La "Passione secondo Giovanni" di Johann Sebastian Bach per le festività pasquali al Politeama Garibaldi

Pubblicato il 14 Aprile 2025

Comunicato stampa

Il grande affresco sonoro del Venerdì Santo nella 65a Stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana

 

Politeama Garibaldi

venerdì 18 aprile, ore 21

sabato 19 aprile, ore 17.30

 

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In occasione delle festività pasquali, l’Orchestra Sinfonica Siciliana propone uno dei più alti capolavori della storia della musica: la Passione secondo Giovanni BWV 245 di Johann Sebastian Bach. Due le esecuzioni in programma, venerdì 18 aprile alle ore 21.00 e sabato 19 aprile alle ore 17.30 al Politeama Garibaldi di Palermo per quello che è uno tra gli appuntamenti più significativi dell’attuale stagione concertistica, offrendo al pubblico un’opera dal profondo valore spirituale e artistico, che segna anche un’occasione di particolare richiamo anche per i numerosi turisti che saranno presenti in città per le feste.

Sul podio, a dirigere l’imponente partitura ci sarà Lothar Koenigs, interprete di grande esperienza e raffinatezza, ospite delle principali istituzioni europee e internazionali. Accanto a lui un cast vocale di rilievo: il tenore Jörg Dürmüller nel ruolo dell’Evangelista, il baritono Jóhann Kristinsson come Gesù, Dietrich Henschel nei ruoli di Pilato e Pietro, Mojca Erdmann (soprano), Christina Daletska (mezzosoprano), Jan Petryka (tenore), con il Chor der KlangVerwaltung e James Southall all’organo.

La Passione secondo Giovanni fu eseguita per la prima volta a Lipsia il Venerdì Santo del 1724. Bach lavorò a diverse versioni nel corso della sua vita, ma quella oggi eseguita si basa sulla partitura parzialmente autografa del 1739-40. L’opera si articola in due parti (rispettivamente prima e dopo il sermone liturgico) e alterna la narrazione evangelica ai momenti contemplativi affidati ad arie e cori. L’elemento drammatico si intreccia così alla riflessione spirituale, in un equilibrio perfetto tra racconto e meditazione.

Il testo evangelico – tratto quasi interamente dal Vangelo di Giovanni, con alcuni innesti dal Vangelo di Matteo – è intonato dal tenore solista nel ruolo dell’Evangelista e arricchito da interventi drammatici: Gesù, Pilato, Pietro, l’ancella e il servo. Il coro assume il ruolo collettivo della folla, dei soldati e del popolo ebraico, amplificando la tensione narrativa in dialogo con i recitativi.

Accanto alla linea narrativa, le arie e i corali introducono un piano più lirico e contemplativo: una riflessione sul significato spirituale della passione e morte di Cristo, che raggiunge momenti di straordinaria intensità emotiva. La struttura musicale della Passione alterna questi livelli con grande coerenza: all’inizio, il maestoso coro “Herr, unser Herrscher” apre l’opera con tono solenne; in chiusura, il dolce e semplice corale “Ach Herr, laß dein lieb Engelein” accompagna la sepoltura in una sorta di sereno congedo.

Tra i numeri più toccanti della seconda parte – la più lunga e drammaticamente intensa – emergono l’aria “Es ist vollbracht!” del contralto, il vigoroso coro “Eilt, ihr angefochtnen Seelen” e l’aria per soprano “Zerfließe, mein Herze”, autentico apice lirico. Il finale si sviluppa con un climax emotivo e spirituale che culmina nel commiato dell’Evangelista e nell’intimo saluto conclusivo del coro.

L’esecuzione della Passione secondo Giovanni proposta da Lothar Koenigs e dagli interpreti coinvolti si annuncia come un grande evento musicale e spirituale, nel segno della profondità di una delle pagine più alte del repertorio barocco. Un’occasione unica di intensa partecipazione emotiva che invita alla meditazione e all’ascolto, e che conferma il valore universale dell’arte di Bach.

 

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Johann Sebastian Bach

(Eisenach 1685 – Lipsia 1750)

Passione secondo San Giovanni per soli, coro e orchestra BWV 245

 

Durata: 134’

 

Direttore Lothar Koenigs

 

Evangelista (tenore) Jörg Dürmüller

Soprano Mojca Erdmann

Mezzosoprano Christina Daletska

Tenore Jan Petryka

Pilato / Pietro (baritono) Dietrich Henschel

Gesù (baritono) Jóhann Kristinsson

 

Orchestra Sinfonica Siciliana

Chor der KlangVerwaltung

Organo James Southall

 

 

Biglietteria

I biglietti per i singoli concerti hanno un costo da 18 a 30 euro (intero), da 14 a 24 euro (ridotto -20%), da 9 a 15 euro (ridotto -50%).

