Alfred Eschwé sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana per un programma interamente dedicato al repertorio ungherese

Pubblicato il 12 Maggio 2025

Comunicato stampa

Programma da scoprire con pagine di Béla Bartók e Zoltán Kodály

 

Politeama Garibaldi

venerdì 16 maggio, ore 21

sabato 17 maggio, ore 17.30

 

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Programma interamente dedicato al repertorio ungherese della prima metà del Novecento per il prossimo appuntamento della 65a Stagione 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana al Politeama Garibaldivenerdì 16 maggio alle ore 21 sabato 17 maggio alle ore 17.30. Sul podio il viennese Alfred Eschwé, esperto interprete del repertorio mitteleuropeo, che dirigerà quattro pagine firmate da Béla Bartók e Zoltán Kodály.

In dettaglio, nella prima parte si ascolteranno le Scene ungheresi (Magyar képek) Sz. 97 e il Concerto per orchestra Sz. 116 di Béla Bartók e poi, nella seconda parte, la suite per orchestra Háry János e le Danze di Galánta (Gálantai táncok) di Zoltán Kodály.

Le Scene ungheresi Sz. 97 di Bartók sono una breve suite per orchestra che nasce dalla trascrizione di alcuni brani pianistici giovanili (provenienti da raccolte diverse), accomunati tra loro dall’essere legati al folklore magiaro. Scritta nel 1931 con l’intento di realizzare una partitura accessibile ma non priva di raffinatezze, la suite alterna momenti lirici e vivaci, dove è chiara la capacità del compositore di evocare atmosfere e caratteri attraverso un linguaggio personalissimo e ricco di suggestioni. Segue il monumentale Concerto per orchestra Sz. 116, composto da Bartók nel 1943 su commissione di Serge Koussevitzkij per la Boston Symphony Orchestra. Scritto durante un periodo difficile segnato dalla malattia, il lavoro rappresenta un trionfo di vitalità e ingegno orchestrale. In cinque movimenti, il Concerto sviluppa un viaggio sonoro che parte da un’introduzione austera, attraversa momenti di ironia, malinconia e tensione, per approdare infine a un’esplosione di energia nel brillante finale. La struttura a ponte, incentrata sull’elegiaco terzo movimento, è sorretta da una scrittura concertante che esalta ogni sezione dell’orchestra, trattata da Bartók quasi come un insieme di solisti.

Dopo l’intervallo, il programma prosegue con due delle più celebri partiture orchestrali di Zoltán Kodály, amico e collega di Bartók nella missione di riscoperta del patrimonio musicale popolare ungherese. La suite da Háry János, tratta dall’omonima opera, ci conduce in un mondo fiabesco, animato dalle imprese fantastiche del protagonista, un ussaro in congedo che si vanta di aver sconfitto Napoleone e conquistato l’amore della figlia dell’imperatore. La musica alterna momenti di tenerezza e ironia, danze sfrenate e malinconie da fanfara, restituendo un ritratto tenero e divertente dell’eroe popolare. Chiude il concerto la festosa energia delle Danze di Galánta, composte da Kodály nel 1933 in omaggio alla sua infanzia trascorsa in quella cittadina ungherese. Basate su autentiche melodie zigane ottocentesche, le danze fondono spirito popolare e raffinatezza sinfonica, mescolando virtuosismo e libertà ritmica in un caleidoscopio sonoro che celebra con eleganza la vitalità della tradizione.

 

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Béla Bartók

(Nagyszentmiklós, Transilvania 1881 – New York 1945)

Scene ungheresi (Magyar képek) Sz. 97

Una sera a Skékelys

Danza dell’orso

Melodia

Un po’ ubriaco

Danza dei porcari di Urög

Durata: 11’

 

Concerto per orchestra Sz. 116

Introduzione: Andante non troppo, Allegro vivace

Gioco delle coppie: Allegretto scherzando

Elegia: Andante non troppo

Intermezzo interrotto: Allegretto

Finale: Pesante

Durata: 38’

 

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Zoltán Kodály

(Kecskemét 1882 – Budapest 1967)

Háry János, suite per orchestra

Preludio. Inizia il racconto (Con moto – Tranquillo, molto moderato)

L’orologio musicale viennese (Allegretto)

Canzone (Andante, poco rubato)

Battaglia e sconfitta di Napoleone (Alla marcia – Poco meno mosso – Tempo di marcia funebre)

Intermezzo (Andante maestoso, ma con fuoco)

Entrata dell’imperatore e della sua corte (Alla marcia)

