Mozart & Weber
Giardino dei Giusti
Quintetto Almeyda
Angelo Cino, clarinetto
Gabriella Iusi e Salvatore Tuzzolino, violini
Giuseppe Brunetto, viola
Domenico Guddo, violoncello
Ingresso gratuito sino ad esaurimento di 100 posti.
Via Alloro 90 - Palermo
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Programma
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Wolfgang Amadeus Mozart
Salisburgo 1756 – Vienna 1791Quintetto in la maggiore per clarinetto e archi KV 581 "Stadler"
Allegro
Larghetto
Minuetto e trio
Allegretto con variazioni
Completato il 29 settembre 1789 a Vienna, il Quintetto in la maggiore per clarinetto KV 581 fu composto da Mozart per il clarinettista Anton Stadler, suo grande amico e coetaneo, per il quale il Salisburghese scrisse anche il Trio KV 498, il Concerto in la maggiore per clarinetto e orchestra KV 622 e i due obbligati per clarinetto della Clemenza di Tito. Grande virtuoso di un nuovo strumento, il Klarinett mit Abnderung, oggi noto con il nome di clarinetto di bassetto, inventato nel 1788, che, oltre ad avere un’estensione maggiore verso i suoni più gravi, era molto più difficile da suonare rispetto al normale clarinetto, Anton Stadler eseguì questo lavoro per la prima volta il 22 dicembre 1789 presso la Tonkünstler-Societät (Società dei musicisti) di Vienna insieme con il violinista Zistler. Tra io pubblico c'era Michele Puchberg, un ricco commerciante al quale Mozart si era rivolto, per prestiti, durante quel 1789, anno per lui particolarmente difficile non solo per le ristrettezze economiche, ma anche per alcuni problemi familiari, come l'infezione al piede che aveva costretto la moglie Constanze al ricovero in ospedale.
Delle traversie economiche e familiari non c'è però alcuna traccia in questo lavoro che si segnala per una scrittura affabile, evidente già nel primo tema del primo movimento, Allegro, in forma-sonata, che, annunciato dagli archi, è completato da un florilegio del clarinetto. Ad esso si contrappone un secondo tema di carattere malinconico esposto dal primo violino e ripreso dal clarinetto. Particolarmente raffinato è lo sviluppo nel quale Mozart diede vita a procedimenti di carattere imitativo in un sapiente gioco contrappuntistico. Di una tenera cantabilità è intriso il secondo movimento, Larghetto, formalmente un Lied, nel quale il clarinetto esibisce le sue doti espressive e tecniche con il rapido passaggio dai suoni gravi a quelli acuti. Particolarmente suggestivo è il dialogo che il clarinetto instaura con il violino nella sezione centrale. Al popolaresco Minuetto, i cui due trii, piuttosto inconsueti, lo avvicinano a quelli dei Divertimenti, segue il finale nella forma del tema e variazioni. In quest'ultimo movimento il tema in tempo di marcia, anch'esso di carattere popolaresco, è sottoposto a cinque variazioni di cui l'ultima è un Adagio variato con eleganti arabeschi strumentali.
Durata: 25'
Carl Maria von Weber
Eutin, 1786 - Londra, 1826Quintetto per clarinetto e archi in si bemolle maggiore op.34
Allegro
Fantasia. Adagio ma non troppo
Minuetto. Capriccio Presto
Rondò. Allegro gioioso
Colpito da un provvedimento di espulsione per avere contratto debiti e anche per truffa, Weber, che era stato anche arrestato, nel 1810, dovette lasciare lo Stato di Württemberg alla volta di Heidelberg e di Darmstadt dove conobbe Heinrich Bärmann, un clarinettista di grande fama e di straordinario talento, che con la sua arte ispirò anche la cantata scenica per soprano, clarinetto, coro e orchestra, Gli amori di Teodolinda, di Meyerbeer e i due Konzertstücke op. 113 e op. 114 di Mendelssohn. Per Bärmann Weber compose anche il Gran duo concertante e due Concerti per clarinetto e orchestra oltre a questo Quintetto in si bemolle maggiore, la cui stesura, iniziata nel 1811, fu completata dal compositore nel 1815.
Questo lavoro, nel quale vengono esplorate tutte le possibilità offerte dallo strumento nel modello perfezionato da Griessling & Schlott, in realtà appare molto simile ai concerti, in quanto il clarinetto è trattato come uno strumento concertante, mentre gli archi svolgono la funzione di solito affidata alla compagine orchestrale. Aperto da una delicata introduzione, il primo movimento, Allegro, pur essendo scritto in forma-sonata, mostra una scrittura fondamentalmente operistica nel carattere lirico dei due temi affidati al clarinetto che, comunque, si produce in passi di notevole virtuosismo. Una scrittura di ascendenza operistica caratterizza anche la bella e lirica melodia affidata al clarinetto nel secondo movimento Fantasia. Adagio ma non troppo. Al brillante e un po' ironico Minuetto. Capriccio Presto segue il Rondò. Allegro gioioso dal ritmo incalzante ed energico.
Riccardo Viagrande
Durata: 31'