67ma Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale
LA GENESI
Franz Joseph Haydn Die Schöpfung (La Creazione)
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Luogo
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Duomo di Monreale
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Giorno
ora
Durata
Prezzo
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Giorno
Venerdì 10 Ottobre 2025
Ore
21,00
Durata
110min.
Prezzi
- €
Direttore Hansjörg Albrecht
Gabriele, Eva Lenneke Ruiten
Uriel Patrick Grahl
Raffaele, Adam Nahuel Di Pierro
Carl Philipp Emanuel Bach Chor Hamburg
Orchestra Sinfonica Siciliana
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Programma
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Franz Joseph Haydn
Rohrau, 1732 - Vienna, 1809Die Schöpfung (La creazione), oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra Hob. XXI: 2
Prima parte: Introduzione. Largo. La rappresentazione del caos. Recitativo di Raphael, “Im Anfange schuf Gott” (In principio Dio creò); Coro, “Und der Geist Gottes” (E lo spirito di Dio); Recitativo di Uriel, “Und Gott sah das Licht” (E Dio vide che la luce) – Aria di Uriel, Andante, “Num schwanden vor dem haeiligen Strahle” (Allora disparvero dinanzi ai raggi divini) e coro, “Verzwei, Wut” (Disperazione, ira) – Recitativo di Raphael, “Und Gott macht das Firmament” (E Dio creò il firmamento); Allegro assai – Gabriel, Allegro “Mit Staunen” (Con stupore) e Coro – Recitativo, “Und Gott sprach” (E Dio disse) e Aria, Allegro assai, “Rollend in schäumenden Wellen” (In onde spumeggianti) di Raphael – Recitativo, “Und Gott sprach” (E Dio disse) e Aria, Andante, “Nun beut die Flur” (Ora i campi presentano) di Gabriel – Recitativo di Uriel, “Und die himmlischen Heerscharen” (E le legioni celesti); Coro, Vivace, “Stimmt an die Saiten” (Accordate le arpe); Uriel, “Denn er hat Himmel und Erde” (Allora egli ha il cielo e la terra) – Recitativo, “End Gott sprach (E Dio disse) e Recitativo accompagnato, Andante, “In vollem Glanze” (Con grande splendore), di Uriel; Coro e Terzetto dei soli, Allegro, “Die Himmel erzählen die Ehre Gottes” (I cieli inneggiano alla gloria di Dio)
Seconda parte: Recitativo, Und Gott Sprach (E Dio disse) e Aria, Moderato, “Auf starkem Fittige” (Con le sue ali potenti) di Gabriel – Recitativo, “Und Gott schuf” (E Dio Creò), e Recitativo accompagnato, Adagio, “Seid fruchtbar alle” (Siate tutti fecondi) di Raphael – Ad libitum di Raphael, (Und die Engel” (E gli angeli); Terzetto dei soli, Moderato, “In holder Anmut stehn” (In un ameno incanto appaiono); Tutti con Coro, Vivace, “Der Herr ist gross” (Il Signore è grande) – Recitativo, “Und Gott sprach” (E Dio disse), Accompagnato, Presto, “Gleich öffnet sich der Erde” (Subito si apre il grembo della terra), e Aria, Maestoso, “Nun Scheint” (Ora il cielo risplende) di Raphael – Recitativo, “Und Gott schuf” (E Dio fece) e Aria, Andante, “Mit Würd’und hoheit” (Pieno di dignità e nobiltà) di Uriel – Recitativo di Raphael, “Und Gott sah jedes Ding” (E Dio vide ogni cosa); Coro, Vivace, “Vollendet ist das grosse Werk” (La grande opera è compiuta); Terzetto per soli, Poco Adagio, “Zu Dir, o Herr” (Verso di te, o Signore); Tutti, Vivace, “Vollendet ist”; Fuga, “Alles lobe seinen Namen” (Tutti celebrino il suo nome).
Terza parte: Recitativo di Uriel, Largo, “Aus rosenwolken” (Spunta dalle nubi rosee) e Duetto di Eva e Adamo con Coro, Adagio, Allegretto, “Von deiner Güt” (Della Tua bontà) – Recitativo, “Nun ist die erste Pflicht erfüllt” (Si è adempiuto ora il primo dovere), e Duetto, Adagio, Allegro, “Holde Gattin” (Amata sposa) di Eva ed Adamo – Recitativo di Uriel “O glücklich Paar” (O coppia felice), Coro, Andante, “Singt dem Herren alle Stimmen!” (Che tutte le voci cantino il Signore!), e Fuga, Allegro, “Den Herren Ruhm” (Gloria al Signore).