La riduzione -20% è valida per abbonati, docenti e convenzioni.

La riduzione -50% è valida per studenti under16 e disabili con accompagnatore.

 

 

Botteghino Politeama Garibaldi

Piazza Ruggiero Settimo – Palermo

Tel. 091 6072532/533

biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

Convenzioni e-mail: info@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

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Floriana Tessitore

Ufficio stampa Orchestra Sinfonica Siciliana

ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

 

Lothar Koenigs direttore

Nato ad Aquisgrana, Lothar Koenigs ha studiato pianoforte e direzione d’orchestra alla Musikhochschule di Colonia. Dopo essere stato direttore musicale del teatro di Osnabrück (1999-2003), ha intrapreso una brillante carriera internazionale, distinguendosi per l’ampiezza del repertorio e l’approfondita lettura delle partiture, in particolare nel repertorio austro-tedesco. Dal 2009 al 2016 è stato direttore musicale della Welsh National Opera, dove ha ottenuto ampi consensi con produzioni come Die Meistersinger (BBC Proms 2010), Tristan und Isolde al Festival di Edimburgo e Moses und Aron alla Royal Opera House di Londra. Ha diretto nei principali teatri d’opera del mondo: Metropolitan di New York, Wiener Staatsoper, Scala, Zurigo, Monaco di Baviera, Amburgo, Lione, Bruxelles, Madrid. Tra i titoli affrontati, Ariadne auf NaxosElektraSalomeLuluWozzeckFidelioTristan und IsoldeKatya KabanovaPelléas et Mélisande. In ambito sinfonico ha collaborato con orchestre di primo piano come la Boston Symphony, i Wiener Symphoniker, l’Accademia di Santa Cecilia, la DSO di Berlino, la Hallé, la Filarmonica di Rotterdam, la Yomiuri Symphony di Tokyo, la Sinfonica di São Paulo e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Tra i suoi impegni recenti: Capriccio a Monaco, Eugene Onegin a Vienna e Die Tote Stadt a Seul. La sua discografia comprende il video della Lulu di Alban Berg con la regia di William Kentridge (Elektra Nonesuch, nomination ai Grammy Awards), opere presentate al Festival Milano Musica (Stradivarius), l’Ariadne auf Naxos di Richard Strauss dal Festival di Edinburgo (Linn). Nel 2013 ha ricevuto lo UK Theatre Awards.

 

Jörg Dürmüller tenore

Il tenore svizzero Jörg Dürmüller ha studiato violino e canto al Conservatorio di Winterthur e successivamente all’Accademia di Musica e Teatro di Amburgo, perfezionandosi con Christa Ludwig e Hermann Prey. È riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori interpreti del repertorio sacro, in particolare nelle parti di Evangelista nelle Passioni di Bach. Si è esibito nelle più prestigiose sale e festival del mondo, tra cui la Royal Albert Hall, il Musikverein di Vienna, l’Accademia di Santa Cecilia, il Théâtre des Champs-Élysées, la Carnegie Hall e il Bachfest di Lipsia. In ambito operistico ha cantato in teatri come la Volksoper di Vienna, l’Opera Comique di Berlino, il Teatro Real di Madrid e l’Opéra de Montpellier, interpretando personaggi mozartiani. Ha lavorato con direttori tra cui Ton Koopman, Riccardo Chailly, Rene Jacobs e Helmuth Rilling. Dal 2010 è docente di canto al Conservatorio di Friburgo, e dal 2019 insegna Musica Barocca e Lied all’Accademia di Musica di Tallinn. La sua estesa discografia comprende numerosi capolavori dal Barocco al Romanticismo incisi per etichette come MDG, CPO, Deutsche Harmonia Mundi, Christophorus e altre.

 

 

Mojca Erdmann soprano

Considerata tra le voci più versatili della scena internazionale, vanta un vasto repertorio dal Barocco alla musica contemporanea. Ha calcato i palcoscenici dei maggiori teatri d’opera, tra cui la Bayerische Staatsoper, la Staatsoper di Berlino, il Teatro alla Scala di Milano, il Metropolitan di New York, l’Opera di Roma, il Teatro Real di Madrid, i Festival di Aix-en-Provence, Baden-Baden e Salisburgo. Artista in esclusiva dell’etichetta Deutsche Grammophon, ha inciso tra l’altro l’album Mozart’s Garden con Andrea Marcon, Don Giovanni e Così fan tutte. È ospite regolare nelle più prestigiose sale da concerto, dal Concertgebouw di Amsterdam alla Philharmonie di Berlino, dal Musikverein di Vienna alla Laeiszhalle di Amburgo. Nel 2021 ha registrato Pierrot Lunaire di Schönberg con Daniel Barenboim al pianoforte e la direzione di Zubin Mehta nella Pierre-Boulez Saal di Berlino. Recentemente ha debuttato alla Royal Opera di Copenhagen come Vitellia in La clemenza di Tito e all’Opernhaus Zürich in Amerika di Haubenstock-Ramati. Tra i direttori con cui h alavorato più frequentemente Zubin Mehta, Adam Fischer, Daniel Barenboim, Kent Nagano, Daniel Harding, Ingo Metzmacher, Yannick Nézet-Séguin. Nata ad Amburgo, ha studiato canto a Colonia con Hans Sotin. Nel 2005 le è stato assegnato il “Luitpold Preis”dal Festival Musicale Schleswig-Holstein.

