SinfonicaTV: sabato 13 giugno penultimo appuntamento con la musica di Beethoven.

Pubblicato il 12 Giugno 2020

Il Trio Dmitrij e Marzena Diakun saranno i protagonisti del prossimo appuntamento streaming della Sinfonica Siciliana.

 

Sabato 13 giugno su SinfonicaTv (www.orchestrasinfonicasiciliana.it) andrà in onda alle ore 19 ed in replica alle 21.30 il Triplo concerto per pianoforte, violino, violoncello e orchestra di Beethoven con interpreti il Trio Dmitrij e Marzena Diakun.

Il concerto fa parte del progetto "Giovani musicisti per Beethoven nel 250° anniversario dalla nascita”. Una produzione di successo della Sessantesima Stagione della FOSS riproposto su SinfonicaTv: ogni sabato si sono esibiti giovani musicisti italiani, già affermati in competizioni nazionali ed internazionali, accompagnati da direttori di grande rilievo.

La piattaforma web della FOSS si sta rivelando un successo: i concerti streaming sono molto seguiti e questo ci conferma la ‘sopravvivenza’ di questo canale, costituirà una risorsa in più per la musica. - commenta il sovrintendente Antonino Marcellino - Nello stesso tempo, è iniziato il countdown all’apertura dei teatri e la prossima settimana si tornerà a parlare di musica dal vivo. Noi siamo pronti”.

Il prossimo appuntamento su SinfonicaTv, che chiuderà questo ciclo dedicato a Beethoven, sarà il 20 giugno con Giovanni Andrea Zanon al violino e Marco Guidarini direttore per il Concerto per violino e orchestra.

Per la rubrica “Giovani Interpreti si raccontano”, sempre sulla piattaforma web, l’appuntamento è mercoledì 17 giugno con l’intervista a Federico Colli.

                  

Note sullo spettacolo e gli esecutori:

In  una lettera del 1806 al suo editore Breitkopf e Haertel, Beethoven proponeva insieme ad altre opere (tra cui la Sinfonia Eroica, allora intitolata Bonaparte), una “Sinfonia concertante per violino, violoncello e pianoforte con orchestra completa”, postillando che grazie all’impiego di quei tre importanti strumenti si trattava “proprio di una novità”. Una novità le cui ascendenze, più che in Haydn e Mozart, si devono rinvenire in certa brillante tradizione francese o nella scuola concertante di Mannheim.

Il Triplo Concerto fu pensato da Beethoven per l’Arciduca Rodolfo, suo allievo e dedicatario di moltissimi capolavori del maestro. E difatti la parte pianistica, ridotta nelle difficoltà, rispecchia la destinazione alle capacità non eccelse dell’Arciduca, cui si affianca l’impegno un po’ più consistente del violino affidato  a Karl August Seiler; mentre la parte del violoncello, scritta in un registro piuttosto spinto, fu pensata per un eccelso virtuoso dello strumento come Anton Kraft. Da qui addirittura l’ipotesi che il Triplo fosse stato originariamente pensato tout court come concerto per violoncello.

Di certo, lo squilibrio di base fra le tre parti solistiche non fu la contingenza più idonea per dar vita a un lavoro  che potesse paragonarsi a quelli più ispirati del compositore. E non c’è dubbio che nel novero dei concerti beethoveniani, il Triplo risulti il più esteriore e -nonostante il caloroso successo che  puntualmente riscuote presso il pubblico- quello tenuto in minor conto dalla critica. Ma resta una creazione di grandissimo intrattenimento e di spunti notevoli.

Se il brillante primo movimento si distingue per un’enfasi che avrebbe trovato più tardi ben altra impalcatura e bellezza tematica nel  Concerto “Imperatore”, il Largo lascia spazio a un lirismo più intimo e disteso il cui sviluppo non particolarmente elaborato sfocia direttamente nel Rondò su un ritmo di polonaise, riuscita concessione alla moda musicale del tempo che Beethoven si riconcederà nella Polacca op. 89 per pianoforte dedicata alla zarina Elisabetta.

 

Trio Dmitrij: Michele Sampaolesi, pianoforte - Henry Domenico Durante, violino - Francesco Alessandro De Felice, violoncello. Il Trio è presente dal 2007 nel panorama musicale cameristico in Italia e all’estero, con una longevità che appartiene al mondo musicale solo a poche formazioni. Ospite di importanti Istituzioni quali la Società dei Concerti di Milano, nel 2016 il Trio pubblica una trascrizione della Jazz Suite n.1 di Dmitrij SHOSTAKOVICH per la casa editrice ISUKU Verlag di Monaco di Baviera. Perfezionatosi dal 2010 al 2012 con il leggendario TRIO DI TRIESTE presso la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera di Duino, il Trio include tra i recenti progetti la registrazione di un Compact Disc contenente l'integrale delle opere di Dmitrij SHOSTAKOVICH, compositore dal quale l'ensemble trae il proprio nome.

Marzena Diakun, nata in Polonia si è diplomata con Mieczysław Gawronski presso l' Accademia Musicale Karol Lipinski di Wroclaw. Ha completato gli studi post-laurea presso l'Università di Musica e Spettacolo di Vienna nella classe di Uros Lajovic. Ha ricevuto il massimo riconoscimento dal Ministro delle Arti polacco nel 2005. Diakun ha fatto il suo debutto professionale guidando il 17° Gala internazionale del Symphony of Percussion Music Days a Koszalin. Ha ricevuto il secondo premio al prestigioso 59th Prague Spring Competition per direttori d’orchestra nella Repubblica Ceca e il secondo premio alla 9° Fitelberg International Competition per direttori d’orchestra in Polonia (2012). È stata finalista del 4° Concorso Internazionale Lutoslawski (2006), semifinalista del Concorso per di Donatella Flick a Londra e al Concorso di Quadaques a Barcellona (2008). Nel 2010, Diakun ha completato il suo dottorato in Arti musicali presso l'Accademia musicale di Cracovia. Dal 2013 è docente di direzione d’orchestra presso l'Accademia Musicale Karol Lipinski di Wroclaw. Dal 2015 al 2017, ha vinto il Taki Concordia Fellowship di Marin Alsop. Ha, inoltre, ricevuto il premio Kreatywni Wroclawia nonché una nomination al Wroclaw Music Award nel 2015. Nel 2013 è stata nominata Artist of the Year e ha ricevuto il premio Koszalin Eagle. Ha ottenuto il premio Polityka Passport come miglior artista della musica classica nel 2016.

 

Sandra Pizzurro

Ufficio stampa FOSS