Tra terra e mare con Britten, Ghedini & Stravinskij
Pubblicato il 18 Maggio 2022
Comunicato stampa
Tra terra e mare con Britten, Ghedini & Stravinskij
Nel penultimo concerto della 62ma stagione della Foss, un programma tutto ispirato alla natura con opere di Britten, Ghedini e Stravinskij, in scena al Politeama Garibaldi venerdì 20 maggio alle ore 21 e sabato 21 alle ore 17,30, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianna Fratta, l’Ars Trio di Roma e Giampiero Mancini.
Tra terra e mare. È carico suggestioni legate alla natura il programma del concerto di venerdì 20 alle ore 21 e sabato 21 maggio alle ore 17,30 al Politeama Garibaldi, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianna Fratta, con l’Ars Trio di Roma e Giampiero Mancini voce recitante. In programma Quattro interludi marini da "Peter Grimes", op.33a di Benjamin Britten, il Concerto dell'Albatro per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra di Giorgio Federico Ghedini, La Sagra della primavera (Le Sacre du printemps), quadri della Russia pagana, in due parti di Igor' Fëdorovič Stravinskij.
Fu uno sconosciuto Leonard Bernstein a eseguire per la prima volta negli Stati Uniti nel 1946 Peter Grimes. La rappresentazione seguiva di qualche mese quella avvenuta al Sadler’s Wells di Londra il 7 giugno 1945 con la direzione di Reginald Goodall e con l’interpretazione del tenore Peter Pears che aveva spianato la strada del successo all’opera. L’argomento di Peter Grimes è tratto da The Borough, un’opera di George Crabbe, da Britten conosciuto fino dal 1941 quando su una rivista aveva letto un articolo di E. M. Forster sul poeta inglese del XVIII sec. L’autore, che aveva vissuto sul mare, era affascinato da quell’ambiente. “Nello scrivere Peter Grimes – annotò Britten - io volevo esprimere la mia consapevolezza dell’eterna lotta degli uomini e delle donne la cui sopravvivenza dipende dal mare – anche se è difficile trattare un tale tema universale in forma teatrale”. I quattro interludi marini sono The Dawn (L’alba), Sunday Morning (Domenica mattina), Moonlight (Chiaro di luna), The Storm (La Tempesta). A seguire il Concerto dell'Albatro per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra di Giorgio Federico Ghedini, figura di spicco della composizione e della didattica del ‘900, maestro di Claudio e Marcello Abbado, Luciano Berio, Alberto Bruni Tedeschi, Fiorenzo Carpi, Premio Feltrinelli per la musica 1963. Il Concerto, concepito nel 1945 all’indomani della II Guerra Mondiale e diviso in quattro movimenti, è tra i lavori più significativi di Ghedini. Si ispira al “Moby Dick” di Melville, in particolare all’episodio in cui è descritto il primo incontro del capitano Achab con un albatro sulla tolda del Pequod ed esprime una visione mistica del contrasto tra il grande e bianco uccello, considerato una rappresentazione della divinità e l’oscuro destino dell’uomo. Viene proposto il testo dal “Moby Dick” di Melville. Il Concerto fu eseguito a Torino nel dicembre 1945. A chiudere la serata, sarà proposta La Sagra della primavera (Le Sacre du printemps), quadri della Russia pagana, in due parti di Igor' Fëdorovič Stravinskij. L’idea per la composizione dell’opera nacque, nel 1910, mentre il compositore lavorava alla partitura dell’Uccello di Fuoco per la compagnia dei Balletti russi diretta da Sergej Diaghilev. Così descrisse l’idea Stravinskij: «Un giorno, in modo assolutamente inatteso giacché la mia mente era occupata da cose affatto diverse, intravidi nell’immaginazione lo spettacolo di un grande rito sacro pagano: i vecchi saggi, seduti in cerchio, osservano la danza di morte di una vergine che essi stanno sacrificando per propiziarsi il Dio della primavera». Venne concepita così, la prima idea de Le Sacre du printemps che diventerà poi la Danse sacrale, nella scena conclusiva del balletto. Non ebbe molta fortuna la prima del balletto di Stravinskij che avvenne a Parigi al Théâtre des Champs-Élysées il 29 maggio 1913. Tra il pubblico i sostenitori del compositore, Claude Debussy, Maurice Ravel, Gabriele D’Annunzio, Florent Schmitt e Alfredo Casella che comprendevano il valore profetico di un’opera in grado di rompere le convenzioni e gettare una luce disincantata sulla propria epoca e le tensioni. Pubblico e critica si trovarono divisi in due fazioni contrapposte. La prima, legata alla tradizione e alla bella musica l’altra, alle avanguardie alla ricerca di continue novità ad ogni costo. la Sagra è divisa in due grandi quadri: l’Adorazione della terra e il Sacrificio, che strutturano l’opera in due parti. Nella prima, all’introduzione seguono: Gli auguri primaverili – danze delle adolescenti; Gioco del rapimento; Danze primaverili; Gioco delle tribù rivali – corteo del saggio – il saggio; Danza della terra. Nel Sacrificio o seconda parte, l’introduzione prosegue con le seguenti scene: Cerchi misteriosi delle adolescenti; Glorificazione dell’Eletta; Evocazione degli antenati; Azione rituale degli antenati; Danza sacrificale (l’Eletta).
Ritorna sul podio del Politeama Garibaldi, dopo la straordinaria inaugurazione della 62ma stagione concertistica della Foss con Marta Argerich, la direttrice Gianna Fratta, tra le bacchette più richieste e apprezzate a livello internazionale. La Maestra Fratta si troverà a dirigere un’orchestra dai grandi numeri, 111 professori e professoresse. Il concerto sarà registrato e proposto da Radio3 Suite in data da definire. L’Ars Trio Di Roma , composto da Laura Pietrocini (pianoforte), Marco Fiorentini (violino), Valeriano Taddeo (violoncello), è ospite di importanti associazioni concertistiche italiane ed estere Nel 2006, la rivista Amadeus ha dedicato la propria copertina all’Ars Trio di Roma, interprete dell’incisione dell’integrale delle opere per trio di Shostakovic. Dopo le Domeniche Civiche, gradito ritorno sul palcoscenico del Politeama anche per Giampiero Mancini, artista poliedrico, definito dalla critica “uno dei talenti più cristallini del teatro italiano” noto al grande pubblico per le sue numerose presenze televisive (Mentre ero via, Angeli, I segreti di Borgo Larici, Il commissario Schiavone, L’Allieva, Don Matteo, Un posto al sole ecc.), e per la sua collaborazione con le più importanti istituzioni sinfoniche nazionali ed internazionali.
Biglietti in vendita al botteghino del Politeama Garibaldi (tel. 091 6072532/533-biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 13 e un'ora e mezza prima dello spettacolo, oppure online su Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/fratta-ars-trio-mancini/164475. Prezzo biglietti: platea € 20, palco - € 15, anfiteatro - € 10 con riduzioni per under 30, abbonati stagione 2021/2022, convenzioni e parzialmente abili con necessità di accompagnatore. Ingresso con mascherina FFP2.
Palermo, 18 maggio 2022
Ufficio Stampa FOSS
Mario Pintagro
ufficiostampa@orchestrasinfonicasiciliana.it