Sacrarmonia
Antonella Ruggiero
Quintetto Orchestra Sinfonica Siciliana
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Luogo
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Duomo di Monreale
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Giorno
ora
Durata
Prezzo
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Giorno
Venerdì 21 Ottobre 2022
Ore
21,00
Durata
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Prezzi
- €
Quintetto Orchestra Sinfonica Siciliana
Violini Eva Bindere, Andrea Cirrito
Viola Charlotte Fonchin
Violoncello Giovanni Volpe
Percussioni Giuseppe Mazzamuto
Ingresso gratuito con prenotazione su https://www.eventbrite.com/cc/64-settimana-di-musica-sacra-monreale-1245199?just_published=true
BIGLIETTI ESAURITI
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Programma
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Ruggiero/Fossati/Colomba
Corale antico (arr. C. Santini)
Colonna/Bigazzi
Sanctus (arr. R.Colombo, C.Santini)
Franz Schubert
Vienna, 1797 - Vienna, 1828Ave Maria (arr. J. Jacklich)
Ruggiero/Cantini
Occhi di bambino (arr. C. Cantini)
Ariel Ramírez
Santa Fè 1921 - Buenos Aires 2010Gloria dalla “Misa Criolla” (arr. V. Corvino, C. Cantini)
Ruggiero/Fossati
Il canto dell’amore (arr. C. Cantini)
Anonimo
God rest you merry gentlemen (arr. V. Contino, C. Cantini)
Johann Sebastian Bach
Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750Aria sulla IV corda (arr. C. Cantini)
César Franck
Liegi, 1822 - Parigi, 1890Panis Angelicus (arr. C. Cantini)
Guido Haazen
Antwerpen 1921 - Bonheiden 2004Kyrie dalla “Missa Luba” (arr. R. Colombo)
Antonella Ruggiero - Sacrarmonia
E' un momento di grande interesse per la musica sacra e non solo negli Stati Uniti, dove il gospel è diventato un territorio importante di ricerca e sperimentazione. Anche in Italia sono sempre più numerosi i progetti legati alla spiritualità in musica e questo progetto di Antonella Ruggiero ne è la conferma, con tratti molto particolari. Un programma di inni famosi e celebrati ma anche di preghiere appena sbocciate e di canzoni pacate, intense, che vogliono richiamare a un'idea diversa di musica rispetto a quella che negli ultimi anni è prevalsa: un'idea di serenità, di chiarezza interiore.
Non è un progetto caduto all'improvviso dal cielo e assunto come un corpo estraneo rispetto alla musica incisa fino a oggi. Antonella ha sentito crescere questi suoni un po' per volta nel corso degli anni e trova una continuità fra molte sue canzoni "profane", specie del repertorio più recente, e queste "sacrarmonie". E non è un programma da cerimonie liturgiche in spazi chiusi ma un progetto sonoro che si apre agli orizzonti del mondo e alla natura. Antonella evoca il Dio delle cose, dei campi aperti e della "luna crescente", piegando la sua voce a cercarlo ovunque; a riconoscerlo, come faceva Bob Dylan in quella sua canzone famosa, "in ogni foglia che si scuote, in ogni granello di sabbia".
L'album “Luna crescente – Sacrarmonia” del 2001 è l'estensione naturale di un tour iniziato alla fine del 2000 e proseguito nel corso degli anni in varie rassegne di musica sacra. In quelle occasioni Antonella ha potuto cogliere il sincero apprezzamento da parte del pubblico e valutare anche il senso di gioiosa libertà che questo repertorio le dava - alla fine dei concerti si accorgeva di non provare assolutamente stanchezza, come se la sua voce avesse potuto finalmente librarsi in una ideale dimensione a gravità zero.
Le "sacrarmonie" di Antonella sono un viaggio nel mondo, senza limiti e barriere, dall'Ave Maria della nostra tradizione alla "Misa criolla" alla "Missa Luba"; e un viaggio nel tempo, anche, "per leggere il nuovo millennio cercando tesori nascosti da recuperare".
Riccardo Bertoncelli
Antonella Ruggiero e l'album "Luna crescente" da cui è tratto il concerto di questa sera
Corale cantico
Un bellissimo brano da "Libera", il suo disco del '96, che aveva già in sé una forte carica di spiritualità. Riarrangiato in maniera profondamente diversa, esprime da subito la continuità voluta da Antonella fra questo progetto e il suo repertorio passato.
Kyrie
E' tratto dalla "Missa Luba", per coro e percussioni, un'opera di Guido Haazen composta in Congo negli anni '60. E' un lavoro che all'epoca fece scalpore, sull'onda del Concilio Ecumenico Vaticano II che favoriva l'introduzione di liturgie legate alla cultura delle singole comunità. Un suggestivo incontro fra Africa e Occidente, molti anni prima che tutto ciò fosse "world music".
Occhi di bambino
Una composizione di Carlo Cantini scritta appositamente per l'album, su testo di Antonella. La grande carica emotiva del brano è rivelata in trasparenza già dal titolo. Sono gli occhi dei bambini del nostro tempo a fornire l'ispirazione, specie i più sfortunati - occhi innocenti e smarriti, che sempre più spesso vedono l'orrore.
Ave Maria
Fra le molte "Ave Maria" possibili, quella di Charles Gounod è la più celebre ed eseguita. Composta nel 1859, sulle tracce di una precedente composizione per violino e pianoforte ispirata al 1° preludio di Bach. La versione di Antonella è ammirevolmente essenziale: un nudo tappeto strumentale e un'esecuzione sobria, senza acrobazie virtuosistiche.
God Rest You Merry Gentlemen
Una carola tradizionale inglese, molto popolare nei Paesi anglosassoni ma praticamente sconosciuta qui da noi. Antonella la esegue con vocalizzi che immergono la sua voce letteralmente nel quintetto. Un altro segno importante del disco: prevale il lavoro collettivo, non un leader "accompagnato da".
Aria sulla quarta corda
Un tema famosissimo di Johann Sebastian Bach, spesso eseguito e proposto in passato anche come "canzone". Non è propriamente musica sacra ma ha una tal delicatezza e armonia da intonarsi perfettamente al progetto di "Luna crescente".
Sanctus
L'autore è Maurizio Colonna, uno dei più noti e ammirati esecutori di chitarra classica del nostro tempo. Antonella lo ha conosciuto nel corso di una rassegna di musica sacra al Monastero di Santa Chiara a Napoli. Dall'incontro è venuta l'idea di una collaborazione, subito realizzata con questo brano.
Gloria
Il compositore argentino Ariél Ramirez scrisse questo brano nel 1964 nel contesto della sua "Misa Criolla", audace e apprezzato tentativo di fusione fra musica sacra occidentale e musica popolare andina. Esistono molte versioni della "Misa", a cominciare da una straordinaria di Mercedes Sosa. Questo è un particolare arrangiamento molto sobrio, senza i timbri dei charangos e dei flauti boliviani e soprattutto senza il grande coro che tradizionalmente avvolge la parte solistica originale.
Adeste Fideles
Uno dei più celebri inni natalizi della nostra tradizione. Come nel caso dell'"Ave Maria" di Gounod o dell'"Aria sulla quarta corda", Antonella ha scelto di affrontare questo monumento musicale nel segno dell'essenzialità, della sottigliezza; un lavoro di sottrazione più che di addizione.
Il canto dell'amore
Il disco termina com'era iniziato: con una citazione da "Libera", con un seme di musica gettato cinque anni fa che oggi dà un ricco frutto e svela la sua natura più vera e profonda.