L’era di Bob Marley
Roberto Molinelli, direttore e arrangiamenti
Mitchell Brunings, voce
Capo d'Orlando - Parco di Villa Piccolo
BAND
Giuseppe Preiti tastiera elettrica
Giorgia Grutta sax alto
Daniele Raciti chitarra elettrica
Davide Femminino basso elettrico
VOCALISTS
Giuliana Di Liberto
Germana Di Cara
Anita Vitale
Info e prenotazioni: 380 6488015
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Programma
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Bob Marley
Nine Mile 1945 - Miami 1981L'era di Bob Marley
Il mito di Bob Marley rivive con il reggae sinfonico affidato alla voce straordinaria di Mitchell Brunings. Un grande lavoro sinfonico firmato da Roberto Molinelli, che ha scritto le partiture dei grandi successi
di Bob Marley, interpretati da un talento puro della musica internazionale, Mitchell Brunings, originario del Suriname ed ora residente a Utrecht, in Olanda, il Paese in cui è arrivato secondo nell’edizione tulipana del talent “The Voice 2013”. La voce di Mitchell Brunings è straordinaria, per bellezza e somiglianza con
quella del re del reggae prematuramente scomparso.
Verranno eseguiti i grandi successi di Bob Marley come I shot the sheriff, No woman no cry, Is this love, Could you be loved, Three little birds, Waiting in vain, Redemptions song, Get up stand up.
Programma
1. Symphony to joy (solo orchestra)
2. Get up, stand up
3. Turn your lights down low
4. Buffalo soldier
5. So much trouble in the world
6. Is this love
7. Three little birds
8. One love
9. I shot the sheriff
10.Redemption song
11.Could you be loved
12.Waiting in vain
13.No woman, no cryRobert Nesta Marley, in arte Bob Marley, nacque a Nine Mile, in Giamaica, nel 1945 da padre britannico (ufficiale della marina inglese, che abbandonò la madre) e madre giamaicana.
Con i suoi 'Wailers', band nata nel 1964 composta tra gli altri da Peter Tosh, suonò ovunque in giro per il mondo. Dopo il loro scioglimento, nel 1974, si esibì come 'Bob Marley & The Wailers'.
Fece della sua musica una lotta contro l'oppressione politica e razziale e un invito all'unificazione dei popoli di colore per raggiungere la libertà e l'uguaglianza. Ben presto divenne così un leader politico, spirituale e religioso, e nel 1978 gli fu conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia della pace dalle Nazioni Unite. Nello stesso anno riunì, durante un suo concerto, tutte le diverse fazioni che si combattevano nei sobborghi di Kingston, mentre nel 1980 partecipò alla celebrazione dell'indipendenza dello Zimbabwe.
Generalmente identificato con il genere musicale "reggae", che lo rese popolare fuori dalla Giamaica, Bob Marley si trasferì dalla Giamaica in Inghilterra nel 1976, dove registrò gli album "Exodus" (che includeva singoli come la famosa "Jammin'", "One Love", "Three little birds", "Waiting in Vain" e "Exodus") e "Kaya". Qui venne arrestato per possesso di piccole quantità di cannabis, e nel 1977 scoprì una forma di melanoma maligno alla pelle che cresceva sotto l'unghia dell'alluce. Gli fu consigliato di amputare l'alluce, cosa che scelse di non fare per motivi religiosi legati al Rastafarianesimo.
In seguito a un concerto politico in Giamaica, "One Love Peace Concert", produsse nel 1979 l'album "Survival" e nel 1980 "Uprising", ultimo album che contiene anche la toccante "Redemption Song".
Durante il tour, dopo 2 concerti al Madison Square Garden di New York ebbe un infarto mentre faceva jogging al Central Park. Il 23 settembre 1980 Bob tenne il suo ultimo concerto allo Stanley Theater a Pittsburgh, e dopo un consulto medico in Germania, tornando in Giamaica il volo fu deviato in direzione di Miami, per poter ricoverare il cantante presso il Cedar of Lebanon Hospital, dove morì la mattina dell'11 maggio 1981.
In riconoscimento dei suoi meriti, un mese dopo la morte fu insignito del prestigioso Jamaican Order of Merit. Nel 2008 è stato posizionato al 19° posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo "Rolling Stone" e tra le sue migliori "tracce vocali" ci sono “I Shot the Sheriff”, "No Woman, No Cry" e "Redemption Song".