Da Schoenberg a Webern, in memoria dell’Olocausto

Pubblicato il 23 Gennaio 2019

Musiche di Haas, Webern, Schoenberg e  Mahler al Politeama Garibaldi, venerdì 25 e sabato 26 gennaio nella Giornata della memoria, per ricordare le vittime dello sterminio ebreo. Sul podio, a dirigere l’orchestra Sinfonica Siciliana, l’israeliano Lior Shambadal, con  Roberto Abbondanza, voce recitante e  il Coro maschile del Conservatorio di Palermo.  Maestro del coro, Fabio Ciulla; filmati a cura di Luca Scarzella con la supervisione di Roberto Andò.

 

Una tradizione ormai consolidata vuole che attorno al 27 gennaio di ogni anno, data dell’arrivo degli alleati al campo di Auschwitz, in tutto il mondo occidentale si celebri la memoria della Shoah (cioè catastrofe) con un concerto sul tema. Così il programma dell’11° concerto della stagione, venerdì  25 gennaio alle ore 21 e sabato 26 gennaio alle ore 17,30  è dedicato per intero alla giornata della memoria, con l’israeliano LiorShambadal  sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana, Roberto Abbondanza, voce recitante e  il Coro maschile del Conservatorio di Palermo.  Maestro del coro, Fabio Ciulla; filmati: Luca Scarzella; supervisione a cura di Roberto Andò. Quest’anno si è scelto il breve ma intensissimo brano di Schoenberg, preceduto dal suo allievo Webern senza soluzione di continuità e dallo Studio di Pavel Haas, composto, ricopiato ed eseguito nel campo di Theresienstadt.

Questo il programma: Pavel Haas  (1899 -1944) Studio per archi; Anton Webern(1883-1945)Sei pezzi op.6; Arnold Schönberg(1874 -1951) Un sopravvissuto di Varsavia (A Survivor from Warsaw) per voce recitante, coro maschile e orchestra op. 46. Traduzione italiana del testo originale inglese di Fedele D'Amico; Gustav Mahler (1860 -Vienna, 1911) Totenfeier.

 

Studio per archi. Haas nel 1941 venne deportato a Theresienstadt, dove, dopo un'iniziale fase di depressione, incominciò a collaborare con i gruppi musicali componendo questo Studio per Archi (1943). Di un'esecuzione di questo lavoro risalente al 16 settembre 1944 esiste una testimonianza in video nella quale si vedono i musicisti, in abiti scuri, con la stella di Davide cucita sul petto e i piedi nudi nascosti dalle fioriere ai bordi del palco, esibirsi sotto la direzione di Karel Ančerl. (Durata: 10')

 

Sei pezzi op.6. Fu composto nel 1909 ed eseguito il 31 marzo 1913 nella Musikverein di Vienna sotto la direzione di Schönberg, al quale l'opera fu dedicata, in un concerto passato alla storia come un vero e proprio scandalo e del quale ci ha lasciato un resoconto la rivista «NeueFreie Presse»:"I fanatici sostenitori di Schönberg e gli agguerriti avversari sono venuti di nuovo alle mani”. E’ così diviso:

Langsam (Adagio), Bewegt (Mosso), m Mässig (Moderato), SehrMässig (Assai moderato),Sehrlangsam (Molto lento), Langsam (Adagio) (Durata: 12’).

 

Un sopravvissuto di Varsavia (Survivor from Warsaw). Fu composto da Schönberg su commissione della Koussevitzky Music Foundation, nell’ agosto 1947, sull'onda dell'emozione scaturita dalle notizie sulle stragi fatte dai nazisti nei confronti degli Ebrei nei campi di sterminio.  Il testo in inglese fu scritto di getto dallo stesso compositore e ispirato dalla testimonianza di un giovane ebreo polacco sopravvissuto alla strage compiuta dai nazisti nel ghetto di Varsavia. Il sopravvissuto fu eseguito per la prima volta il 4 novembre 1948 ad Albuquerque nel Nuovo Messico sotto la direzione di Kurt Frederick sul podio della Civic Symphony Orchestra, (Durata: 8')

 

Totenfeier. Mahler lo compose nel 1888 come un poema sinfonico che aveva lo scopo di evocare una forma di rito funebre per l'eroe, protagonista della Prima sinfonia. In seguito divenne il primo movimentodella Seconda Sinfonia a cui il compositore rimase molto legato.Si tratta di  un poema sinfonico, innovativo dal punto di vista formale, in quanto, pur mantenendo una struttura riconducibile ancora alla forma-sonata, non presenta un vero e proprio tema principale nonostante tutti gli elementi tematici proposti al suo interno derivino dalla parte iniziale di 35 battute. La sezione centrale del movimento, solitamente dedicata allo sviluppo, è costituita da un corale e da una marcia funebre che, dopo la ripresa, ritorna nella coda conclusiva ponendo gli interrogativi angoscianti sulla morte tanto che lo stesso compositore lo diresse come brano autonomo soltanto una volta il 16 marzo 1896 a Berlino.

 

Biglietti al Botteghino del Politeama e un'ora e mezza prima del concerto: 12-25 euro. Info: 091 6072532/533 biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it  - vivaticket – www.orchestrasinfonicasiciliana.it

 

L’Ufficio stampa

(Mario Pintagro)