Danilo Rea a Palazzo Riso Jazz e le musiche di Morricone con l'Orchestra Giovanile Siciliana al Verdura

Pubblicato il 26 Luglio 2018

Teatro di verdura

Due appuntamenti dell'Orchestra Sinfonica Siciliana in contemporanea per venerdì 27 luglio alle ore 21. Danilo Rea, Over the strings a Palazzo Riso Jazz. Le musiche di Morricone, in I Love Cinema con l'Orchestra Giovanile Siciliana al Verdura.

Palermo, 26 luglio 2018 - Palazzo Riso Jazz prosegue con Danilo Rea Orchestra che propone alle ore 21 il concerto Over the strings.

L'idea di improvvisare su un meraviglioso tappeto volante fatto di archi, con accanto un trio di jazz, nasce lontano nel tempo. Con l'orchestra cambiano le prospettive e con esse anche il modo di improvvisare. Danilo Rea si adagia sulle armonie con una improvvisazione melodica sempre attinente ai temi da lui stessi composti, orchestrati dall'abile mano di Marcello Sirignano che dirige gli Archi dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. È un incontro con la melodia, un ritorno all'antica passione per il suono della Classica che Danilo Rea non ha mai dimenticato.

Biglietto unico euro 15, comprensivo di wine and street food al botteghino del Politeama Garibaldi (091 6072532/3) oppure www.vivaticket.it e un'ora prima del concerto a palazzo Riso.

Al Teatro di Verdura, alle 21 è invece di scena l'Orchestra Giovanile Siciliana, diretta da Fabio Maestri che propone una bella antologia di musiche da film di Ennio Morricone ed altri autori. Al pianoforte Gilda Buttà, al violino, Marco Serino. Si tratta dei solisti preferiti dal maestro Ennio Morricone. Si tratta di musiche che fanno parte dell'immaginario musicale di molti italiani, amanti del cinema e non. Il programma di I Love Cinema è il seguente: Morricone, Indagine su un cittadino, Vittime di guerra (prima esecuzione in Italia), La leggenda del pianista sull'oceano, C'era una volta in America, Metti una sera a cena, Mosè, Canone inverso. Di John Williams sarà proposto Schindler's List, di George Gershwin I got Rhythm Variations, di Roberto Granci I Love Cinema.

Biglietti 10-15-20 euro al Politeama Garibaldi (091 6072532/3) oppure www.vivaticket.it e un'ora prima del concerto al Teatro di Verdura.

L'Ufficio stampa
(Mario Pintagro)

Danilo Rea, pianoforte
Nato a Vicenza, è romano, ma non di adozione. E' la sua storia in musica a nascere a Roma, dove l'incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte di qualsiasi divertimento. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte e dove attualmente insegna nella cattedra di jazz.

Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. Esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Il suo talento lo porta ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov.

Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda "Doctor 3" il trio che per tre anni riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz. A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l'improvvisazione.

Il suo primo lavoro da solista è "Lost in Europe" (2000); nel 2003 pubblica "Lirico". L'intenso rapporto con la musica classica lo porta ad aprire il Festival di musica lirica internazionale "Festival del bel canto" con il concerto "Belcanto Improvisations". Seguono "Solo" (2006) e "Introverso" (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato "A Tribute to Fabrizio de André", inciso per l'etichetta tedesca ACT nel 2010.

Primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica (nel 2003), nel 2006 è protagonista di un concerto al Guggenheim Museum di New York. Successivamente rende omaggio a Peggy Guggenheim con "Concerto per Peggy", in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Nel 2009 si esibisce al Teatro la Fenice di Venezia e chiude la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli. Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori con Gino Paoli: già compagni di avventura nel progetto "Un incontro in Jazz", il sodalizio artistico prosegue con l'album e il progetto live "Due come noi che..." (2012) e "Napoli con Amore" (2013). Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film "Quando c'era Berlinguer" e nel 2015 quelle per "I bambini sanno", entrambi per la regia di Walter Veltroni; nell'estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz "...IN BACH?", il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami, omaggio all'imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach.

Il 16 ottobre 2015 esce "Something in our way" (Warner Music Italy), nuovo disco in piano solo ispirato al repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones. Attraverso il tour di Umbria Jazz in Cina 2016, i suoi concerti in piano solo toccano prestigiose venue e teatri nelle città di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton. Nel 2016 riceve due importanti riconoscimenti: il Premio Vittorio De Sica per la Musica e il Leone D'Oro. Nel Marzo 2017 l'Accademia di Belle Arti di Frosinone gli conferisce il Diploma Accademico di Secondo Livello Honoris Causa in Nuove Tecnologie dell'Arte per il profondo impegno profuso nel diffondere l'arte della musica.

