DOMENICHE CIVICHE

Walter Veltroni & Balarm Trio

  • Luogo

  • Politeama Garibaldi

  • Giorno

    ora

    Durata

    Prezzo

     

  • Giorno

    Domenica
    10 Aprile 2022

    Ore

    18,00

    Durata

    -

    Prezzi

    10 - 7 €

    Calendario

DOMENICHE CIVICHE

Incontri culturali, concerti cameristici, aperitivi al Politeama

16 eventi dal 16 gennaio al 29 maggio

Palermo, Politeama Garibaldi

Ingresso ore 17.30 – Inizio ore 18.00

 

"Il valore dell'utopia"

Conversazione con Walter Veltroni

 

Balarm Trio

Giorgio Chinnici, viola - Giuseppe Mazzamuto, percussioni - Riccardo Scilipoti, pianoforte

Musiche di Scilipoti, Mazzamuto, Berio

 

Al termine di ogni appuntamento, laddove ammesso dalle vigenti normative anti Covid, sarà offerto al pubblico un aperitivo.

 

Walter Veltroni

Walter VeltroniPolitico, giornalista, scrittore e regista italiano, Veltroni, classe 1955, ha alle spalle una lunga carriera politica, iniziata all’età di 21 anni quando diventa consigliere comunale a Roma. Nell'87 entra come deputato in Parlamento e successivamente viene nominato vicepresidente del Consiglio e Ministro per i beni culturali.  Nel 2001 viene eletto sindaco di Roma, carica che gli verrà riconfermata nel 2006 con il 61,5 % dei voti favorevoli. Diviene anche Segretario del PD e ricopre numerose importanti cariche istituzionali. Nella sua carriera, oltre ad essere stato direttore dell’Unità, si è molto impegnato per i sostegni all'Africa ed è anche autore di alcune opere di narrativa, tra cui Noi (2009), L’inizio del buio (2011), L’isola e le rose (2012), E se noi domani (2013), Quando c’era Berlinguer (2014), tratto dall'omonimo documentario per il cinema, Ciao (2015) e Quando (2017), tutti pubblicati da Rizzoli. È anche regista di I bambini sanno (2015), Indizi di felicità (2017) e della serie televisiva Gli occhi cambiano (2016), e di Tutto davanti a questi occhi (2018), intervista a Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Tra le sue altre pubblicazioni si ricordano Roma (Rizzoli, 2019), Assassinio a villa Borghese (Marsilio, 2019), Buonvino e il caso del bambino scomparso (Marsilio, 2020), Tana libera tutti (Feltrinelli, 2021) e C'è un cadavere al Bioparco (Marsilio, 2021).

 

Balarm Trio

Balarm TrioL’idea di questo ensemble nasce dall’incontro di tre musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che, avendo già avuto modo di collaborare in passato in altre formazioni da camera ed avendo alle spalle carriere personali di grande respiro, hanno deciso di presentare un programma di musica contemporanea dall’organico particolare e per lo più fatto di brani inediti. La passione per la musica contemporanea e per la terra d’origine, in particolare la città di Palermo, sono gli elementi portanti di questo progetto. Il nome dell’ensemble deriva, infatti, dall’antica denominazione araba della città di Palermo: Balarm. I componenti del trio sono Giorgio Chinnici alla viola, Giuseppe Mazzamuto alle percussioni e Riccardo Scilipoti al pianoforte, gli ultimi due anche autori dei brani inediti che verranno eseguiti in prima assoluta.

