Itinerari europei

63ma Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale

Ton Koopman, organo/clavicembalo

Tini Mathot, clavicembalo

  • Luogo

  • Abbazia San Martino delle Scale

  • Giorno

    ora

    Durata

    Prezzo

     

  • Giorno

    Venerdì
    22 Ottobre 2021

    Ore

    19,30

    Durata

    90min.

    Prezzi

    - €

    Calendario

  • Programma

  • François Couperin
    Parigi 1668 – Parigi 1733

    Sonata ‘L’Impériale’ in re minore (2 clavicembali)

    gravement – vivement – gravement et marqué – légèrement – rondement – vivement

     

    Durata: 10'

    Chaconne in re maggiore (2 clavicembali)

    Durata: 2'

    Pablo Bruna
    Daroca, 1611 – Daroca, 25 giugno 1679

    Tiento sobre la letanía de la Virgen in sol minore (clavicembalo solo)

    Durata: 8'

    Wolfgang Amadeus Mozart
    Salisburgo 1756 – Vienna 1791

    Sonata in re maggiore KV 381 (2 clavicembali)

    Allegro, Andante, Presto

     

     

    Durata: 13'

    Girolamo Frescobaldi
    Ferrara 1583 - Roma 1643

    Bergamasca in sol maggiore (organo solo)

    Durata: 6'

    Anonimo

    Tiento in sol minore (organo solo)

    Durata: 5'

    Antonio Soler
    Olot 1729- San Lorenzo de El Escorial 1783

    Concierto II in do maggiore (2 clavicembali)

    Andante, Minué

     

     

    Durata: 13'

    Johann Sebastian Bach
    Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750

    Pastorale in fa maggiore BWV 590 (organo solo)

    Durata: 13'

    Antonio Soler
    Olot 1729- San Lorenzo de El Escorial 1783

    Concierto III in sol maggiore (2 clavicembali)

    Andanteno, Minué

    Durata: 10'

    Johann Sebastian Bach
    Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750

    Preludium and Fuga in do maggiore BWV 547 (2 clavicembali)

    Durata: 10'

    Compositore e organista presso la Cappella di Saint-Gervais e, poi, nella Cappella Reale di Luigi XIV, François Couperin fu autore di una vasta produzione per strumenti a tastiera e di due Messe d’organo. Tra le sue opere va segnalata l’Impériale, che è la più estesa delle sonate facenti parte della raccolta Les Nations, pubblicata nel 1726. Questo lavoro, scritto originariamente per due violini, violoncello e basso continuo e qui presentato in una trascrizione per due clavicembali, è in realtà un ordre dallo stile solenne che ben rappresenta la grandeur francese. Una pagina raffinata è anche la  Chaconne in re maggiore della quale non si conosce precisamente la data di composizione.

    Forma musicale simile al ricercare diffusa nella Spagna del XVI sec., il tiento fu coltivato da musicisti oggi quasi del tutto sconosciuti, ma che godettero di una certa fama. Tra questi Pablo Bruna, compositore spagnolo che, pur essendo divenuto cieco all’età di 6 anni a causa di una malattia, ricoprì il ruolo di organista della Collegiata di Santa Maria Maggiore di Daroca, sua città natale. Di lui ci sono rimaste 32 composizioni tra cui il Tiento sobre la letanía de la Virgen in sol minore, pagina che si distingue per la raffinata scrittura contrappuntistica. In questa forma è scritto anche il brano di compositore anonimo che sarà eseguito successivamente.

    In una versione per due clavicembali è qui presentata la Sonata in re maggiore KV 381, composta da Mozart nel 1772 probabilmente per uno dei concerti che il giovanissimo compositore teneva con la sorella Nannerl. Scritta quasi sicuramente per clavicembalo, cosa a cui fa pensare la totale assenza di indicazioni di dinamiche, questa sonata è un lavoro che si impone quasi per una scrittura “orchestrale” evidente nell’accordo in fortissimo che apre il primo movimento, Allegro, mentre il lirico secondo movimento, Andante, è nella forma della canzone. L’Allegro molto conclusivo ricorda, infine, una scena da opera buffa, nella quale i due strumenti sembrano due personaggi che dialogano tra di loro.

    Originario di Ferrara, dove nacque nel 1583, Girolamo Frescobaldi, dopo aver studiato con Luzaschi, si trasferì a Roma al seguito del futuro cardinale Guido Bentivoglio che seguì nelle Fiandre, quando questi fu nominato nunzio apostolico. Al suo rientro a Roma, dove rimase, eccezion fatta per brevi soggiorni in altre città, fino alla morte avvenuta nel 1643, Frescobaldi  divenne organista della Cappella Giulia in San Pietro. Delle sue sette raccolte, che contengono prevalentemente musiche per strumenti a tastiera,  I fiori musicali di diverse compositioni, toccate, kyrie, canzoni, capricci, e recercari, in partitura a quattro utili per sonatori, pubblicati nel 1635 a Venezia, costituiscono certamente il suo capolavoro. Oggetto dell’ammirazione di Bach, la raccolta contiene tre Messe d’organo (Missa della Domenica, Missa degli Apostoli e Missa della Madonna), costituite da ricercari, canzoni, brevi versetti e toccate che avrebbero dovuto essere eseguite al posto del Proprium e due capricci sopra due motivi popolari, la Bergamasca e la Girolmeta. La frase “Chi questa Bergamasca sonerà non pocho imparerà”, scritta da Frescobaldi in partitura accanto al titolo della Bergamasca, descrive bene la complessità tecnica di questa celebre composizione, che si presenta divisa in sette sezioni con quattro temi diversi, tutti derivati, comunque, dalla nota melodia popolare.

    Originariamente composti per due organi, i 6 Concerti di Antonio Soler, compositore spagnolo, che,  perfezionatosi in composizione con Domenico Scarlatti, fu insegnante del principe Gabriel, figlio del re Carlo III di Spagna, oggi sono anche eseguiti su due clavicembali per il carattere galante della loro scrittura. Sarà possibile ascoltare, in quest’occasione, il primo (Andante) e il terzo movimento (Tempo di Minué) del Secondo concerto e l’intero Terzo Concerto in sol maggiore che consta di 2 movimenti, Andanteno e Minué

    Composta intorno al 1710, la Pastorale in fa maggiore  BWV 590 è un’opera giovanile di Johann Senastian Bach nella quale ritorna il clima da presepe tanto caro alla musica del Seicento e del Settecento. Il brano si articola in quattro parti, delle quali la prima è una sorta di preludio di carattere imitativo, la seconda è un’allemanda dalla struttura tripartita, la terza è un’aria e la quarta, infine, una giga.

    Presentato in una versione per due clavicembali, l’organistico Preludio e Fuga in do maggiore BWV 547 fu composto da Bach a Lipsia in un periodo che va dal 1738 al 1742. Si tratta di una pagina famosissima in cui il preludio in 9/8 con i suoi tre gruppi tematici di tre note sembra alludere alla Santissima Trinità, mentre la fuga si distingue per l’alto magistero contrappuntistico.

    Durata: 90'

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