Fabio Maestri, direttore
Compositore e direttore d'orchestra, ha studiato con Franco Donatoni e Franco Ferrara. Ha diretto in prestigiosi enti e festival: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di S. Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, Ravenna Festival, Teatro dell'Opera di Nizza, Belcanto Festival Dordrecht (Olanda), Atelier Lirique de Tourcoing (Francia) Festival delle Nazioni, Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Sagra Musicale Umbra.

E' stato più volte ospite di importanti orchestre quali: Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Orchestra regionale della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestre Philarmonique de Nice, Orchestra del Teatro Petruzzelli, Orchestra sinfonica di Sanremo, Istituzione sinfonica Abruzzese, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra regionale del Lazio, Orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce.

Assai apprezzato come esecutore di musica contemporanea, ha più volte diretto alla Biennale di Venezia, a Rai Nuova Musica (Torino), al Festival Play.it! (Firenze, ORT), al Festival "Musica d'oggi", al Festival Pontino, al Festival di Nuova Consonanza, al Festival di Villa Medici (Roma), all'Accademia Filarmonica Romana (Teatro Olimpico), al Sinopoli Festival (Taormina).

Tra gli autori di cui ha diretto prime assolute si ricordano: Panni, Pennisi, Donatoni, Bortolotti, Brouwer, Manzoni, Galante, Cardi, Ambrosini, Sbordoni, Tutino, Betta, Del Corno, Boccadoro, D'Amico, Dall'Ongaro, Pedini, Vacca, Panfili, Gregoretti, Montalti, Antignani.

Sue composizioni sono state premiate e segnalate in diversi concorsi e rassegne tra cui: Venezia Opera Prima (1981), Concorso Achantes di Parigi (1983, presidente Yannis Xenakis).

Ha curato numerose revisioni di opere di Pergolesi, Haendel, Padre Martini, Morlacchi, Vaccaj, Haydn. Ha al suo attivo 19 produzioni discografiche, dal '600 ai contemporanei.

Gilda Buttà, pianoforte
E' una nota pianista siciliana: è sua la mano che ha inciso la colonna sonora de "La leggenda del pianista sull'oceano"" e di altri capolavori, come "Canone inverso", di Ennio Morricone, ma anche "Love Affair", "Gli intoccabili", "Frantic", "Vittime di guerra".

Si tratta di un'artista molto particolare pronta a regalare al pubblico forti emozioni grazie ad un importante repertorio che spazia dal classico al jazz, da Morricone alle sue composizioni. Talento prodigio, Gilda Buttà fin da giovanissima inizia a collezionare premi nei concorsi pianistici a livello nazionale e nel 1976 vince il premio Franz Liszt. Inizia così un'intensa attività concertistica che oggi la rende un'artista nota ai teatri più importanti del mondo. Ha suonato per le più importanti istituzioni, sia come solista che in formazioni da camera, in tutta Europa, Usa, Sud America, Giappone, Corea, Cina, Russia e Israele.

Marco Serino, violino
Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, conseguendo i diplomi in violino e musica da camera con il massimo di voti e la lode. In seguito si è perfezionato presso l'Hochschule für Musik di Vienna, la ProQuartet di Parigi, il Royal College di Londra e il Conservatorio Superiore di Ginevra, dove gli è stato conferito il Premier Prix de virtuosité per il violino.. Da allora ha cominciato a coltivare un particolare interesse per la musica barocca e quella del periodo classico e romantico, riservando particolare attenzione per l'interpretazione su strumenti storici. Fondatore nel 1990 del Quartetto Bernini e violino solista del celebre complesso I Musici, con il quale svolge attività concertistica in tutto il mondo, collabora in qualità di solista e camerista con alcuni tra i più famosi interpreti, come Giuliano Carmignola, Christoph Coen, Wladimir Mendelssohn, Mario Brunello, Giovanni Sollima e Francesco Cera.

La passione e la dedizione per il repertorio antico gli hanno permesso di realizzare incisioni discografiche dedicate ad autori come Bach, Vivaldi, Tartini, Geminiani, Locatelli, Mozart, recensite e premiate dalle più importanti riviste specializzate come Strad, Repertoire, Classica e Amadeus.

