Concerto da Mille e una notte. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana per Fauré e Ravel il celebre direttore Marco Guidarini insieme al bravissimo mezzosoprano turco Asude Karayavuz
Pubblicato il 15 Novembre 2021
Comunicato stampa
ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA
62a Stagione Concertistica
Novembre 2021 - Venerdì 19 ore 21.00, Sabato 20 ore 17.30
CONCERTO DA MILLE E UNA NOTTE
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana per Fauré e Ravel il celebre direttore Marco Guidarini insieme al bravissimo mezzosoprano turco Asude Karayavuz
Un grande omaggio alla musica francese di fine Ottocento e inizi del Novecento sarà il concerto di venerdì 19 (ore 21.00) e sabato 20 novembre (ore 17.30) dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
A essere chiamati in scena al Politeama Garibaldi, per dare voce alle pagine di Gabriel Fauré e Maurice Ravel, saranno il direttore Marco Guidarini e il mezzosoprano turco Asude Karayavuz, interpreti che rientrano nel solco delle straordinarie presenze che costellano la programmazione 2021-2022 della compagine siciliana.
In apertura di serata la suite Masques et bergamasques, op. 112a di Fauré che subito cederà il passo a un’impaginazione tutta raveliana con Shéhérazade op. 41, Alborada del gracioso, Ma mère l’oye, suite nella versione per orchestra.
Il divertimento coreografico in un atto Masques et bergamasques, rappresentazione danzata e cantata su canovaccio di René Fauchois, andò in scena a Montecarlo il 10 aprile 1919. In tale lavoro Fauré fece confluire alcune composizioni giovanili insieme a altre pagine scritte per l’occasione e questa miscellanea si conserva anche nella Suite tratta dal divertissement. Come altri suoi capolavori, Fauré qui si ispira a Watteau attraverso Verlaine, che aveva fatto una rivisitazione poetica del mondo aristocratico, delle feste galanti ritratte dal grande pittore settecentesco.
La spiritosa Ouverture fa pensare all’elegante vivacità della scrittura mozartiana, così come humor e leggerezza informano la nitida tessitura del Minuetto. La Gavotte incede con baldanza giovanile. E, infine, la Pastorale, che chiude la Suite quando si eseguono i soli pezzi strumentali, (Masques et bergamasques prevede altri quattro brani vocali conclusivi) è un esempio assai significativo del lirismo pudico di Fauré.
Con Shéhérazade, splendido poema per voce (soprano o tenore) e orchestra, si apre la pagina dedicata a Maurice Ravel.
Ravel fu sempre affascinato dal mondo orientale e esotico, così come d’altronde le mode culturali dell’epoca dettavano. Nel 1898 il compositore francese mise mano alla stesura di una partitura intitolata appunto Shéhérazade, che restò a lungo un abbozzo e del quale fu solo eseguita l’ouverture, diretta dall’autore stesso in un concerto nel 1899 alla Société Nationale, e subito ritirata perché, a suo giudizio, scarsamente originale.
Nel 1903 i poemi orientali di Tristan Klingsor (pseudonimo di Leon Ledere) gli furono di ispirazione per uno fra i suoi capolavori, Shéhérazade, dove intensa si può ascoltare l’influenza di Debussy per il quale Ravel ebbe sempre straordinaria ammirazione.
Il trittico raveliano, infatti, formato da Asie, La flûte enchantée e L'indifférent, risente fortemente della vocalità debussiana, di quell’ordito orchestrale sfumato dove i timbri e le sonorità felpate sono strumenti che evocano l’ambito poetico in cui l’autore si muove.
Shéherazade fu eseguito per la prima volta il 17 maggio 1904.
Come spesso accaduto nei suoi lavori, Alborada del gracioso è una elaborazione orchestrale di Maurice Ravel di una sua pagina pianistica scritta precedentemente. Infatti il brano è il quarto dei cinque pezzi di cui è formata la suite per pianoforte Miroirs, composta nel 1905.
A un primo ascolto, anche qui può sentirsi forte il richiamo a Debussy. Ma una acuta lettura di Francis Poulenc gli fa affermare che: «mentre in Debussy gli sviluppi musicali si sciolgono in continue fluttuazioni di macchie sonore che si innestano e si sfrangiano liberamente per creare mobilissime atmosfere, in Ravel le immagini sonore sono sempre circoscritte da contorni taglienti, da una netta e quasi razionale precisazione melodica. Alle eleganze evanescenti di Debussy, Ravel oppone cadenze armoniche elementari che semplificano al massimo la struttura compositiva, un dinamismo ritmico ben definito, dure insistenze timbriche che squadrano gli sviluppi musicali con razionale geometria, spesso accentuata dall'adozione di certi schemi crudi e ossessivi della musica iberica».
Alborada, è una serenata d'amore per chitarra di antica origine. Il Gracioso, invece, è un personaggio buffo della commedia tradizionale spagnola di Calderon e di Lope de Vega. Qui Ravel si accosta al genere pittoresco costruendo la sua discorsività musicale su accentuate cadenze nervose tipiche del ritmo spagnolo, su una forma stilistica molto precisa, privilegiando un’asciuttezza di segno, staccato e martellato, dove sono fortemente evocati i suoni metallici delle corde della chitarra, il battere incessante e ostinato delle nacchere e dei piedi dei ballerini.
L'Alborada del gracioso fu trascritta dall'autore per orchestra nel 1918 ed eseguita per la prima volta il 17 maggio 1919 ai parigini Concerts Pasdeloup sotto la direzione di Rhené-Baton.
