La voce degli angeli
63ma Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale
Riccardo Scilipoti, direttore
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Luogo
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Duomo di Monreale
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Giorno
ora
Durata
Prezzo
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Giorno
Venerdì 22 Ottobre 2021
Ore
21,00
Durata
60min.
Prezzi
- €
Francesco Ciancimino, flauto
Sonia Giacalone, violoncello
Gaston Polle Ansaldi, pianoforte/clavicembalo
Coro voci bianche Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana
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Programma
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Johann Sebastian Bach
Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750Andante dalla Sonata in mi minore BWV 1034 (flauto, violoncello e clavicembalo)
Durata: 4'
Frode Fjellheim
Mosjøen 1959Dona nobis pacem (coro di voci bianche e pianoforte)
Durata: 4'
Antonio Vivaldi
Venezia, 1678 - Vienna, 1741Cantabile dal Concerto in re maggiore per flauto traverso, archi e basso continuo “Il gardellino”, op, 10 n. 3, RV 428 (flauto, violoncello e clavicembalo)
Durata: 3'
Bruno Coulais
Parigi 1954Vois sur ton chemin (coro di voci bianche e pianoforte)
Durata: 3'
Johann Sebastian Bach
Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750Siciliana dalla Sonata in mi bemolle maggiore per flauto traverso e clavicembalo BWV 1031 (flauto, violoncello e clavicembalo)
Durata: 4'
Jean-Philippe Rameau
Digione 1683 – Parigi 1764Hymne à la nuit (coro di voci bianche a cappella)
Durata: 3'
Johann Sebastian Bach
Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750Largo e Dolce dalla Sonata in si minore BWV 1030 (flauto, violoncello e clavicembalo)
Durata: 4'
Gioachino Rossini
Pesaro, 1792 - Passy, 1868La Fede (coro di voci bianche e pianoforte)
Durata: 5'
Wolfgang Amadeus Mozart
Salisburgo 1756 – Vienna 1791Andante in do maggiore KV 315 (flauto e pianoforte)
Durata: 6'
Gioachino Rossini
Pesaro, 1792 - Passy, 1868La Speranza (coro di voci bianche e pianoforte)
Durata: 5'
Johann Sebastian Bach
Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750Dalla Suite n.2 in si minore per flauto e archi BWV 1067: Minuetto e Badinerie (flauto, violoncello, clavicembalo)
Durata: 3'
Gioachino Rossini
Pesaro, 1792 - Passy, 1868La Carità (coro di voci bianche e pianoforte)
Durata: 5'
Non si conosce con precisione la data di composizione della Sonata in mi minore BWV 1034 che Bach avrebbe composto tra il 1713 e il 1717 mentre si trovava al servizio della corte di Anhalt-Köthen, dove la musica era limitata nella pratica liturgica alla sola intonazione dei corali. L’Andante, corrispondente al terzo dei quattro movimenti di cui si compone la sonata, è una pagina di struggente malinconia.
Compositore norvegese che nel 1992 ha fondato la band Transjoik, chiamata in origine Frode Fjellheim Jazzjoik Ensemble, Frode Fjellheim è diventato famoso soprattutto per la canzone "Eatnemen Vuelie", successivamente adattata come numero musicale iniziale di Frozen. Composto nel 2009 su suggerimento della cantante Anne Vada, Dona nobis pacem è un canto nel quale il compositore norvegese ha combinato lo stile di canto yoik, tradizione vocale del Nord Europa, e quello classico riservato alla voce femminile.
Pubblicato ad Amsterdam nel 1728, in una serie di Sei concerti per flauto della quale fanno parte La tempesta di mare e La notte, il Concerto in re maggiore per flauto traverso, archi e basso continuo op, 10 n. 3, RV 428 chiamato dallo stesso Antonio Vivaldi “Il gardellino”, appartiene al periodo tardo della produzione di Vivaldi. Del concerto è eseguito in una trascrizione per flauto e pianoforte il famoso secondo movimento, Cantabile, una pagina di autentica poesia della natura alla quale il flauto dà vita.
Vincitore per ben tre volte del Premio César, Bruno Coulais, sicuramente uno dei maggiori compositori francesi di colonne sonore, ha ottenuto il suo più grande successo con le musiche del film del 2004 Les Choristes (I ragazzi del coro), candidato all’Oscar e al Golden Globe. Da questo film è tratto il presente dolcissimo brano Vois sur ton chemin.