Come violino solista ha inciso dal 2000 tutte le colonne sonore di Ennio Morricone che gli ha conferito il prestigioso "Premio Michelangelo", assegnato precedentemente a Goffredo Petrassi, Bruno Cagli, lo stesso Morricone, Renzo Piano, Alberto Sordi ed altri, per essersi particolarmente distinto nella diffusione dei valori umani e culturali.

Recentemente le sue ricostruzioni di concerti inediti per violino di J.S.Bach sono state incise per Deutsche Grammophone da Musica Antiqua Koln e da Giuliano Carmignola. E' di prossima uscita la registrazione del Quintetto di Schubert con il Quartetto Bernini e Giovanni Sollima, incisione con corde di budello ed archi storici.

Suona un violino Niccolò Amati, Cremona 1661.

Orchestra Giovanile Siciliana
Nel 2016 è nata l'Orchestra Giovanile Siciliana: un progetto ambizioso che scaturisce dalla missione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di realizzare progetti artistici ed educativi con particolare attenzione alle generazioni più giovani, in sinergia con le istituzioni formative della Sicilia e con lo scopo di creare una rete diffusa attraverso il coinvolgimento dei Conservatori e dei Licei Musicali dell'Isola. Un progetto educativo di formazione e produzione artistica che riunisce oltre cento giovani musicisti provenienti da tutta la Regione ed uno strumento innovativo con cui costruire il loro futuro nella propria terra sempre "fertile" di nuovi talenti.

La musica è arte ma anche aggregazione giovanile intorno ad emozioni e suggestioni che solo il suo potere sa evocare. Ecco perché l'Orchestra Giovanile Siciliana non rappresenta solo uno strumento di diffusione della pratica musicale ma promuove l'interazione tra i giovani, offendo nuove opportunità di incontro per "far musica insieme". Il passato glorioso dell'Orchestra Sinfonica Siciliana è il fondamento di iniziative che puntano all'eccellenza, partendo proprio dai giovani e l'Orchestra Giovanile Siciliana rappresenta una vera grande opportunità per i suoi musicisti di poterti esprimere in futuro nelle più importanti orchestre del mondo.

L'Orchestra Giovanile Siciliana, composta da oltre 100 strumentisti tra i 15 e i 23 anni, ha debuttato con grande successo al Politeama Garibaldi nel Concerto di Natale del 18 dicembre 2016. Successivamente,un quartetto composto dai suoi migliori componenti ha eseguito Le magie della realtà di Eliodoro Sollima. Nel 2017ha eseguito le opere La Maschera di Virginio Zoccatelli, La Dirindina di Alessandro Scarlatti e Il Maestro di scuola di Georg Philip Telemann nonchéScene da Pollicino di Hans WernerHenze e la novità assolutaIn the wood di Riccardo Scilipoti. Il 23 maggio 2017 ha eseguito, in diretta RAI 1, La vita è bella di Nicola Piovani, con la direzione dello stesso Piovani, in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci e ha effettuato concerti nell'ambito della stagione estiva della Fondazione in piazza Ruggiero Settimo, al Teatro di Verdura con i Tinturia e a Pozzallo per la 17ma edizione del Trofeo del Mare. Successivamente, nel mese di novembre, ha eseguito al Politeama Garibaldi un applauditissimo concerto intitolato Musica e Cinemaarricchito dalle video proiezioni dei film d'avventura più famosi e, nel mese di dicembre, ha partecipato alla Settimana di Musica Sacra di Monreale con The Armed Man, a Mass for Peace di Karl Jenkins nonché al Concerto di Natale diretto da LiorShambadal. Nel 2018, l'Orchestra Giovanile Siciliana è stata protagonista della prima assoluta dell'opera per ragazzi Il tenace soldatino di stagno di Marcello Biondolillo diretto dall'autore, del Concerto di Carnevale diretto da Alberto Maniaci, della prima assoluta de' Il bambino Giovanni Falcone di Giuseppe Mazzamuto (direttore Gaetano Randazzo) e del dittico Il Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns e dell'opera Lo scoiattolo in gamba di Nino Rota (direttore: Ottavio Marino). Per l'Estate 2018 della Sinfonica il gruppo d'Archi dell'Orchestra Giovanile Siciliana ha preso parte alla rassegna jazz di Palazzo Rico con la Swingology Strings Orchestra.

Note di sala di I love Cinema di Riccardo Viagrande

Roberto Granci
I love cinema!

