Respighi, Rossini & Liszt
Pubblicato il 12 Dicembre 2018
Al Politeama Garibaldi, venerdì 14 e sabato 15 dicembre è di scena il giovane pianista Giovanni Bertolazzi, premio “Crescendo” 2018, in occasione del 150° anniversario della morte di Rossini, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Daniel Smith. In programma musiche di Respighi/Rossini e Liszt.
L’ottavo concerto in abbonamento vedrà sul palcoscenico del Politeama Garibaldi, venerdì 14 dicembre alle 21 e sabato 15 alle ore 17,30 il giovane pianista Giovanni Bertolazzi (premio “Crescendo” 2018) in occasione del 150° anniversario della morte di Rossini, che si celebra quest’anno in tutto il mondo. A dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana è Daniel Smith. In programma Ottorino Respighi (1879-1936), Gioacchino Rossini (1732-1868) La Boutique Fantasque, suite dal balletto; Franz Liszt (1811-1886), Totentanz (Danza macabra), Gioacchino Rossini, Semiramide, sinfonia. La scala di seta, sinfonia. Guglielmo Tell, sinfonia.
La Boutique Fantasque, suite dal balletto. La Suite, tratta dal balletto, ripropone tutti i brani, ma tagliati per la durata di 21 minuti: Ouverture: Tempo di marcia; Tarantella: Allegro con brio; Mazurka: Vivo; Danse cosaque: Allegro marcato; Can-Can: Allegretto grottesco; Valse lente: Andantino moderato; Nocturne: Andantino; Galop: Vivacissimo;
Quando Diaghilev, nel 1918, propose a Respighi di comporre un balletto su alcuni Pechés de vieillesse, piccoli pezzi per pianoforte, di Rossini, egli rimase affascinato dall’umorismo di quei brani che vedeva adatti al suo carattere e al suo stile di strumentazione. Nacque, così, la Boutique fantasque che, alla prima rappresentazione, il 5 giugno 1919, al Teatro Alhambra di Londra con la Compagnia dei Ballets Russes di Diaghilev e le coreografie di Leonide Massime, ebbe un'accoglienza trionfale destinata a ripetersi nel corso degli anni
Totentanz (Danza macabra) per pianoforte e orchestra. Fu il Trionfo della morte, visto al Camposanto di Pisa da Liszt nel 1838 a ispirare il compositore. Totentanz fu elaborata nell’arco di vent’anni. La partitura, completata nel 1849 subì revisioni nel 1853 e nel 1859. La prima esecuzione avvenne il 15 aprile 1865 all'Aia sotto la direzione di H. Verhulst con Hans von Bülow in qualità di solista. Questo lavoro, che evoca un Medioevo da leggenda e rappresenta la morte con grande forza icastica, si segnala per un uso percussivo del pianoforte che anticipa gli esiti a cui sarebbe giunto BélaBartók. Si divide nei seguenti movimenti: Andante-Vivace-Allegro moderato-Poco più mosso-Animato-Allegro vivace-Lento-Presto-Vivace-Maestoso-Andante-Più mosso-Tempo I-Vivace-Allegro animato.
Semiramide, sinfonia. La scala di seta, sinfonia. Guglielmo Tell, sinfonia. Composta su commissione della Fenice di Venezia, la Semiramide (Allegro vivace, Andantino, Allegro) su testo di Gaetano Rossi, ultima opera italiana di Rossini, alla prima rappresentazione avvenuta il 3 febbraio 1823 con la poco convincente interpretazione della Colbran, lasciò deluso il pubblico veneziano, sparendo presto dai cartelloni. Nel repertorio sinfonico si è affermata la sua sinfonia che, aperta da un tipico crescendo, prosegue con uno splendido corale dei corni, tratto dal finale dell’atto primo, che rivela l’ottima conoscenza di Rossini di questo strumento, suonato dal padre e da lui stesso quando era bambino, e con l’Allegro che si impone grazie al brillante primo tema e al frizzante secondo tema.
Il ritmo informa la sinfonia della Scala di seta, (Allegro vivace, Andantino, Allegro) farsa comica in un atto rappresentata nel 1812 al Teatro San Moisè di Venezia, di carattere brioso sin dal sorprendente inizio costituito da rapidissimi disegni di notine affidati agli archi. All’Andante introduttivo, di cui sono protagonisti i legni e corni, segue l’Allegro in forma-sonata.
Andato in scena il 3 agosto 1829 all’Opéra di Parigi, Guillaume Tell (Andante, Allegro, Andante, Allegro) è l'ultima opera di Gioacchino Rossini che ad appena 38 anni chiuse la sua carriera di compositore piena di successi. Ne viene proposta la celeberrima Sinfonia: la malinconia dell’attesa, realizzata dal quintetto dei violoncelli, la violenta esplosione dell’uragano che segna l’inizio della rivolta, la visione idillica del paesaggio alpino che fa da sfondo all’azione con il corno inglese a cui risponde il flauto in un gioco di richiami paesaggistici, e, infine, l’inno della vittoria, aperto da una trionfale fanfara di trombe e corni a cui si uniscono alla fine anche i timpani.
Daniel Smith. Il direttore d’orchestra australiano Daniel Smith ha ottenuto rapidamente il plauso internazionale dopo aver vinto il primo premio, il Golden Baton e il premio Orchestra’s Choice al Concorso internazionale di direzione d’orchestra Fitelberg dell’UNESCO, oltre al secondo premio nel prestigioso Concorso internazionale di direzione d’orchestra Sir Georg Solti. Il suo terzo successo è stato il primo premio al Concorso internazionale per direttori d’opera Luigi Mancinelli insieme al premio Orchestra’s Choice al Concorso internazionale di direzione d’orchestra Lutosławski.
Giovanni Bertolazzi. 21 anni, è nato nella provincia di Verona, si avvicina al pianoforte all'età di 10 anni.
Ha seguito corsi di perfezionamento pianistico con molti maestri tra i quali Alberto Nosè, Riccardo Risaliti, Andrea Lucchesini, Epifanio Comis, Pamela Mia Paul, Gustavo Romero, Mira Marchenko, Lily Dorfman, Daniel Pollack, Aleksandar Serdar e Matti Raekallio. Ha vinto il concorso Crescendo 2018 indetto dall’OSS.
Biglietti al Botteghino del Politeama e un'ora e mezza prima del concerto: 12-25 euro. Info: 091 6072532/533 biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it - vivaticket – www.orchestrasinfonicasiciliana.it
L’Ufficio stampa
(Mario Pintagro)
Guida al concerto