  • Programma

  • Riccardo Scilipoti
    Messina 1972

    Somewhere... in my mind per viola, pianoforte e percussioni (in prima esecuzione assoluta)

    "...dove troverò l'ispirazione per scrivere questo pezzo...!". Questa è la domanda che ciascun compositore si pone allorquando si accinga a scrivere un nuovo brano. E la risposta è lì...da qualche parte nella sua mente...un po' il frutto dell'estro e dell'inventiva ma soprattutto della capacità di organizzare ed elaborare il materiale musicale. Somewhere...in my mind nasce come una sorta di fantasia in cui si contrappongono un elemento dalla forte connotazione ritmica, che caratterizza la prima parte e quella conclusiva, ed un motivo lirico con una venatura più riflessiva e malinconica di cui è permeata la sezione centrale. I 3 strumenti pianoforte, viola e vibrafono/marimba (la partitura è scritta sostanzialmente per 3 parti anche se il percussionista alterna il vibrafono con la marimba) dialogano costantemente nella riproposizione dei materiali tematici anche se alla viola ed al vibrafono viene affidato un rilievo più espressivo.

    Durata: 10'

    Luciano Berio
    Oneglia 1925 - Roma 2003

    Naturale per viola sola, percussioni e voce registrata

    Composto nel 1985 per Aldo Bennici e l’Aterballetto di Reggio Emilia, Naturale è un pezzo originariamente concepito per la danza e deriva in parte da Voci, per viola e due gruppi strumentali, un lavoro del 1984.

    L’interesse di Luciano Berio per la musica popolare è qui più che mai presente, tendendo al suo sogno utopico di “una continuità reale, percettibile e comprensibile tra la musica popolare antica, che è ugualmente vicina al nostro lavoro quotidiano, e la nostra musica”.

    L'arte popolare e quella colta non sono dunque entità separate, per quanto possano sembrare tali agli amanti della musica, e Berio non ha mai avuto problemi a combinare i due aspetti nel suo lavoro.

    Le fonti musicali originali di Naturale sono canti e melodie popolari siciliane fornite dallo stesso Bennici i cui nomi fortemente evocativi compaiono in partitura: A la sciacchitana, Laudata, Tubbiana, Ninna nanna di Carini. Queste fonti originali, “trascritte” e raffinatamente rielaborate alla maniera del compositore, sono commentate dalla voce di Peppino Celano, noto cantastorie siciliano, che Berio stesso incontrò e registrò a Palermo nel 1968.

    La voce cruda e naturale di Celano si inserisce nel percorso strumentale della viola e delle percussioni con delle caratteristiche Abbanniate di rara intensità. La cantilena antica e fortemente modale del venditore ambulante che ci invita talora a comprare degli asienieddi ru mari ri Carini o ci decanta la bontà delle sue olive, entra in conflitto con il "cantante" strumentale, il violista, discretamente evidenziato contrappuntisticamente e ritmicamente dalle percussioni. Discorso canto-narrativo e canto-strumentale si scontrano in un gioco scenico e concertante. Questa giustapposizione di natura "cruda" e arte "cotta" allude a un libro che ha avuto a lungo un ruolo importante nel pensiero di Berio: Le cru et le cuit (Il crudo e il cotto) dell'antropologo francese Claude Lévi-Strauss.

    Fortemente evocativo il finale del pezzo: con un respiro flebile, la viola canta l'ultima Ninna Nanna di Carini, ma il destino sembra già segnato dal suono di una campana a morto, di una mitragliatrice e dal battito implacabile del rototom, forse l'ultimo canto prima del riposo eterno.

    Giuseppe Mazzamuto
    Palermo, 1976

    Abbanniata per viola, pianoforte e percussioni (in prima esecuzione assoluta)

    Abbanniata per trio solistico (Percussioni, Viola e Pianoforte) è il titolo della composizione originale di Giuseppe Mazzamuto vibrafonista, percussionista e compositore palermitano, che sarà eseguita in prima esecuzione assoluta per le “Domeniche Civiche” dell’Orchestra Sinfonica Siciliana il 10 aprile 2022.

    Il brano che dal punto di vista formale è in un tempo unico è composto da 3 quadri musicali e racconta attraverso una musica fortemente descrittiva un viaggio immaginario, che parte da una calda e silenziosa notte di luglio palermitana sino ad arrivare alla rumorosa alba di uno dei mercati più antichi di origine araba della città di Palermo quello di Ballarò.

    Durata: 11'