John Williams
3 Pieces from Schindler's list" per violino e orchestra
Theme from "Schindler List
Jewish Town
Remembrances

George Gershwin
"I got rhythm" Variations (Variazioni sul tema I got rhythm) per pianoforte e orchestra
1.Introduction and Theme
2.Variation 1: Moderato
3.Variation 2: Allegretto (Valse triste)
4.Variation 3: Allegretto giocoso (Chinese variation)
5.Variation 4: Allegretto. Andantino
6.Variation 5: Allegro

Ennio Morricone
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Vittime di guerra
 (prima esecuzione in Italia)
La leggenda del pianista sull'oceano
C'era una volta in America
Metti una sera a cena
Mosè
Canone inverso

Il concerto prende il nome da una suite di vari motivi di musica da film arrangiati da Roberto Granci. Nel programma si ascolteranno alcune pagine che sono entrate di diritto nel repertorio sinfonico a partire da 3 "Pieces from Schindler's list" per violino e orchestra di John Williams che sono tratti dalla colonna sonora del famoso film Schindler's List, ispirato al romanzo di Thomas Keneally basato sulla storia vera di Oscar Schindler, un imprenditore tedesco che salvò durante la Seconda Guerra Mondiale 1100 ebrei. Questi pezzi sono delle pagine di carattere evocativo che sembrano scavare nell'animo delle vittime di quella immane tragedia grazie al tenerissimo e dolcissimo Theme iniziale, alla descrizione del Ghetto di Cracovia (Jewish Town), affidata inizialmente alla voce del violino solista, e, infine, all'intenso lirismo di Remebrances nel quale il solista è accompagnato da una delicatissima arpa sostenuta dagli altri strumenti dell'orchestra che si aggiungono nel prosieguo del brano.

Dedicata al fratello maggiore Ira, "I got rhythm" Variations (Variazioni sul tema I got rhythm) per pianoforte e orchestra è una serie di 5 variazioni composta da Gershwin nel 1934, in appena tre settimane, durante una vacanza a Palm Springs, per un tour di concerti con la Leo Reisman Orchestra come alternativa alla Rhapsody in blue e al Concerto in Fa. Completate il 6 gennaio 1934 dopo il ritorno del compositore a New York ed eseguite per la prima volta con l'orchestra il 14 gennaio a Boston sotto la direzione di Charles Previn, "I got rhythm" Variations si collocano tra i lavori più maturi ed interessanti di Gershwin che si accostò ai linguaggi e agli stili dei maggiori compositori europei dell'epoca come Ravel, Stravinskij, Schönberg e Berg. La composizione si apre con l'esposizione del tema, tratto dall'omonima canzone "I Got Rhythm" del suo musical Girl Crazy; si tratta di un suggestivo motivo pentatonico, affidato inizialmente al clarinetto a cui risponde, con una leggera variazione in cui il tema è realizzato in arpeggi, il pianoforte. All'esposizione del tema seguono le cinque variazioni: la prima si caratterizza per una scrittura pianistica particolarmente virtuosistica; la seconda è un Valse triste, nel quale il tema è presentato a valori larghi; la terza è una suggestiva Chinese variation che si distingue per le ricercate scelte timbriche; la quarta è divisa in due parti di andamento diverso, Allegretto e Andantino, e la quinta, infine, è una pagina brillante.

Amatissimi capolavori sono le musiche di Ennio Morricone proposte in questo concerto nel quale sarà metaforicamente sfogliato un vero e proprio "album delle emozioni" che inizia con la musica di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto scritta per l'omonimo film di Elio Petri del 1970 nella quale la melodia evoca perfettamente la mente disturbata del protagonista con una scrittura piena di mistero, per proseguire con pagine tratte dalla colonna sonora del film Vittime di guerra del 1989 con la regia di Brian De Palma. Questo album prosegue con le musiche per: La Leggenda del pianista sull'Oceano, film diretto nel 1998 da Giuseppe Tornatore; C'era una volta in America, ultimo lavoro del 1984 di Sergio Leone, la cui musica è unanimemente considerata una delle più belle della storia del cinema; Metti una sera a cena, film del 1969 per la regia di Giuseppe Patroni Griffi; Mosè, miniseria televisiva del 1974, e, infine, Canone inverso (2000), diretto da Ricky Tognazzi e ispirato all'omonimo romanzo di Paolo Muresing, del quale è protagonista Jeno Verga, un violinista. Il titolo di quest'ultimo film deriva dal canone, una forma musicale di carattere imitativo, nella quale un tema esposto da uno strumento viene ripreso da un altro, nel caso del canone inverso, per moto contrario. In realtà nella partitura è stato realizzato un canone retrogrado dal momento che l'altro strumento riprende il tema eseguendolo dall'ultima nota alla prima e non per moto contrario.