 

Christina Daletska mezzosoprano

Il mezzosoprano ucraino Christina Daletska è una delle voci più versatili della scena internazionale. Descritta come “fenomenale” e “irresistibile”, vanta un’attività artistica che spazia dal repertorio classico alla musica contemporanea. Ha debuttato giovanissima come violinista, dopo gli studi con la madre, e a soli dieci anni si è esibita da solista al Royal College of Music di Londra. Poco dopo ha iniziato il percorso professionale, debuttando al Teatro Real di Madrid come Rosina nel Barbiere di Siviglia, ruolo che ha poi ripreso a Zurigo sotto la direzione di Nello Santi. Ospite regolare delle principali sale da concerto e teatri europei – dalla Philharmonie di Berlino al Concertgebouw di Amsterdam, dal Théâtre des Champs-Élysées alla Staatsoper di Stoccarda, dalla Fenice di Venezia al Lucerne Festival – ha collaborato con direttori come Muti, Harding, Roth, Holliger, Metzmacher, Gražinytė-Tyla e Currentzis. Interprete di riferimento per la musica d’oggi, lavora a stretto contatto con ensemble come l’Intercontemporain, il Klangforum Wien, l’Arditti Quartet e MusikFabrik, e ha instaurato un lungo sodalizio con Philippe Manoury. Attivista per i diritti umani, dal 2013 è ambasciatrice per Amnesty International Svizzera e promotrice di progetti umanitari a sostegno dell’Ucraina. Parla sette lingue e coniuga l’arte con l’impegno civile.

 

Jan Petryka tenore

Nato a Varsavia in una famiglia di musicisti, Jan Petryka ha studiato violoncello a Linz e a Graz, per poi dedicarsi al canto all’Università di Vienna, dove si è diplomato con Marjana Lipovšek. Specializzato nel repertorio a camera e delle musica sacra, si dedica anche al repertorio barocco, collaborando regolarmente con ensemble specializzati come Bach Consort Wien, L’Orfeo Barockorchester, Collegium Vocale Luzern e Le Concert de l’Hostel Dieu. In ambito liederistico ha cantato al fianco di Julius Drake, Helmut Deutsch, Roger Vignoles e Pierre-Laurent Aimard. IL repertorio operistico comprende ruoli mozartiani ma anche titoli di Britten, Schreker e Schubert eseguiti in teatri come l’Opéra National de Lyon, il Teatro Comunale di Ferrara, il Theater an der Wien, la Staatsoper di Vienna e il Teatro Nazionale di Praga. Ha partecipato al Festival di Salisburgo in Capriccio di Strauss diretto da Christian Thielemann e al Festival di Pentecoste di Salisburgo nella Messa in do minore di Mozart guidata da Gianluca Capuano. Tra i suoi successi recenti: il debutto alla Schubertiade con Sir András Schiff, la Johannes-Passion con Jordi Savall, Die Schöpfung di Haydn al Musikverein di Vienna e la Matthäus-Passion diretta da Václav Luks al Bachfest di Lipsia.

 

Dietrich Henschel baritono

Riconosciuto a livello internazionale per la sua versatilità artistica, che spazia dall'opera al Lied, dall'oratorio a progetti multimediali innovativi, Henschel è nato a Berlino e si è formato a Monaco. La sua carriera internazionale ha avuto un momento importante con la produzione di Doktor Faust di Busoni all'Opéra de Lyon e al Théâtre du Châtelet di Parigi, ruolo che gli è valso un Grammy Award. Ha interpretato i ruoli principali di un ampio repertorio che va da Monteverdi a Rossini, da Mozart a Ber, Strauss e Stravinsky. Ha collaborato con compositori contemporanei come Péter Eötvös, Detlev Glanert, Manfred Trojahn, Peter Ruzicka e Chaya Czernowin, partecipando a numerose prime assolute. Molte sue interpretazioni, documentate in edizioni discografiche, sono dirette da John Eliot Gardiner, Philippe Herreweghe, Nikolaus Harnoncourt e Sir Colin Davis. Tra i suoi progetti multimediali più significativi figura IRRSAL, un trittico sull'amore proibito creato con la regista Clara Pons, che unisce i Lieder di Hugo Wolf a un film realizzato appositamente per la performance dal vivo. Il successo di IRRSAL ha portato alla realizzazione di Wunderhorn, una co-produzione internazionale con otto istituzioni partner, tra cui La Monnaie di Bruxelles, la BBC Symphony Orchestra di Londra e De Doelen di Rotterdam.