Durata: 23’

 

Danze di Galánta (Gálantai táncok)

Lento, Andante maestoso, Allegretto moderato, Allegro con moto, grazioso, Allegro, Poco meno mosso, Allegro vivace

Durata: 15’

 

 

Orchestra Sinfonica Siciliana

Direttore Alfred Eschwé

 

Alfred Eschwé direttore

Alfred Eschwé è nato nel 1949 a Vienna, città dove ha studiato al Conservatorio e all’Università, diplomandosi in direzione d'orchestra, allievo del leggendario Hans Swarowsky. Dopo aver lavorato per alcuni anni in vari teatri tedeschi, nel 1989 è stato chiamato da Eberhard Wächter alla direzione della Wiener Volksoper, dove ha diretto l’intero repertorio di opere e operette. Tra le produzioni più importanti si ricordano: Věc Makropulos di Janáček, L’angelo di fuoco di Prokof’ev, Eugene Onegin (regia di Harry Kupfer) di Čajkovskij, Der König Kandaules e Kleider machen Leute di Zemlinsky, A Midsummer Night's Dream di Britten, Onkel Präsident di Cerha, Il Principe Igor di Borodin, Die Vögel di Braunfels, The Rake’s Progress di Stravinskij, Der fliegender Holländer di Wagner, e ancora Der Teufel auf Erden di Suppé, Gräfin Mariza di Kálmán, Hänsel und Gretel di Humperdinck e Die lustige Witwe di Lehár. Dal 1998 è regolarmente ospite della Staatsoper di Amburgo, dove ha diretto opere di Mozart, Donizetti, Verdi e Strauss, tra cui Die Fledermaus, L’elisir d’amore, Così fan tutte, Zar und Zimmermann e Faust. Alla Wiener Staatsoper ha debuttato nel 2003 con Die Zauberflöte e ha diretto L’elisir d’amore (inciso in DVD) con Anna Netrebko, Rolando Villazón, Ildebrando D’Arcangelo e Leo Nucci. Altri importanti debutti sono stati alla Staatsoper unter den Linden di Berlino con Norma, all’Opera di Zurigo, alla Staatsoper di Monaco, al New National Theater di Tokyo e Savonlinna Festival con Die Fledermaus, alla Staatsoper di Dresda con Der Wildschütz di Lortzing, all’Opera di Köln con Tosca e Die Zauberflöte (2021). In Italia ha diretto al Regio di Torino (Die Fledermaus), al Filarmonico di Verona, al Bellini di Catania, al Teatro Massimo di Palermo e più volte al Teatro Verdi di Trieste nell’ambito del Festival dell’operetta (Der Zigeunerbaron e Eine Nacht in Venedig di Strauss, Paganini e Das Land des Lächelns di Lehár, Die schöne Galathée di Suppé), al Teatro San Carlo di Napoli nel 2016 (La vedova allegra di Lehár). Nella stagione 2023/24 ha firmato nuove produzioni di Die Reise zum Mond di Offenbach a Vienna, Die Fledermaus a Bergen e Le allegre comari di Windsor a Monaco. Alfred Eschwé è considerato oggi uno dei maggiori interpreti di Johann Strauss ed è chiamato a dirigere le partiture dell’intera dinastia Strauss con le più celebrate orchestre viennesi e internazionali nelle sale di tutta Europa, Stati Uniti, Giappone e Corea. Molte sono anche le sue incisioni discografiche di questo repertorio. Una collaborazione pluriennale lo lega all'Orchestra Tonkünstler della Niederösterreich, all’Orchestra Sinfonica di Amburgo e all'Orchestra Radiofonica WDR di Colonia. Proprio con l’Orchestra Tonkünstler della Niederösterreich si è esibito recentemente in una lunga tournée con concerti che si sono tenuti all’Auditorium di Grafenegg, al Festspielhaus di St Pölten e al Musikverein di Vienna.

 

 

Biglietteria

I biglietti per i singoli concerti hanno un costo da 18 a 30 euro (intero), da 14 a 24 euro (ridotto -20%), da 9 a 15 euro (ridotto -50%).

La riduzione -20% è valida per abbonati, docenti e convenzioni.

La riduzione -50% è valida per studenti under16 e disabili con accompagnatore.

 

 

Botteghino Politeama Garibaldi

Piazza Ruggiero Settimo – Palermo

Tel. 091 6072532/533

biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

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Floriana Tessitore

Ufficio stampa Orchestra Sinfonica Siciliana

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