Sattaflores / Battiatica

C/V (Corrispondenze Verticali)

Aida Satta Flores, idea, musica, testi, voce

Giovanni Pasini, direttore

Capo d'Orlando - Parco di Villa Piccolo

  • Luogo

  • Parco di Villa Piccolo - Capo d'Orlando (Messina)

  • Giorno

    ora

    Durata

    Prezzo

     

  • Giorno

    Sabato
    20 Luglio 2024

    Ore

    21,00

    Durata

    -

    Prezzi

    5 - €

    Calendario

 

 

Aida Satta Flores

Per info e prenotazioni biglietti Parco di Villa Piccolo: tel. 380.648.80.15

  • Programma

  • SATTAFLORES/BATTIATICA

    C/V (Corrispondenze Verticali)

    Prima esecuzione assoluta

     

    Aida Satta Flores idea, musica, testi, voce

    Giovanni Pasini direttore

    Teodolindo Edmondo Negri chitarre elettriche

    Mariano Tarsilla basso elettrico

    Angelo Amico tastiere e live electronics

    Antonio AlottaVincenzo BonomoBiagio Di Gesù e Pietro Luppina tenori (Coro Fondazione Teatro Massimo)

    Orchestra Sinfonica Siciliana

     

     

    I brani in programma

     

    1. LUNA INDIANA (Franco Battiato/Giusto Pio) alla viola Giovanni Pasini

     2. LODE ALL’INVIOLATO (Franco Battiato) arr. Valter Sivilotti

    3. SENZA VOCE (Aida Satta Flores/Aida Satta Flores) arr. Valter Sivilotti

    4. SCHERZO IN MINORE (Franco Battiato/Manlio Sgalambro/Django Reinhardt/ Stephane Grappelli) arr. Peter Wegele

    5. LA METAMORFOSI DI UN FIORE (Aida Satta Flores/Aida Satta Flores) arr. Teodolindo Edmondo Negri/Giovanni Pasini

     6. VALERIE (Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) arr. Corrado Neri

    7. L’ANIMALE (Franco Battiato) arr. Valter Sivilotti

    8. UNN’E’ (Aida Satta Flores/Aida Satta Flores) arr. Teodolindo Edmondo Negri

    9. PROSPETTIVA NIEVSKY (Franco Battiato/Giusto Pio) arr.Peter Wegele

    10. OPPIO (Franco Battiato/Giusto Pio/Fleur Jaeggy/Sybil Amarilli Mostert) arr. Peter Wegele

    11. LA GRAMMATICA DELLE ALLODOLE (Aida Satta Flores/Leonardo Bruno) arr. Leonardo Bruno

    12. IL RE DEL MONDO (Franco Battiato/Giusto Pio) arr. Valter Sivilotti

    13. IL PROFUMO DEI LIMONI (Aida Satta Flores/Aida Satta Flores) arr. Corrado Neri

    14. SAN MARCO (Albert Kui/Giusto Pio) arr. Corrado Neri

    15. STRANIZZA D’AMURI (Franco Battiato/Giusto Pio) arr. Corrado Neri

    16. ADIEU (Albert Kui/Giusto Pio) arr. Leonardo Bruno

    MEEDLEY (Franco Battiato/Giusto Pio) L’ERA DEL CINGHIALE BIANCO/LA CURA/CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE arr. Valter Sivilotti

     

    Note di sala a cura di Aida Satta Flores

     

    Come Sarebbe Stato il Passato Se il Futuro Fosse Arrivato Prima

    Perché il giorno della fine non ti servirà l’inglese

     

     

    LE CANZONI DEGLI ANNI ’80 NON CONTENGONO IL ME DI OGGI. IO CONTENGO LORO” (F. Battiato 1998).

     

