Pino Ninfa il Dna musicale di Palermo Capitale
Pubblicato il 24 Ottobre 2018
Al Politeama Garibaldi, mercoledì 24 ottobre alle ore 19 si inaugura la mostra del fotografo Pino Ninfa, un progetto dedicato a Palermo Città della Cultura a cui farà seguito l’incontro con Stefano Bollani, moderato dal critico musicale Gigi Razete
Palermo, 23 ottobre 2018 - Nell’Aula Rossa del Politeama Garibaldi, mercoledì 24 ottobre, alle ore 19, si aprirà la mostra “Il tempo in posa - Palermo, città della cultura, una storia da raccontare” del fotografo Pino Ninfa. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino a Lunedì 24 dicembre (9:30 - 17:30). Ingresso libero per l’apertura della mostra. Seguirà un incontro con il pianista Stefano Bollani a colloquio con il critico musicale Gigi Razete sul suo Concerto Azzurro che inaugurerà la Stagione Sinfonica
Il Tempo in posa
Il progetto fotografico dedicato a Palermo Città della Cultura, ha come obiettivo di raccontare una storia insita nella città e di indagare attraverso la fotografia di un rapporto spazio-tempo all'interno di luoghi e architetture storiche, di percorsi artistici come quello creato dalla Biennale d'Arte Manifesta, insieme a luoghi che determinano tendenze culturali attuali ospitando arte contemporanea o punti di incontro fra i giovani e non, passando naturalmente per i luoghi come i teatri che ospitano la musica.
Un tipo di indagine che chiarisce ancora una volta come Palermo ha insito nel suo Dna questi percorsi che l'hanno portata a essere scelta come Capitale della Cultura Italiana per il 2018. Le fotografie cercano di cogliere momenti di attesa, il tempo tra due azioni, due luoghi, due tempi, quei momenti di passaggio fra due mondi, due coscienze. Questo scontro fra universi, queste combinazioni magiche così care ai surrealisti, fanno di questi spazi mentali e fisici un luogo metafisico, nel quale la quiete apparente difficilmente cela la potenza dell'evocazione poetica. Livelli di lettura della realtà e del mondo artistico che aprono le porte a un viaggio inedito in città sulle tracce della storia e della memoria in collegamento col presente.
Pino Ninfa sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L'interesse per la musica e per il sociale, hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. In ambito musicale e in particolare nel jazz da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti insieme al pubblico presente e non solo i musicisti sul palco.
Da diverso tempo ha incrementato lo studio rivolto al recupero e alla salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo, con missioni nelle foreste Africane e dell'Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali. Segue anche in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà con particolare attenzione per l'universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e con qualsiasi miseria.
Sue ultime esposizioni: Sulle Tracce di Juan Carlos Onetti; Patio del Ministero degli Esteri, Montevideo, Uruguay; Jazz Spirit; Auditorium Parco della Musica, Roma. Costruisce performance con diversi musicisti, all'insegna di uno scambio fra musica e fotografia, che mette in atto una contaminazione reciproca fra le parti portando lo spettatore a intraprendere un viaggio all'insegna di avventure e riflessioni frutto dei tanti progetti che ha fatto e continua a fare in Italia e nel mondo.
Musicisti con cui ha partecipato: Stefano Bollani, Franco D'Andrea, Danilo Rea, Poalo Fresu e Daniele di Bovaventura, Enrico Intra, Enrico Pieranunzi, Jan Lundgren, Gavino Murgia e Luciano Biondini, Rita Marcotulli e molti altri.
L’Ufficio stampa
(Mario Pintagro)