onda il Concerto per violino e orchestra. Chiuderà il ciclo dedicato al progetto "Giovani musicisti per Beethoven nel 250° anniversario dalla nascita”. Una produzione di successo della Sessantesima Stagione della FOSS che è stata riproposta su SinfonicaTv nel periodo di confinamento per la pandemia ed in attesa della riapertura dei teatri. Ogni sabato si sono esibiti giovani musicisti italiani, già affermati in competizioni nazionali ed internazionali, accompagnati da direttori di grande rilievo. Sarà il violinista Giovanni Andrea Zanon il giovane protagonista di sabato; alla direzione d’orchestra Marco Guidarini.
Per la rubrica “Giovani Interpreti si raccontano”, sempre sulla piattaforma web, l’appuntamento è mercoledì 24 giugno con l’intervista al Trio Dmitrij: Henry Domenico Durante (violino) Francesco Alessandro De Felice (violoncello) e Michele Sampaolesi (pianoforte).
Note sullo spettacolo su SinfonicaTv e gli esecutori:
Il Concerto per violino e orchestra op. 61 fu presentato in prima esecuzione al Theater an der Wien nel 1806, senza grande successo. Le incomprensioni dei critici ai limiti della stroncatura (“…ripetizione all’infinito di alcuni temi superficiali…idee disorganiche…un concerto complessivamente disunito”) misconobbero quello che oggi viene unanimamente riconosciuto (salvo qualche entusiasta del Concerto di Brahms) il più bel concerto per violino dell’Ottocento.
Motivi concomitanti di quell’insuccesso furono probabilmente sia l’estraneità del lavoro ai soliti compiacimenti virtuosistici in voga, sia il fatto che il solista Franz Clement, beniamino del pubblico viennese, dovette affrontare la parte quasi a prima vista, causa la tardiva consegna dello spartito da parte dell’ autore,
Alle spalle dell’opera, come precedenti violinistici beethoveniani con accompagnamento d’orchestra sussistevano soltanto le due gradevoli e occasionali Romanze op. 40 e op.50, ma il violino aveva comunque svettato in esperienze di grande protagonismo e maturità come le Sonate “la Primavera” e “a Kreutzer”.
La temperie del Concerto per violino è la stessa di altri capolavori ad esso limitrofi: la Quarta Sinfonia op.60 e soprattutto il Quarto concerto per pianoforte op.58: tutte opere che mettono da parte quello che si usa indicare un po’ convenzionalmente come “titanismo” e che, smorzando le impennate dialettiche beethoveniane, favoriscono piuttosto un’aura di maggiore serenità, grazia, interiorità. I biografi spiegano questa fase con le aspettative sentimentali del compositore nei confronti di Josehine von Brunswick, allora alimentate da grandi speranze, rivelatesi poi vane.
Indubbiamente, il movimento con la maggiore qualità di idee e ampiezza di sviluppo è l’Allegro non troppo nel quale spicca la trasparente cantabilità del violino nelle zone estreme del registro acuto. Alle effusioni non prive di trasalimenti di tutto il movimento, segue il Larghetto con una melodia tersa e distesa che, nel suo passaggio dall’orchestra al violino vede via via il dialogare dei corni, del clarinetto e del fagotto. Una breve cadenza del solista introduce direttamente allo spigliato Rondò il cui tema in ritmo ternario, di carattere festoso e quasi popolaresco, risolve in spensieratezza le intensità espressive dei tempi precedenti.
La dimenticanza in cui cadde l’opera a seguito del primo insuccesso, spinse Beethoven a comporne una trascrizione per pianoforte e orchestra, ma il rilancio sperato non ebbe alcun esito e la fortuna dello stupendo Concerto fu affidata interamente alla posterità.
Giovanni Andrea Zanon, classe 1998, suona il violino da quando aveva due anni e viene ammesso al conservatorio di Padova a quattro anni. Già oltre trenta concorsi nazionali ed internazionali vinti, più di 150 concerti in qualità di solista in Italia, Svizzera, Germania, Polonia, Russia, Austria, Canada e Stati Uniti. Debutta come solista all’età di tredici anni con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, ha inaugurato la stagione lirica 2014 dell’Arena di Verona ed ha suonato per la stagione sinfonica del teatro Filarmonico di Verona. Riceve numerose menzioni e riconoscimenti fra i quali, a sei anni, quello del Presidente della Repubblica Italiana Ciampi e recentemente quelli dalla Reale Escuela Superior de Musica Reina Sofia di Spagna, nonché dall’Ambasciata Generale degli Stati Uniti in Canada ed è stato eletto “man of the night” al Metropolitan Opera House di New York in occasione della prima rappresentazione dell’opera “Anna Bolena”. Ha recentemente inciso con l’orchestra del Teatro filarmonico di Verona i concerti per violino ed orchestra di P. I. Tchaicovsky op.35 e di Mendelssohn op. 64.
Marco Guidarini, tra i più famosi direttori d’orchestra della sua generazione, è celebre per il suo stile poliedrico ed elegante, apprezzato in tutto il mondo. Conta nel suo repertorio oltre settanta titoli operistici e più di duecento lavori sinfonici. Profondamente influenzato dalla vicinanza di Claudio Abbado, Guidarini debutta come direttore assistente di John Eliot Gardiner. Da qui una carriera luminosa sul podio dei maggiori teatri del mondo, fra i quali si segnalano Metropolitan Opera di New York, Teatro alla Scala, Los Angeles Opera, Dallas Opera, San Diego Opera, Australia Opera House in Sydney, Canadian Opera di Toronto, Teatro Colon de Buenos Aires, Teatro Municipal de Santiago de Chile, Bolshoi di Mosca, Liceu de Barcelona, Palau de Les Arts Reina Sofia di Valenica, Deutsche Oper di Berlino, Staatsoper di Monaco, Opéra de Nice, Opéra de Marseille, Opéra de Montpellier, Saint Denis Festival, Choregies d’Orange, Savonlinna Festival, Teatro de La Maestranza di Siviglia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo. È Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti culturali e Chevalier des Arts et des Lettres del Ministero della Cultura francese. Nel 2004 ha vinto il prestigioso Premio Charles Cros (Orphée d’Or) della critica musicale francese per la registrazione de Le Villi di Puccini (per Naive) con l’Orchestre Philharmonique di Radio France. Ha al suo attivo una vasta produzione discografica nel repertorio lirico e sinfonico per le più importanti etichette internazionali, fra le quali Deutsche Grammophone, Dynamic, Naive, Talents Records e Bongiovanni.
Sandra Pizzurro
Ufficio stampa FOSS