Milenkovich, un violino per Paganini

Pubblicato il 20 Febbraio 2019

Il ritorno sul palcoscenico del Politeama Garibaldi del grande violinista serbo con un programma dedicato al compositore genovese.  In  programma anche  le musiche di Campogrande, Casella & Rota, con Evgeny Bushkov a dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana

Programma tutto italiano venerdì 22 febbraio (ore 21) e sabato 23 febbraio (ore 17,30) al Politeama Garibaldi con musiche di Nicola Campogrande, Niccolò Paganini, Alfredo Casella e Nino Rota.  Sul podio, a dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana, Evgeny Bushkov con Stefan Milenkovich, al violino.

Questo il programma: Nicola Campogrande (1969) Paganini, Paganini! per violino e orchestra; Niccolò Paganini (1782-1840) Concerto n. 2 (“La campanella”) in si min. op.7 per violino e orchestra. Alfredo Casella (1883-1947) Paganiniana, divertimento per orchestra su temi di Paganini, op. 65; Nino Rota Milano (1911-1979) La strada, suite dal balletto.

 

Paganini, Paganini! per violino e orchestra. Si tratta di un pezzo composto nel 2011 e ispirato al celebre rifiuto espresso da Paganini nei confronti di Carlo Felice, futuro sovrano. Tutto avvenne al Teatro Carignano di Torino nel febbraio 1818. Ma non si trattò di un capriccio del compositore, bensì di una necessità. Paganini improvvisava di frequente, ma non replicava, da qui il celebre: «Paganini non ripete», che provocò un incidente diplomatico che causò l'annullamento della terza Accademia che il musicista avrebbe dovuto tenere nella capitale del Regno di Sardegna. Campogrande ora immagina che Paganini abbia concesso quel bis che, nella realtà, fu il pomo della discordia. "Ho così preso spunto da alcuni dei Capricci – scrive Campogrande - composti poco prima, e li ho trasformati in oggetti musicali nuovi, che non avrebbero potuto esistere nel primo Ottocento ma che possono invece fare parte del nostro panorama sonoro. In un gioco di specchi tra passato e presente, con addosso la memoria delle decine di compositori che si sono lasciati ispirare dalla musica di Paganini, l’idea è stata quella di creare una partitura che sia insieme un omaggio al grande genio e un paesaggio con addosso il brivido e il piacere della contemporaneità. Nella partitura cè anche la collaborazione di Massimo Quarta.  Composto su commissione dell'Orchestra Tito Schipa di Lecce, Paganini Paganini! in un unico movimento, è stato eseguito per la prima volta il 20 gennaio 2012 a Lecce con Massimo Quarta in qualità di solista e direttore. (Durata: 10')

 

Il concerto per violino e orchestra n. 2 in si minore (op. 7, MS 48) è stato composto da Niccolò Paganini nel 1826. Il secondo movimento trae ispirazione  dal movimento lento del Concerto n. 24 in si minore di Giovan Battista Viotti composto una trentina d'anni prima. E’ il terzo movimento a dare il nome "La Campanella", per la presenza di una campanella, prescritta dall'autore per presagire le ricorrenze del tema nel rondò. Il concerto è diviso in tre movimenti: Allegro maestoso; Adagio; Rondo andantino. (Durata: 27')

 

Paganiniana, divertimento per orchestra su temi di Paganini, op. 65. Composta da Alfredo Casella  su commissione dell'Orchestra Filarmonica di Vienna per celebrare il centenario della sua fondazione, Paganiniana fu eseguito per la prima volta a Vienna il 14 aprile 1942 dall'Orchestra Filarmonica diretta da Karl Böhm. Questo Divertimento si impose immediatamente, come uno dei lavori più riusciti di Casella tanto che il coreografo Milloss ne ricavò, già nel 1943, un balletto intitolato La rosa del sogno. Si divide nei seguenti movimenti: Allegro agitato; Polacchetta: allegretto moderato; Romanza: larghetto cantabile, amoroso; Tarantella: presto molto. (Durata: 18')

 

La strada, suite dal balletto.  Composto su commissione del Teatro alla Scala di Milano, dove andò in scena il 2 settembre 1966, il balletto La Strada, da dove è tratta questa Suite, presenta alcune delle melodie più famose delle colonne sonore scritte da Rota non solo per i film di Federico Fellini, ma anche per Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Il balletto, il cui soggetto è ispirato all’omonimo film di Fellini che meritò l’Oscar nel 1954, ebbe un notevole successo di pubblico, al quale non corrisposero, però, i giudizi della critica che accusarono Rota, per l’orecchiabilità della sua musica, di essere inattuale. In realtà il compositore milanese è riuscito con la sua musica a rappresentare perfettamente i sentimenti e gli avvenimenti descritti nel balletto dilatando gli scarni e densi temi scritti per la colonna sonora in forme musicali ampie e libere dalle costrizioni dei tempi imposti dalla pellicola. La capacità di Rota di rendere vivi i sentimenti attraverso le sue melodie è evidente in tutti i brani di questa Suite dall’iniziale brillante scena delle Nozze in campagna al malinconico tema che rappresenta nell’ultimo brano la Solitudine e il pianto di Zampanò.  E diviso nei seguenti movimenti: Nozze in campagna. È arrivato Zampanò; I tre suonatori e il matto sul filo; Il circo (Il numero di Zampanò - I giocolieri  - I violini del “Matto”); La rabbia di Zampanò; Zampanò uccide il “Matto”; Gelsomina impazzisce di dolore; L’ultimo spettacolo sulla neve; “Addio Gelsomina”; Solitudine e pianto di Zampanò (Durata: 17').

 

 Biglietti al Botteghino del Politeama e un'ora e mezza prima del concerto: 12-25 euro. Info: 091 6072532/533 biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it  - vivaticket – www.orchestrasinfonicasiciliana.it

 

L’Ufficio stampa

(Mario Pintagro)