L'Orchestra Sinfonica Siciliana ricorda Salvatore Cicero con un programma tutto dedicato a Čajkovskij

Pubblicato il 10 Novembre 2022

Comunicato stampa

L’ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA RICORDA SALVATORE CICERO CON UN PROGRAMMA TUTTO DEDICATO A ČAJKOVSKIJ

VIOLINO SOLISTA E DIRETTORE SERGEJ KRYLOV

 

Venerdì 11 novembre alle ore 21 al Politeama Garibaldi, con replica sabato 12 novembre alle ore 17,30, in programma due capolavori del compositore russo: la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 e il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35.

È tutto dedicato a Pëtr Il'ič Čajkovskij il programma del terzo concerto della stagione 2022/23 della Foss al Politeama Garibaldi venerdì 11 novembre alle ore 21, in replica sabato 12 novembre alle ore 17,30, con Sergej Krylov nella duplice veste di violino solista e direttore dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

In programma due capolavori di Čajkovskij, la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 e il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35. Il Concerto è un omaggio a Salvatore Cicero, indimenticato primo violino dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, scomparso prematuramente ad appena 42 anni. La Foss lo ricorda nel 40mo anniversario della morte, avvenuta nel 1982.

La composizione della Quarta Sinfonia, avvenuta nel 1877, corrisponde ad uno dei periodi più bui dell’esistenza di Cajkovskij, caratterizzato dalla presenza di due donne, entrambe legate al compositore da un sentimento di profonda stima e ammirazione.  Nadezda von Meck, una ricca vedova di quarantasei anni, intraprese una fitta corrispondenza con il compositore, diventando in breve sua amica e mecenate, anche se i due non si incontrarono mai e mantennero rapporti solo epistolari. Pochi mesi dopo Cajkovskij ricevette una lettera da un'altra donna, Antonina Milyukova, che gli rivelava il suo amore. Nonostante mille perplessità manifestate dal compositore, qualche mese dopo Cajkovskij decise di sposarla, forse per sviare le voci sulla sua omosessualità e obbedire così alle rigide convenzioni sociali del tempo. Un matrimonio che durò appena tre settimane poiché Cajkovskij decise di abbandonarla rifugiandosi in Ucraina dalla sorella. In quel periodo Cajkovskij lavorò alla nuova sinfonia e all’Onegin. La prima esecuzione avvenne il 22 febbraio 1878 alla Società Musicale Russa di Mosca, con Nikolaj Rubinstein sul podio, cui era toccato il privilegio di dirigere le precedenti tre sinfonie dell'amico. In una lettera inviata all’amica von Meck, Cajcovskij rivelò tutto il suo sconforto: "L'introduzione contiene il nucleo generatore dell'intera sinfonia e la sua idea principale; è il Fato, la forza del destino, che eternamente impedisce alla nostra ricerca di felicità di raggiungere il suo scopo [...], che pende come una spada di Damocle sulle nostre teste e che costantemente, incessantemente avvelena le nostre anime. È invincibile, non gli si può sfuggire. Ci si può solo rassegnare e lamentarsi inutilmente. Lo sconforto e la disperazione diventano sempre più forti e intensi. Non sarebbe meglio allontanarsi dalla realtà e immergersi nel sogno?”

Nella seconda parte della serata sarà proposta il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35 di Čajkovskij. Alla prima stesura del  che avvenne a Clarens sul lago di Ginevra nel marzo 1878, contribuì il giovane violinista Josif I. Kotek, allievo e amico di Čajkovskij, che fu anche il primo interprete in una esecuzione privata in cui Cajkovskij eseguì il concerto al pianoforte. La composizione avvenne in un periodo particolarmente fecondo per Cajkovskij, dopo la realizzazione della Quarta Sinfonia e l'Eugenio Onegin. In seguito il compositore decise di apporre alcune modifiche al movimento centrale. Il concerto fu eseguito per la prima volta in pubblico a Vienna il 4 dicembre del 1881 con la Filarmonica diretta da Hans Richter e Adolf Brodskij, al violino. Pubblico e critica riservarono un'accoglienza fredda alla nuova composizione. Andò meglio quando il Concerto fu eseguito a Mosca nell'agosto del 1882 sempre con lo stesso violinista. In seguito sarebbe stato Lipót Auer, all'inizio riluttante, a diventare uno degli interpreti più famosi e puntuali del Concerto n.35.

