Settimana di Musica Sacra di Monreale Dvořák
Ciro Visco, direttore
Orchestra Sinfonica Siciliana
Coro Teatro Massimo di Palermo
-
Luogo
-
Duomo di Monreale
-
Giorno
ora
Durata
Prezzo
-
Giorno
Mercoledì 02 Ottobre 2019
Ore
21,00
Durata
-
Prezzi
- €
Concerto di apertura della Settimana di Musica Sacra di Monreale
-
Programma
-
Antonín Dvořák
Nelahozeves 1841 - Praga 1904Messa in re maggiore op.86 per coro e orchestra
Kyrie. Andante con moto
Gloria. Allegro vivo
Credo. Allegro moderato
Sanctus. Allegro maestoso
Benedictus. Lento
Agnus Dei. Andante
Concepita nel 1887 originariamente per organo e coro per essere eseguita in occasione della consacrazione di una cappella privata che era stata progettata dall'architetto Josef Hlávka, a cui è dedicata, la Messa in re maggiore op. 86 fu orchestrata da Dvořák 5 anni dopo su richiesta dell'editore Novello di Londra che, dopo il rifiuto di Simrock,aveva deciso di pubblicarla solo a condizione che ad essa fosse data una veste orchestrale. Fervente cattolico, Dvořák, che aveva composto molti anni prima lo Stabat Mater per superare il dolore causato dalla prematura morte della figlia, espresse il suo sincero sentimento religioso attraverso una scrittura a tratti solenne, ma sempre serena. Ciò appare evidente già nello splendido Kyrie, costituito da due sezioni delle quali la prima, costruita su una cadenzata melodia popolare, contrasta con la seconda (Christe eleison), affidata inizialmente ai solisti, per l'uso del minore e per un'armonia particolarmente espressiva. Nel Gloria, Dvořák segue il testo liturgico creando degli episodi contrastanti in modo da alternare i momenti giubilari ad altri di fervente e raccolta preghiera come il suggestivo Gratias agimus tibi. Di struttura antifonica con un solista a cui risponde il coro è il Credo dal cullante tempo di berceuse, il cui punto culminante è costituito dal drammatico accordo in fortissimo sulla parola crucifixus. La musica popolare torna ad ispirare il Sanctus, mentre un misterioso preludio apre il successivo Benedictus. Infine una scrittura altamente imitativa e qualche volta anche di carattere contemplativo informa il conclusivo Agnus Dei.
Riccardo Viagrande
Durata: 40'