Conclude la serata un’altra straordinaria trascrizione per orchestra di una pagina pianistica. Attratto in tutta la sua vita artistica dal mondo delle fiabe e da temi ispirati all’infanzia, Ravel dà alle stampe un grande contributo alla letteratura pianistica del genere, ovvero Ma mère l'Oye, una raccolta di cinque brevi brani per pianoforte a quattro mani, ispirati ad alcune celebri fiabe tratte da celebri e meno celebri letterati del Sei-Settecento: Charles Perrault, Marie Catherine d'Aulnoy e Marie Leprince de Beaumont. Dedicatari dell’album sono Jean e Mimie Godebsky, figli dei più cari amici di Ravel.
Ben presto il compositore francese, che amava trascrivere i suoi lavori o quelli di altri compositori per sperimentare tutte le possibilità timbriche, armoniche e sonore che un’orchestra poteva creare, cede volentieri alla richiesta del suo editore: realizzare una versione orchestrale che venne eseguita nel 1910 e accolta da un vero e proprio trionfo.
Nonostante la semplicità tecnica della pagina pianistica, indirizzata verso l’esposizione di semplici linee melodiche e un tappeto armonico altrettanto contenuto, Ma mère l'Oye riesce a trovare una estrema ricchezza di soluzioni coloristiche, il cui senso fiabesco è dato proprio dall'esiguità dei mezzi impiegati. D'altronde, anche nello strumentare lo spartito, Ravel riesce a trasporre la cristallina scrittura pianistica in una scrittura orchestrale che non sempre fa ricorso alla pienezza strumentale; piuttosto usa l’alternarsi di timbri accuratamente selezionati. A dimostrazione che la semplicità è l’arte più difficile da costruire e che solo un genio come Ravel poteva portare a compimento.
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Nata a Istanbul la giovane mezzosoprano Asude Karayavuz deve la sua formazioni ai più grandi cantanti lirici tra cui Mimar Sinan, Edda Moser, Edith Matis, Luigi Alva, Mirella Freni, Luciana Serra e Renato Bruson. Numerosi i riconoscimenti ricevuti da Asude, come a esempio il premio della rivista Andante per "Miglior cantante" e "Miglior musicista", il "Grand Prix Leyla Gencer" dall'Académie du Disque Lyrique e il premio "Miglior cantante lirica" della Fondazione Semiha Berksoy. Ha cantato nei maggiori teatri internazionali, quali il Teatro di San Carlo in Cavalleria Rusticana, all’Arena di Verona in Carmen, al Teatro alla Scala diretta da Marco Guidarini ne Le convenienze e Inconvenienze Teatrali opera registrata in DVD per l’etichetta Bel Air; e ancora al Palau de les Arts Reina Sofia, al Verdi di Trieste, al Teatro Real di Madrid, al Campoamor di Oviedo e molti altri ancora.
Numerose anche le registrazioni di DVD e CD: con l'etichetta Ducale ha partecipato alla prima mondiale dell’incisione de I Due Figaro di Mercadante, diretta da Riccardo Muti; con la Bongiovanni ha inciso il DVD, in ripresa live dal Festival della Valle d’Itria, l’Aureliano in Palmira di Rossini, diretta da Marco Guidarini.
Genovese di nascita, Marco Guidarini è celebre in tutto il mondo per il suo stile direttoriale elegante. Determinante per la sua crescita e formazione artistica - alla quale affianca studi umanistici - la vicinanza a Claudio Abbado. Debutta, assai giovane, come direttore assistente di John Eliot Gardiner. Da qui una carriera luminosa che lo porta sul podio dei più importanti teatri d’opera del mondo. Ma Guidarini unisce la sua bravura di direttore d’opera a quella di interprete sinfonico che anche in questo caso lo porta alla testa delle maggiori compagini orchestrali della scena internazionale. Infatti la sua carriera è costellata di oltre settanta titoli operistici e più di duecento lavori sinfonici.
La sua formazione lo porta anche a una intensa attività didattica in collaborazioni con le maggiori accademie musicali del mondo, in particolare con l’Accademia della Scala di Milano.
È Cavaliere della Repubblica Italiana e Chevalier des Arts et des Lettres del Ministero della Cultura francese. Nel 2004 ha vinto l’Orphée d’Or per la registrazione de Le Villi di Puccini (Naive) con la Philharmonique di Radio France. Vasta la produzione discografica nel repertorio lirico e sinfonico per Deutsche Grammophone, Dynamic, Naive, Talents Records e Bongiovanni.
E’ stato direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Nice e della Mitteleuropa Orchestra. Attualmente ricopre lo stesso incarico al Teatro di Poznan .
Prossimo appuntamento
Venerdì 26, ore 21 – Sabato 27, ore 17,30
CHRISTIAN VÀSQUEZ direttore / ALEX SEBASTIANUTTO sassofono
Glazunov Concerto in mi bemolle maggiore per sassofono e archi, op.109
Bauzin Poème per sassofono e orchestra, op.20
Dvořák Sinfonia n. 8 in sol maggiore, op. 88 (Inglese)
Info: Biglietti al Botteghino Politeama Garibaldi, aperto da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 13 e un'ora e mezza prima del concerto oppure online su Vivaticket https://www.vivaticket.com/it/biglietto/marco-guidarini-asude/164452.
Prezzi: platea € 20, palco € 15, anfiteatro € 10 con riduzioni per under 30, abbonati stagione 21-22, convenzioni e diversamente abili con necessità di accompagnatore.
Per ulteriori informazioni, contattare il botteghino del Teatro Politeama (tel.: 091 6072532/533 - mail: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) www.orchestrasinfonicasiciliana.it
Si ricorda che in ottemperanza all'ultimo decreto del Governo (n.105/2021) sulle misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 in vigore dal 6 agosto, per partecipare ai concerti occorrerà essere in possesso del green pass.
Ufficio Stampa
Annalisa Rinaldi
ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it