Punkte, quando Stockhausen fece tappa in Sicilia

Pubblicato il 28 Novembre 2018

A Siculiana nel 1962, ospite del barone Francesco Agnello, il grande compositore tedesco procedette ad un’elaborazione di “Punkte”, opera giovanile del ’52. E’ la prima parte del concerto del 30 novembre e del 1° dicembre, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal giovane francese Maxime Pascal con la quale si vuole festeggiare il 60° anniversario dell’Oss. “Punkte” sarà anche proposta a Roma alla Iuc il 4 dicembre. L’omaggio a Debussy nella seconda parte chiude  le celebrazioni dell’anniversario della morte del compositore francese.

Il genio rivoluzionario di Karlheinz Stockhausen torna a Palermo con Punkte, un’opera scritta per l’Orchestra Sinfonica Siciliana e dedicata al barone Francesco Agnello, nella cui villa di Siculiana si era rinchiuso nel 1962 il trentenne compositore tedesco per scrivere quella che si rivelò un’esplosione nella storia della musica europea, paragonabile solo al Sacre du Printemps di cinquant’anni prima. E’ l’opera d’apertura del concerto di venerdì 30 novembre alle ore 21 e di sabato 1° dicembre alle ore 17,30 al Politeama Garibaldi con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal giovane francese Maxime Pascal. Seguiranno, di Claude Debussy (1862-1918) L’Après-midi d’un faune, pietra miliare della rivoluzione debussista, e l’immaginifica Ibéria, opere con le quali si chiudono le celebrazioni del centenario della morte del compositore francese.

Punkte. E’ un’opera giovanile di Stockhausen, che ebbe una prima stesura nel 1952. Il compositore tedesco la avviò ad Amburgo in settembre, per completarla nel mese successivo, ma essa subì varie modifiche, tra cui una in Sicilia, nel 1962. Il compositore fu infatti ospite del barone Francesco cui dedicò l’opera, riscritta nella sua villa di Siculiana. “Punkte – scrive il critico e docente Gianluigi Mattietti – è un austero esempio di musica puntillista, fredda, geometrica, fatta di piccole schegge sonore, di punti risonanti in uno spazio cromatico rigorosamente organizzato; essa non convinse però il compositore, che decise di non eseguire quel pezzo, e che partendo dallo stesso spunto realizzò una nuova partitura, per 10 strumenti, intitolata Kontra-Punkte, la sua prima composizione pubblicata. Dieci anni dopo rimise mano a Punkte, in un periodo nel quale erano cambiati gli orientamenti musicali, il puntillismo sembrava un orizzonte completamente superato, e dominavano musiche dalle dense trame sonore. Stockhausen trasformò allora i "punti" della partitura originale in "perni" su cui intessere nuove reti sonore, figure complesse, superfici sonore vibranti, e modificò l'organico orchestrale, passando da una formazione di una trentina di elementi (con solo otto archi) a una grande orchestra. Questa versione rinnovata fu diretta per la prima volta da Pierre Boulez a Donaueschingen, il 20 ottobre 1963. Ma Stockhausen intervenne altre volte sulla partitura, e la partitura definitiva fu pubblicata solo nel ‘94. La partitura di Punkte è articolata in 144 sezioni che insieme formano un grande arco. Le espansioni dei punti originali sono state realizzate da Stockhausen sagomando le varie textures orchestrali (fatte di suoni continui, tremoli, trilli, figure staccate, legate, glissate, ecc.) in base a forme corrispondenti a triangoli diversamente orientati” La prima esecuzione italiana di Punkte, si tenne lunedì 6 settembre 1965 a Palermo al Teatro Biondo, con l'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Daniele Paris, per la Quinta Settimana Internazionale Nuova Musica. Il pezzo è stato  poi ripreso da Gabriele Ferro negli anni '90 ed eseguito alla Biennale di Venezia, dall'OSS in tournée. Sarà proposto a Roma all’Istituzione Universitaria dei Concerti il 4 dicembre. Il pezzo proposto vuole essere un omaggio al 60° anniversario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

Prélude à l'après-midi d'un faune. Si tratta di un poema sinfonico di Claude Debussy, ispirato al poema di Stéphane Mallarmé Il pomeriggio di un fauno. Eseguito con grande successo alla Société Nationale de Musique di Parigi il 22 dicembre 1894, è considerato il simbolo dell'impressionismo musicale, ed è diventato nel tempo il pezzo più eseguito del compositore francese. La musica narra le fantasie diurne di un fauno che, in un paesaggio bucolico, suona il flauto e amoreggia con le ninfe.

Ibéria. Images è il titolo di una suite per Orchestra di Claude Debussy, composta nel 1905-12.  Di questa suite sarà proposto il secondo movimento Ibéria. Si tratta di  un'opera giovanile poco conosciuta e fu pubblicata soltanto dopo la morte di Debussy. Ibéria è a sua volta suddivisa in tre sezioni successive (Par les rues et par les chemins - Les parfums de la nuit - Le matin d'un jour de fête), una delle quali contiene un tema di carattere popolaresco che sarà ripreso nel preludio La sérénade interrompue.

Biglietti al Botteghino del Politeama e un'ora e mezza prima del concerto: 12-25 euro. Info: 091 6072532/533 biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it  - vivaticket – www.orchestrasinfonicasiciliana.it

 

L’Ufficio stampa

(Mario Pintagro)