A interpretare il Concerto n.35 il grande violinista Sergej Krylov, che dirigerà anche l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Krylov viene da una famiglia moscovita di musicisti e ad appena sei anni ha tenuto il suo primo concerto dopo aver cominciato gli studi con Volodar Bronin. Si è poi specializzato con Sergej Kravschenko e Abram Stern alla Scuola Centrale di Musica di Mosca. In breve è diventato uno dei più affermati violinisti della scena internazionale. Krylov ha collaborato con la Filarmonica della Scala, la London Philharmonic, la DSO Berlin, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, la Russian National Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, la Budapest Festival Orchestra e i direttori  Mikhail Pletnev, Jukka-Pekka Saraste, Vasily Petrenko, Andrey Boreyko, Vladimir Jurowski, Andris Poga, Dmitrij Kitajenko, Yuri Temirkanov, Marin Alsop, Fabio Luisi, Ton Koopman, Roberto Abbado, Dmitry Liss, Nikolaj Znaider. Attualmente Sergej Krylov è Direttore musicale della Lithuanian Chamber Orchestra, con la quale ama esplorare nel doppio ruolo di direttore e solista un repertorio molto ampio che spazia dal barocco alla musica contemporanea.

Il concerto è dedicato a Salvatore Cicero, indimenticato primo violino dell’Oss dal 1964 al 1982. Cefaludese, classe 1940, Cicero cominciò lo studio del violino ad appena cinque anni. Talento precoce, a 19 anni era già in tournée in tutto il mondo con il Collegium Musicum Heleveticum. Nel 1960 il suo ingresso nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, nel ’63 il ritorno in Sicilia con una parentesi nell’Orchestra del Teatro Massimo. Infine il suo arrivo nell’Orchestra Siciliana con la quale si esibì con i direttori Celibidache, Zecchi, Ziino, Muti, Ceccato, Panni e Ferro. Cicero partecipò al Festival dei Due Mondi di Spoleto, alle Settimane Internazionali di Nuova Musica, alla Biennale di Venezia. Nel ’64 fondò con il pianista e compositore Eliodoro Sollima e il violoncellista Giovanni Perriera il Trio di Palermo che nel ’69 vinse il Diapason d’Oro. Dal ’64 fu anche docente al Conservatorio di musica di Palermo e nel ’72 fondò i Giovani Cameristi Siciliani cui presero parte i suoi giovani allievi. L’Orchestra partecipò a importanti festival e rassegne europee riscuotendo l’apprezzamento di pubblico e critica. Cicero scomparve improvvisamente il 3 agosto dell’82, lasciando un vuoto incolmabile. A lui è stato dedicato l’ottocentesco teatro di Cefalù e un’aula del Conservatorio di Palermo. Nell’88 Luigi Rocca ha fondato l’Orchestra da camera Salvatore Cicero. Il suo allievo Fabio Biondi suona lo strumento del Maestro, un Gennaro Gagliano messo a disposizione dalla famiglia Cicero.

Il prezzo del biglietto è € 10 (Anfiteatro), € 15 (Palchi), € 20 (Platea). Riduzioni per abbonati alla stagione 2022/2023, under 30, convenzioni, disabili con accompagnatore, under16 più accompagnatore. Il biglietto può essere acquistato on line su https://www.vivaticket.com/it/ticket/sergej-krylov/189957 oppure presso la biglietteria del Politeama Garibaldi, aperta con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì 9.30-13.30 e 14.00-17.30; venerdì 9.30-13.30; sabato 9.30-13-30; domenica 9.30-13.30.

Il botteghino è aperto anche il giorno del concerto a partire da un’ora e mezzo prima dell’inizio.

Per info: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it – Tel. 091/6072532-3

 

Palermo, 9 novembre 2022

Mario Pintagro

Ufficio Stampa FOSS    

ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

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