 

Jóhann Kristinsson baritono

Il baritono islandese Jóhann Kristinsson ha studiato alla Hochschule für Musik "Hanns Eisler" di Berlino. Ha collaborato con direttori d'orchestra come Herbert Blomstedt, Bertrand de Billy, Kent Nagano, Manfred Honeck e Cristian Măcelaru. Si è esibito, tra gli altri, al Martha Argerich Festival, al Dresden Music Festival e alla Schubertiade Hohenems. Ha inoltre collaborato con orchestre come l'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, l'Orchestre National du Capitole de Toulouse, l'Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, la Filarmonica di Oslo, l'Orchestra Sinfonica di Trondheim, l'Accademia Internazionale Bach di Stoccarda, la Filarmonica di Copenaghen, l'Orchestra Filarmonica di Stato di Amburgo, l'Orchestra Nazionale Basca, l'Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, l'Orchestra Sinfonica Islandese e la Sinfonica di Bamberga. La BIS Records ha pubblicato un CD con la ricostruzione della prima assoluta di Brema del Requiem tedesco di Brahms del 1868, effettuata all'Elbphilharmonie con l'Orchestra di Stato di Amburgo, diretta da Kent Nagano. Fra i riconoscimenti ricevuti, è stato nominato "Cantante Classico dell'Anno" agli Icelandic Music Awards, ha vinto il concorso "Stella Maris" e il Premio del Pubblico al Concorso Internazionale di Canto "Das Lied" di Heidelberg.

 

Chor der KlangVerwaltung

Il Coro KlangVerwaltung è stato fondato nel 2000 da Enoch zu Guttenberg, progettato come coro professionale per il Bachfestival al Castello del Herrenchiemsee in occasione del 250° anniversario della morte di Johann Sebastian Bach. Negli anni successivi il coro è diventato parte integrante del Festival Internazionale del Herrenchiemsee, nato dal Bachfestival. Allo stesso tempo, il coro è stato ospite regolare di rinomati festival, tra cui il Rheingau Musik Festival, il Menuhin Festival Gstaad e il Braunschweig Festival. L'inaspettata scomparsa del fondatore ha significato una svolta importante per il coro che si è concentrato sullo sviluppo di propri formati innovativi sia in ambito concertistico che teatrale, intensificando le collaborazioni con festival, orchestre e direttori di fama internazionale. I primi frutti di questo riorientamento sono state le collaborazioni con l'Orchestra Filarmonica di Stato di Amburgo diretta da Markus Poschner e da Kent Nagano alla Elbphilharmonie e quelle nel repertorio barocco sotto la direzione di Andrew Parrott, Paul McCreesh e Fabio Biondi. A testimoniare la loro versatilità, anche le incisioni della Sinfonia n. 8 di Enjott Schneider e quella del Requiem tedesco di Brahms al Konzerthaus Blaibach nella versione cameristica con 14 coristi insieme al duo pianistico GrauSchumacher. Nel luglio 2025 il Coro eseguirà la Messa in si minore di Bach al Festival Internazionale del Herrenchiemsee sotto la direzione di Kent Nagano per festeggiare il proprio 25° anniversario.

 

James Southall organo

James Southall è un direttore d’orchestra, organista e pianista attualmente Direttore Musicale della David Seligman Opera School presso il Royal Welsh College of Music and Drama. Già direttore presso la Welsh National Opera, ha diretto compagnie e orchestre come l’English Touring Opera, Sinfonia Cymru, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e la Camerata Nordica. Ha inoltre collaborato con il Royal Opera House di Covent Garden, il Teatro Real di Madrid e La Monnaie di Bruxelles. Come pianista si è esibito in sale prestigiose come la Wigmore Hall e la Cadogan Hall. Ha ricevuto riconoscimenti come il Kathleen Ferrier Awards (come accompagnatore) e al Concorso Maggie Teyte. Ha collaborato con artisti del calibro di Sir Bryn Terfel, Elizabeth Watts, Ailish Tynan, Elizabeth Atherton e Jessica Robinson. Formatosi al Queens’ College di Cambridge, dove è stato Organ Scholar, e al Royal College of Music di Londra, affianca alla sua carriera concertistica l’impegno nell’educazione e nella formazione di giovani musicisti.

 

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