Nobre, Beethoven, Penderecki & Lutoslawski. Dirige José Maria Florêncio con al pianoforte Roberto Giordano

Pubblicato il 11 Maggio 2022

Comunicato stampa

Nobre, Beethoven, Penderecki & Lutoslawski

Nel terz’ultimo concerto della 62ma stagione della Foss al Politeama Garibaldi venerdì 13 maggio alle ore 21 e sabato 14 maggio alle ore 17,30, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da José Maria Florêncio e Roberto Giordano al pianoforte, in programma due capolavori del repertorio polacco, un famoso concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, un’opera del brasiliano Nobre

Due capolavori del repertorio polacco, un famoso concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, un’opera del brasiliano Nobre. È il programma del concerto di venerdì 13 alle ore 21 e sabato 14 maggio alle ore 17,30 al Politeama Garibaldi, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da José Maria Florêncio e Roberto Giordano al pianoforte.  In programma Kabbalah for orchestra di Marlos Nobre, il Concerto n.3 in do minore op.37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, Trenodia per le vittime di Hiroshima per 52 strumenti ad arco di Krzysztof Eugeniusz Penderecki e la  Sinfonia n. 4 di Witold Lutoslawski.

In apertura del concerto, Kabbalah for orchestra, tra le opere più interessanti del compositore brasiliano Marlos Nobre, ispirata all’etimologia del termine ebraico che significa letteralmente “ciò che è ricevuto”. Cabal è fonte di energia e conoscenza e svela le vie della conoscenza superiore. Nobre ha concepito la sua Kabbalah in due parti collegate che rappresentano la luce e l’energia. Una struttura ritmica con una citazione di un canto degli Indiani Xingu del Brasile. Seguirà il  Concerto n.3 in do minore op.37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Composto fra il 1800 e il 1803, il Concerto, dedicato a Louis Ferdinand di Prussia, fu eseguito per la prima volta a Vienna al Theater an der Wien il 5 aprile del 1803 con Beethoven stesso al pianoforte e sotto la direzione di Ignaz von Seyfried. L'anno successivo il Concerto fu eseguito con Beethoven sul podio e Ferdinand Ries in veste di solista. Il Concerto n.3 di Beethoven si può ritenere tra i più eseguiti dai pianisti virtuosi nell’800. Una fortuna dovuta al pathos romantico che pervade la composizione. Beethoven, che aveva già conquistato il pubblico viennese con i primi due concerti, suonò il concerto davanti a uno spartito incompleto, circostanza che mise in difficoltà Ignaz von Seyfried, il quale si rese conto che sullo spartito c’erano molti fogli vuoti e solo abbozzi. Beethoven suonò infatti la parte principale tutta a memoria. Il Concerto è diviso in tre movimenti: Allegro con brio, Largo, Rondò: Allegro. Seguirà la Trenodia per le vittime di Hiroshima per 52 strumenti ad arco di Krzysztof Eugeniusz Penderecki, composta nel 1959, fece guadagnare al compositore una fama mondiale, il terzo premio al concorso Grzegorz Fitelberg di Katowice e il prestigioso premio Tribune Internationale des Compositeurs. Eseguita per la prima volta in concerto il 22 settembre a Varsavia con la direzione di Andrzej Markowski, quest’opera fu intitolata da Penderecki  inizialmente 8’37” con evidente riferimento all’ipotetico tempo di esecuzione, alla stregua di 4’ 33” di John Cage, ma già dopo le prima esecuzione il compositore polacco decise di intitolarla semplicemente Tren (Trenodia), influenzato probabilmente dall’impatto che questo suo lavoro aveva avuto immediatamente presso la critica. Solo in un secondo momento l’autore inserì il riferimento alle vittime di Hiroshima, affermando che il pezzo non era stato, comunque, ispirato dalla distruzione della città giapponese. Tuttavia, lo stesso compositore, in occasione di un’esecuzione a Hiroshima avvenuta il 1° dicembre 1964,  aveva scritto una lettera al sindaco della città distrutta sostenendo che quella detonazione fu una “tragedia dell’umanità”. L’opera sperimentale, suonata da un’orchestra di soli archi, è caratterizzata da suoni inconsueti espressi dagli archi che conferiscono drammaticità.

In chiusura, la  Sinfonia n. 4 di Witold Lutoslawski, ideata da uno dei compositori polacchi più noti del ‘900. Lutoslawski si rivelò, nel 1939, con le Variazioni sinfoniche nelle quali appaiono evidenti proprio le influenze del compositore polacco Malishevskij di cui fu allievo. Composta in quattro anni su commissione della Los Angeles Philharmonic Orchestra nel 1992 ed eseguita per la prima volta  a Los Angeles il 4 febbraio 1993 con lo stesso Lutoslawski sul podio, la  Sinfonia n.4 è l’ultimo lavoro in questo genere. E’ in un unico movimento.

 

Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana José Maria Florêncio, bacchetta di origine brasiliana, con una consolidata esperienza del repertorio polacco, paese in cui ha scelto di vivere dal 1985 e in cui è diventato una delle figure di riferimento nella direzione d’orchestra. Originario di Fortaleza,  José  Maria Florêncio si è poi perfezionato alla Juillard School e all’Università dello spettacolo di Vienna. Si è laureato con lode presso il Dipartimento di Composizione, Direzione d’orchestra e Teoria della musica nella classe di direzione d’orchestra di Henryk Czyź all’Università di Musica Fryderyk Chopin di Varsavia. Florêncio è stato direttore del Grand Theatre di Łódź e del Grand Theatre di Varsavia – Opera Nazionale Polacca, direttore musicale dell'Opera di Wrocław, del Grand Theatre di Poznam e del Baltic Opera di Danzica, direttore generale e artistico dell'Orchestra e del Coro della Radio e Televisione polacca a Cracovia e della Tadeusz Szeligowiski Filarmonica di Poznań, maestro titolare dell’Orquestra Sinfônica titolare al Theatro Municipal de São Paulo e direttore principale della Filarmonica di Pomerania a Bydgoszcz.  Il Concerto di Beethoven sarà eseguito da Roberto Giordano. Laureato in pianoforte nel 1999 all’Ecole Normale de Musique A. Cortot di Parigi, si è rivelato all’attenzione della critica internazionale nel 2003 ad appena 23 anni, aggiudicandosi il Premio “Queen Elizabeth” a Bruxelles. Si è esibito nei più importanti teatri del mondo in veste di solista, dalla Scala di Milano  al Theater an der Wien di Vienna. All’attività concertistica Giordano ha affiancato quella di docente. Sin dal 2015 Giordano è stato docente all’Accademia pianistica di Imola e in Belgio, Messico e nella sua regione di origine, la Calabria.

Biglietti in vendita al botteghino del Politeama Garibaldi (tel. 091 6072532/533-biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) da lunedì a sabato, nonché nelle domeniche di concerto, dalle ore 9 alle 13 e un'ora e mezza prima dello spettacolo, oppure online su Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/florenciogiordano/164474. Prezzo biglietti: platea € 20, palco - € 15, anfiteatro - € 10 con riduzioni per under 30, abbonati stagione 2021/2022, convenzioni e parzialmente abili con necessità di accompagnatore. Ingresso con mascherina FFP2.

Palermo, 11 maggio 2022

 

Ufficio Stampa FOSS

Mario Pintagro

ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it

 

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