Non si conosce con precisione la data di composizione della serie di 6 Sonate per flauto traverso e clavicembalo (BWV 1030-1035) di Johann Sebastian Bach, di alcune delle quali è stata messa in dubbio anche la paternità bachiana. Questo è il caso anche della Sonata in mi bemolle maggiore per flauto traverso e clavicembalo BWV 1031, della quale non esiste l’autografo. Ciò ha indotto alcuni musicologi ad attribuire questa sonata, più affine al Rococò che allo stile barocco bachiano, al figlio Carl Philipp Emanuel. Dei tre movimenti, di cui si compone, il più famoso è il secondo, la Siciliana, basata su una melodia di struggente nostalgia.
Compositore, teorico, organista e clavicembalista, Jean-Philippe Rameau fu certamente una personalità più importanti della musica francese del Settecento. Fu autore di una vasta produzione non solo musicale, ma anche teorica, di cui esempi sono i trattati Démonstration du principe de l'harmonie e Nouvelles réflexions sur le principe sonore. Il presente brano, O nuit, conosciuto con il titolo L’Hymne à la nuit, corrisponde all’armonizzazione realizzata da Joseph Noyon di un tema tratto dal duetto delle Sacerdotesse di Diana Rendons un éternal hommage dall’opera Hippolyte et Aricie (1733). Anche questo brano è stato reso popolare dal film Les Choristes.
Non c’è alcun dubbio sull’autenticità della Sonata in si minore BWV 1030 di Bach, della quale esiste l’autografo bachiano. Si tratta di un rifacimento di un precedente lavoro forse per oboe e clavicembalo composto nel periodo di Anhalt-Köthen di cui esiste solo la parte per clavicembalo scritta in sol minore piuttosto che in si minore. Pagina di dolce e struggente cantabilità, Largo e dolce, corrisponde al secondo movimento.
Sono piuttosto scarse le notizie riguardanti la composizione dell’Andante in do maggior KV 315 per flauto e archi, che, molto probabilmente, fu scritto da Mozart nel 1778 a Mannheim, dove era giunto nel mese di ottobre del 1777. In questa città, Mozart ottenne una commissione interessante dal punto di vista economico. Wendling aveva messo in contatto Mozart con un ricco olandese di nome Willem De Jean o, secondo alcune fonti, Dechamps, noto come «l’indiano», che gli promise una somma di 200 fiorini per tre concerti per flauto e orchestra, brevi e semplici, e per quattro quartetti con il flauto perché li potesse suonare. Questo Andante sarebbe stato scritto come secondo movimento di questi concerti per flauto, strumento che, peraltro, Mozart non amava particolarmente. Questo brano, caratterizzato da una melodia continua, presenta in nuce il tema del Finale dell’atto I del Flauto magico.
Chiamate anche Ouvertures, le quattro Suites per orchestra di Bach furono composte a distanza di tempo, dal momento che le prime due appartengono al periodo di Köthen, mentre la terza e la quarta furono scritte tra il 1727 e il 1736. Sono opere d’occasione e di consumo che rispondono alla passione, divenuta una vera e propria moda presso l’aristocrazia tedesca, per i raffinati costumi francesi e per la danza. Della Seconda suite, più omogenea rispetto alla Prima suite per quanto attiene all’organico strumentale costituito dagli archi a cui si aggiunge un flauto, sono eseguiti l’elegante Minuetto e la celebre e vivace Badinerie, pezzo di bravura del quale è protagonista il flauto.
Composti da Rossini nel 1844, 15 anni dopo il Guglielmo Tell che aveva sancito il suo ritiro dalle scene, i Trois Choeurs Religieux (La foi, L’Espérance e La Charité) furono scritti su testi rispettivamente di Dinaux, pseudonimo di Prosper Goubaux, di Hippolyte Lucas e di Louise Colet. Eseguiti in una versione in italiano, questi tre cori sono delle autentiche piccole gemme, la prima delle quali si sviluppa nel cullante ritmo di siciliana in 6/8, mentre il secondo appare ricco di contrasti dinamici. Introdotto da 6 battute del pianoforte quasi di sapore operistico, l’ultimo brano si segnala per la dolcezza della sua melodia.
Riccardo Viagrande
Durata: 60'