Omaggio a Prokof'ev con Diego Matheuz sul podio dell'Orchestra Sinfonica Siciliana, violino solista Leticia Moreno

Pubblicato il 09 Febbraio 2022

Comunicato stampa

Al Politeama Garibaldi, venerdì 11 febbraio ore 21 e sabato 12 febbraio ore 17.30, per la 62ª Stagione della Foss

Omaggio a Prokof'ev con Diego Matheuz sul podio dell'Orchestra Sinfonica Siciliana, violino solista Leticia Moreno 

In programma il Secondo concerto per violino e la Quinta Sinfonia 

 

Palermo 9 febbraio 2022 - "Il merito principale della mia vita  - o, se preferite, il principale svantaggio - è sempre stata la ricerca dell'originalità del mio linguaggio musicale. Odio l'imitazione e odio le cose già conosciute." Così parlò (di se stesso) Sergej Prokof'ev, uno dei massimi eppur controversi compositori della prima metà del Novecento. Fama di enfant prodige ma altresì terrible, Prokof'ev ha rappresentato una tormentata figura d'artista indipendente, illustre vittima dell'era sovietica: dapprima contestato e spinto ad una vita di migrante di lusso, quindi riaccolto e issato sugli altari ma solo nella piena maturità, infine inesorabilmente nella polvere, stritolato dalla macchina del regime.

Al genio ucraino la 62ª stagione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana dedica un concerto monografico che propone  due capolavori emblematici della sua parabola umana e artistica. Nella prima parte verrà infatti eseguito il Secondo Concerto per violino e orchestra, concepito alla fine del lungo, volontario esilio che aveva portato il musicista a lasciare il proprio Paese all'indomani della rivoluzione di ottobre, per dividersi tra Europa e America, che molto lo avrebbero gratificato come virtuoso del pianoforte e direttore d'orchestra. La seconda parte è riservata alla Quinta Sinfonia, da ascrivere tra le tappe miliari della (temporanea) consacrazione di Prokof'ev in patria.

Un programma ancora una volta impegnativo è quello impaginato per l'Oss dalla direttrice artistica Gianna Fratta, che ha voluto sul podio il venezuelano Diego Matheuz, stella del panorama direttoriale; violino solista sarà la spagnola Leticia Moreno, celebrata virtuosa. L'appuntamento è per venerdì 11 gennaio alle ore 21 al Politeama Garibaldi, in replica sabato 12 alle ore 17.30.

Il Concerto in sol minore n. 2 per violino e orchestra op. 63 è dunque per Prokof'ev l'ultima produzione "occidentale", prima del rientro in Unione Sovietica. Intanto nel 1932 a Parigi l'autore aveva ascoltato l'esecuzione della propria Sonata per due violini, affidata ai solisti Robert Soëtens e Samuel Dushkin. Se quest'ultimo era già il dedicatario di un concerto di Stravinskij, Prokof'ev decide di fare altrettanto per il virtuoso francese, che eseguirà il nuovo lavoro il 1° dicembre 1835 nella capitale spagnola con l'Orquesta Sinfónica de Madrid diretta da Enrique Fernández Arbós. 

È invece nella Russia dei Soviet che, nell'estate del 1944, vede la luce in un solo mese la Sinfonia n. 5 in si maggiore op. 100, la gestazione si compie tutta nella Casa della Creazione di Ivanovo, messa a disposizione dall'Unione dei compositori. Gli Alleati sono sbarcati da poco in Normandia e la notizia che le truppe sovietiche avanzano su Berlino è resa nota poche ore prima del grande successo che la Sinfonia ottiene già alla sua prima esecuzione, il 13 gennaio 1945 al Conservatorio di Mosca. L'Orchestra Sinfonica di Stato è diretta dal compositore, che definisce la Quinta "come un inno all'Uomo libero e felice, alle sue potenti forze, al suo  spirito puro e nobile". 

L'originalità cui Prokof'ev afferma di non volere rinunciare si rivela qui - come in tutta la sua vasta produzione - nella mirabile sintesi della cultura novecentesca, nella consapevolezza che la fede nel progresso non esclude il mal de vivre esistenziale. E non sorprende, o forse sì, che un lirismo quasi mistico si affacci improvvisamente a squarciare l'incalzante atteggiamento dissacratorio e 'barbarico' che attraversa la dominante vocazione ritmica di Prokof'ev. Fino al movinento finale che esprime la gioia per la vittoria dell'umanità tutta, non certo di un popolo sull'altro. Fuorviante vedervi una glorificazione della guerra vinta. E non manca nella potente chiusa quella nota di ironia e sarcasmo, che attraversa peraltro tutta la produzione di Prokof'ev. Ulteriore provocazione di un autore che, a suo stesso dire, "odiava" il conformismo e il déjà-vu.

Ad animare l'esecuzione palermitana saranno due gest star di prima grandezza. Diego Matheuz, classe 1984, rappresenta uno degli esiti più felici del benemerito El Sistema, fondato in Venezuela da Josè Antonio Abreu. Esperienza che inizialmente lo vede emergere quale primo violino dell'Orchestra Giovanile "Simón Bolívar", anticamera dell'avviamento agli studi di direzione d'orchestra sotto la supervisione dello stesso Abreu. Ed è sul podio della "Bolívar" che esordirà nel 2008. Nello stesso anno debutta in Italia con l'Orchestra Mozart, chiamato da Claudio Abbado, sostenitore del Sistema e mentore di Matheuz, da allora ospite delle maggiori istituzioni musicali (Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, BBC Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Los Angeles Philharmonic, Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, Liceu di Barcellona, Maggio Musicale Fiorentino, Rossini Opera Festival, Arena di Verona, Metropolitan di New York, per non citarne che alcune). È noto al pubblico televisivo per avervi diretto due volte il Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia, di cui è stato direttore musicale. E in Venezuela continua la storia d'amore con El Sistema e la "Bolívar", di cui è direttore principale.

Leticia Moreno, nata nel 1985 a Madrid, ha iniziato la sua educazione musicale a 3 anni con il metodo Suzuki. Si è distinta all'Escuela Superior de Música Reina Sofia, poi in Germania alla Köln Musikhochschule e alla Guildhall School. Il suo ultimo insegnante è stato il grande Rostropovich. Si è  affermata in importanti le competizioni e ha collaborato con famosi direttori, come Mehta, Salonen, Järvi, Ashkenazy, Temirkanov, Penderecki, esibendosi con importanti formazioni, dai Wiener Symphoniker all'Orchestra del Maggio Musicale, dall'Academy of St. Martin in the Fields alle maggiori orchestre iberiche.Suona un Pietro Guarneri del 1679.

Biglietti in vendita al botteghino del Politeama  (tel. 0916072532/533 -
biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) da lunedì a sabato, dalle
ore 9 alle 13 e un'ora e mezza prima dei concerti, oppure online su
Vivaticket:
https://https://www.vivaticket.com/it/biglietto/matheuz-moreno/164464

Costo biglietto: platea € 20, palco € 15, anfiteatro € 10 con riduzioni per under 30, abbonati stagione 2021/2022, convenzioni e parzialmente abili con necessità di accompagnatore.
Ingresso con super green pass e mascherina FFP2.

 

Ufficio Stampa FOSS

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