Il concerto "Alla Rustica" di Vivaldi e lo "Stabat Mater" di Pergolesi con il BachStringEnsemble

Pubblicato il 16 Ottobre 2022

Comunicato stampa

IL CONCERTO “ALLA RUSTICA” DI VIVALDI E LO “STABAT MATER” DI PERGOLESI CON IL BACHSTRINGENSEMBLE

 

Lunedì 17 ottobre al Duomo di Monreale alle ore 21 terzo appuntamento della 64ma Settimana Internazionale di Musica Sacra. In programma il Concerto per archi in sol maggiore RV 151 "Alla rustica" di Antonio Vivaldi e lo Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo di Giovanni Battista Pergolesi, interpretati dal BachStringEnsemble diretto da Riccardo Scilipoti e con le voci del soprano Natasa Kátai e del mezzosoprano Lorena Scarlata. I posti prenotabili gratuitamente sono già esauriti.

 

 

Tra Vivaldi e Pergolesi. Lunedì 17 ottobre al Duomo di Monreale alle ore 21 terzo appuntamento della 64ma Settimana Internazionale di Musica Sacra. In programma il Concerto per archi in sol maggiore RV 151 "Alla rustica"  di Antonio Vivaldi e  lo Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo di Giovanni Battista Pergolesi, interpretati dal BachStringEnsemble diretto da Riccardo Scilipoti e con le voci del soprano Natasa Katái e del mezzosoprano Lorena Scarlata.

Il Concerto per archi in sol maggiore RV 151 "Alla rustica"  fu composto da Antonio Vivaldi per le allieve dell'Ospedale della Pietà di Venezia. Per il Prete rosso si trattava  dell’ennesima composizione ideata per rendere facile l’esecuzione alle allieve. Il titolo “Alla Rustica” si riferisce proprio alla struttura formale dell’opera, poco complessa e di breve durata, appena otto minuti e senza parte solistica.

A seguire, lo Stabat Mater, completato da Pergolesi poco prima che si spegnesse nel 1736 alla giovane età di 26 anni. Composto per l’Arciconfraternita dei Cavalieri della Vergine de’ dolori della Confraternita di San Luigi al Palazzo, lo Stabat Mater fu pubblicato a Londra solo nel 1749. Esso si ispira al senso di prostrazione provato dalla Madonna alla vista del figlio crocifisso. Diviso in dodici numeri, ebbe una discreta notorietà e fu apprezzato da Bach, ma godette di una fortuna alterna. A interpretare lo Stabat Mater il BachStringEnsemble, gruppo cameristico formatosi all’interno dell’Orchestra Sinfonica Siciliana nel 2003 per iniziativa del violinista Salvatore Petrotto. Lo compongono Agostino Scarpello, Antonino Alfano, Ivana Sparacio (Violini primi), Angelo Cumbo, Giorgia Beninati, Giulio Menichelli (Violini secondi), Salvatore Giuliano, Roberto Presti (Viole), Claudia Gamberini, Francesco Giuliano (Violoncelli), Damiano D'Amico (Contrabbasso), Gaston Polle Ansaldi (Clavicembalo). Il BachStringEnsemble ha svolto in questi anni un’intensa attività che spazia dalla partecipazione a programmi della Rai, alle rassegne di musica e a Telethon. L’Ensemble ha eseguito e registrato molte delle sue musiche, tra cui, in prima assoluta, "Raindrops", "La Noce el Cantar", "Adios Belo Horizonte", "El GuardiaVieja" e la Suite "The Hunting.

Il concerto è diretto da Riccardo Scilipoti, pianista e direttore del Coro di voci bianche della Foss. Il soprano ungherese  Natasa Kátai  si è formato nel suo paese imponendosi nei concorsi lirici internazionali. Tra i ruoli nel suo repertorio, oltre quelli operistici, figurano quelli da solista nelle opere di Pergolesi, Mozart, Vivaldi, Wagner, Beethoven, Rossini. Il mezzosoprano Lorena Scarlata Rizzo ha intrapreso lo studio del canto con Elizabeth Lombardini Smith, si è poi diplomata in canto e specializzata con Magda Olivero, Raina Kabaivanska, Renato Bruson.

 

I posti prenotabili gratuitamente sono già esauriti.

 

Palermo, 16 ottobre 2022

 

Mario Pintagro

Ufficio Stampa FOSS

ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

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