Ancora oggi non è stato possibile chiarire in modo dettagliato quale sia l’origine del libretto di Die Schöpfung (La creazione) né chi sia l’autore inglese, intorno alla cui figura sono fioriti diversi aneddoti. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Haydn a Georg August Griesinger, suo primo biografo, l’autore del libretto, che il compositore ebbe dall’impresario Johann Peter Salomon durante il suo secondo soggiorno a Londra fra il 1794 e il 1795, sarebbe stato un certo Lidley di difficile identificazione. Probabilmente Haydn nel suo sfocato ricordo aveva fatto confusione tra due nomi diversi e, in particolar modo, tra quello di Andreas Lidl, un suonatore di baryton al servizio del principe Nicolaus Esterházi dal 1769 al 1774 e morto a Londra intorno al 1789, e quello del compositore inglese Thomas Linley, morto nel 1795. È, comunque, impossibile risalire con precisione all’identità dell’autore del libretto, il cui nome, secondo la testimonianza del barone Gottfried van Swieten, non era nemmeno indicato nella copia in inglese che Haydn, ritornato a Vienna, gli consegnò affinché ne approntasse una traduzione in tedesco. Haydn iniziò la composizione della musica nel 1796 e nell’estate del 1797 aveva già composto metà della prima parte dell’oratorio. Alla prima esecuzione in forma semiprivata avvenuta il 30 aprile 1798 nel palazzo del principe Schwarzenberg nel Mehlmarkt, Haydn produsse con questo capolavoro una profonda impressione nel pubblico che rimase colpito dall’incantesimo prodotto dalla musica in corrispondenza del passaggio in cui è descritta la nascita della luce. Un autentico trionfo fu la prima esecuzione pubblica della Creazione avvenuta il 19 marzo 1799 al Kärntnertortheater di Vienna per la quale i biglietti erano già esauriti da un mese.
Il libretto della Creazione, che si avvale di tre fonti diverse e, in particolar modo, del poema Paradiso perduto di John Milton, della Genesi e dei Salmi che ispirarono i cori più importanti, è diviso nelle tre parti tradizionali dell’oratorio inglese, delle quali la prima descrive la creazione degli elementi naturali, dopo una famosissima introduzione strumentale Die Vorstellung des Chaos (La rappresentazione del caos). Aperto da un do primigenio declamato a piena orchestra, questo preludio si snoda nella tradizionale forma-sonata descrivendo il caos con gli interventi solistici dei singoli strumenti. Dal punto di vista formale la prima e la seconda parte della Creazione presentano una struttura simile, nella quale appaiono nettamente distinti i momenti della narrazione, affidata a tre solisti, impersonati dagli arcangeli Raphael (basso), Uriel (soprano) e Gabriel (soprano), del commento e della lode realizzati musicalmente con il recitativo secco, il recitativo accompagnato, con arie e cori. La prima parte copre i primi quattro giorni della creazione, mentre nella seconda parte, simile, per quanto riguarda la struttura, alla prima, si celebra la creazione degli esseri viventi, partendo dalle specie marine e dagli uccelli fino ad arrivare all’uomo. Tra gli uccelli vengono nominati, in particolar modo, l’aquila, l’allodola, la colomba e l’usignolo. Molto diversa rispetto alle altre due, la terza parte è ambientata nell’Eden dove Adamo ed Eva, non ancora contaminati dal peccato, vivono felici per la loro condizione. Dopo un preludio orchestrale in tempo lento, che descrive l’alba nel giardino terrestre, Uriel indica nel successivo recitativo Adamo ed Eva che camminano felici e subito offrono una preghiera di ringraziamento a Dio in un duetto con il coro che costituisce il numero più lungo dell’Oratorio. Adamo ed Eva sono felici e, dopo un recitativo, cantano un duetto d’amore di matrice operistica al punto che alcuni commentatori hanno accostato i due progenitori a Papageno e a Papagena del Flauto magico di Mozart. Dopo un recitativo, nel quale Uriel spiega che la coppia sarà felice se essa saprà astenersi dal desiderare più di quanto ha, e a conoscere più di quello che loro è concesso sapere, un coro conclusivo celebra le lodi di Dio.
Riccardo Viagrande
Durata: 110'