Uto Ughi al Politeama con il concerto di Bruch e l'omaggio a Franck nel bicentenario della nascita. Dirige Marcello Mottadelli

Pubblicato il 02 Febbraio 2022

Comunicato stampa

UTO UGHI AL POLITEAMA CON IL CONCERTO DI BRUCH e L’OMAGGIO A FRANCK NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA:

È UNA FESTA DELLA MUSICA L’EVENTO DIRETTO DA MARCELLO MOTTADELLI PER IL CARTELLONE DELLA FOSS

 

I DUE ARTISTI IN SCENA AL TEATRO POLITEAMA GARIBALDI DI PALERMO VENERDÌ 4 FEBBRAIO ALLE 21.00 E SABATO 5 FEBBRAIO ALLE 17.30

 (recupero produzione n° 9 del 7/8/9 gennaio 2022 concerto con Uto Ughi)

 

 

PALERMO - Da un lato c'è l'attesa per la performance di Uto Ughi, virtuoso eccelso che imbraccerà il suo inestimabile "Guarneri del Gesù" per eseguire quel gioiello che è il Primo concerto di Bruch e recuperare così l'esibizione inizialmente prevista in gennaio. Al contempo cresce l'interesse per il programma innovativo studiato dalla direttrice artistica Gianna Fratta, appena tornata dall’applaudita inaugurazione della stagione lirica invernale dell’Arena di Verona, per evidenziare la ricorrenza del bicentenario della nascita di César Franck. Sono questi i due punti di forza e attrazione del concerto che si terrà al Politeama Garibaldi venerdì 4 febbraio alle ore 21 e in replica sabato 5 febbraio alle 17.30, nell'ambito del cartellone della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Sul podio un prestigioso direttore d'orchestra come Marcello Mottadelli.

Si parte con il tributo al compositore belga.  Concepiti nell'estate del 1890, i Trois Chorals per organo sono la sua ultima opera, una sorta di testamento spirituale. Il primo dei tre, in mi maggiore, verrà proposto in prima assoluta nella raffinata trascrizione orchestrale che è stata commissionata ad hoc a Matteo Helfer.  Interessante appare l'esperimento di questa orchestrazione, come spiega lo stesso Helfer: "È nel desiderio di disvelare i tanti dettagli che rimangono intrappolati tra le maglie del denso tessuto musicale, che va ricercato il fine della trascrizione".

L'omaggio a Franck prevede ancora la Sinfonia in re minore, eseguita per la prima volta presso la Société Nationale di Parigi il 17 febbraio 1889, senza però riscuotere sulle prime il favore della critica, che giudicò il lavoro poco francese e invece incline agli stilemi della scuola musicale tedesca. Si trattò insomma di una frettolosa bocciatura, influenzata dal nazionalismo esacerbato innescato dalla sconfitta di Sedan. Nonostante le violenti stroncature, inclusa quella di Gounod, la Sinfonia si affermò comunque presto in Europa e oltreoceano.

A concertare questa e le altre pagine in locandina è stato chiamato a ragione il maestro Mottadelli, che agli studi di direzione e composizione ha abbinato quelli organistici, fondamentali per affrontare un autore come Franck, sapiente organista e contrappuntista. Oltre che nei maggiori teatri italiani, Mottadelli è molto attivo in Corea del Sud, Danimarca e Svezia, dove nel 2011 ha diretto il concerto per l'assegnazione dei premi Nobel a Stoccolma. Di grande suggestione è stato anche il suo debutto alle piramidi del Cairo con "Aida". Ha inoltre ricoperto la carica di direttore musicale dell'orchestra sinfonica del Cairo, direttore artistico del Teatro Nazionale Croato, direttore musicale ed artistico all'Opera Nazionale di Bucarest.  

Tra le due pagine franckiane s'incastona l'esibizione protagonistica di Uto Ughi, che ha scelto Max Bruch per tornare ad esibirsi di fronte al pubblico palermitano. Dei sei concerti per violino scritti dal compositore tedesco, il Concerto n.1 in sol minore op. 26 è uno dei più belli ed emblematici della Romantik. La gestazione fu piuttosto travagliata, in quanto, dopo i primi abbozzi del 1857, fu completata nel 1866, ma ritirata dopo la prima esecuzione a Coblenza il 24 aprile. Seguì una lunga revisione per la quale Bruch si servì dei suggerimenti ricevuti da altri compositori e violinisti tra cui Joseph Joachim che, dedicatario della versione finale del 1868, ne fu anche il primo interprete in qualità di solista a Berna il 7 gennaio dello stesso anno. 

Il gioiello di Bruch è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Uto Ughi, fascinoso "eroe" di quella tradizione che ha visto fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Enfant prodige, allievo di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin, ha iniziato presto le sue grandi tournées nelle più importanti capitali internazionali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste, esibendosi in tutto il mondo, con le più rinomate orchestre sinfoniche e sotto la direzione di prestigiosi maestri, producendo altresì un'intensa attività discografica. Uto Ughi è anche schierato in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico. In quest'ottica ha fondato il festival "Omaggio a Venezia", al fine di raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici, e il festival "Omaggio a Roma", mirato alla diffusione del grande patrimonio musicale con concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Ideali attualmente portati avanti dal festival "Uto Ughi per Roma", di cui il grande violinista è ideatore, fondatore e direttore artistico. 

Oltre al "Guarneri" del 1744, Ughi possiede anche uno Stradivari del 1701, denominato "Kreutzer", perché appartenuto al celeberrimo violinista: quasi un secolare passaggio di testimone, a perpetuare una dinastia di eccellenza in nome del Dna dell'arte.

 

Biglietti in vendita al botteghino del Politeama  (tel. 0916072532/533 - biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) da lunedì a sabato, dalle ore 9 alle 13 e un'ora e mezza prima dei concerti, oppure online su Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/mottadelliuto-ughi/164463

Costo biglietto: platea € 20, palco € 15, anfiteatro € 10 con riduzioni per under 30, abbonati stagione 2021/2022, convenzioni e parzialmente abili con necessità di accompagnatore.

Ingresso con super green pass e mascherina FFP2.

 

Allegati:

  • Manifesto;
  • Foto artisti.

 

      Ufficio stampa FOSS

 

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