    Il 18 maggio 2021 ultima alba terrena di Franco Battiato: il 2024 segna il terzo anno della scomparsa di uno dei più fulgidi figli di Sicilia. BATTIATICA, un progetto di Aida Satta Flores, è un viaggio musicale attraverso la riscoperta e l’esperienza viva delle diverse anime artistiche di Battiato che, agli inizi della sua carriera “pop”, utilizzò gli pseudonimi di Astra come cantante, e Albert Kui come compositore. Il concerto, presentato in prima assoluta nell’ambito della programmazione della stagione estiva 2024 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, fa parte del più ampio disegno artistico di Aida Satta Flores, FAI LA TUA pARTE, progetto articolato in diverse declinazioni artistiche (libro, concerti, album, visioni filmiche) che l’artista ama definire processo artistico, teso a sottolineare, con la Parola, la Musica e le Visioni, l’importanza della valorizzazione e della riscoperta delle proprie Semenze e Semi, necessario e urgente bisogno della sempre più agonizzante anima del mondo, di tutti i popoli, che vaga e scompare in un pianeta che mira, come unico obiettivo, alla sola soddisfazione della vita orizzontale, trattando le persone come clienti di un mercato, soprattutto ascoltatori e fruitori di musica. Il sottotitolo C/V (Corrispondenze Verticali) rappresenta esattamente l’anelito di cui è pregna, specialmente negli anni del nuovo millennio, l’arte creativa di Aida, comune alla ricerca e al pensiero di Franco Battiato: l’importanza di usare il tempo che ci è concesso vivere su questa terra per una vera evoluzione dell’uomo, una temporalità che sappia far tesoro dell’esistente, anche quando ciò che ci circonda pare abbia perso il senno, nella mai doma speranza di esser stati utili, ognuno nel proprio passaggio terreno, col fine di contribuire a trasformare in oro pensante anche il piombo più pesante. Tutto il concerto, tra gli inediti di Aida e le esplorazioni Battiatiche, mira alla Vita Verticale, sperando in un coinvolgimento emotivo, oltre che musicale, del pubblico. L’ “Io chi sono?” riecheggia in tutto il concerto cui assisteremo. Siamo solo il residuo dei nostri sacrifici? Siamo ciò che hanno voluto che fossimo? Tentativo della Satta Flores, lungo tutte le canzoni scelte, è intercettare quel male interpretato avverbio, Altrove, sperando di contribuire a far sì che si Manifesti qui. Nel concerto si passerà da una canzone all’altra come da una stanza all’altra, senza porte, o con ipotetiche porte verso la luce, che ci conducano oltre ogni ombra. Il primo singolo di BATTIATICA porta già nel titolo l’interrogativo caro all’artista, unn’È, che in Siciliano significa dov’è. Il videoclip, pubblicato il 18 maggio 2024, nel terzo anno dell’ultima alba terrena di Battiato, è stato girato nelle stanze-installazioni del Museo-Albergo Atelier sul Mare e tra le meraviglie della Fiumara d’Arte, grazie al mecenate Antonio Presti, con la regia di Claudio Colomba e della stessa Satta Flores.

    Le immagini di Battiato, girate tra le stanze della sua casa di Milo, sono tratte dal docu-film Corrispondenze, di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita, del 2016, le ultime apparizioni di Franco dentro a un film. Alla registrazione in studio di unn’È hanno partecipato: Ensemble Orchestra Sinfonica Siciliana: Primi violini Sergio Di Franco, Gabriella Federico, Luciano Saladino, Agostino Scarpello - Secondi Violini Francesco Graziano, Sergio Guadagno, Salvatore Petrotto – Viole Claudio Laureti, Vytautas Martisius – Violoncelli Enrico Corli, Domenico Guddo - Contrabbasso Vincenzo Carannante Oboe Elisa Metus Direttore musicale M° Riccardo Scilipoti. I Tenori Antonio Alotta, Vincenzo Bonomo, Biagio Di Gesù, Pietro Luppina del Coro lirico Teatro Massimo di Palermo. Renè Miri canto Tibetano diplofonico. Arrangiamenti musicali Teodolindo Edmondo Negri. Edizioni LaSanBiagio Produzioni di Amedeo Minghi.

     

    COME UN MAZZO DI FIORI

     

    Riuscire a scegliere attentamente le NOTE DA CANTARE o a scrivere dettagliatamente le NOTE DI SALA è stato e appare cosa ardua, dal momento che la produzione musicale di Battiato è sconfinata, non volendo, tra l’altro, incorrere nel solito tributo al maestro di Ionia. BATTIATICA, nella mente di Aida, vuol rappresentare l’anello di congiunzione tra diverse parti, tra l’Etica e l’Estetica che sempre più, al giorno d’oggi, sta diventando brutta, perché omologante, omologata, senz’anima. L’Estetica è parte fondante l’Etica. L’Etica è parte fondante l’Estetica. Oggi il “giardino fertile” di ogni essere vivente è minato dai veleni della società umana. Il Giardino fertile, alla luce dell’odierna lettura di un brano inedito di Aida di quarantanni fa, Senza voce, che Franco considerò capolavoro negli anni ‘80, ascoltandolo col walkman passeggiando sotto le guglie del duomo di Milano, è lo spirito, che tutti dovrebbe muovere. Quando Aida la scrisse era giovane e ignara: si sa, gli artisti sono antenna, spesso inconsapevoli, di ciò che piove da altre sfere più alte. Se qualcosa può fare la musica è tentare di fare incontrare il visibile e l’invisibile, il cielo e la terra, la vita orizzontale e la Vita Verticale, la materia e lo spirito, per farli stare insieme, come è giusto che sia. Come un mazzo di fiori.

     

    BATTIATICA è  anello di congiunzione tra diverse parti, oltre le partiture degli arrangiamenti musicali che Aida non  ha affidato ad un solo arrangiatore, ma a diversi maestri, amici collaboratori d’un viaggio che dura da tanti anni, dal secolo scorso, dai primi concerti nelle piazze alle tre partecipazioni al Festival di Sanremo 1986, ’89, ’92, dalle esperienze teatrali ai pluripremiati concept-album, come l’originale album-live Aida Banda Flores del 2005 in cui valorizzò le bande di paese, fino a Bellandare del 2015, impreziosito dall’appassionata partecipazione di artisti come Giovanni Sollima, Leo Gullotta, Mimmo Locasciulli, Edoardo De Angelis.     

     

    Un MAZZO DI FIORI è bello perché rispetta e rispecchia le molteplici identità, umane, umanistiche ed artistiche, di tutti i diversi fiori che lo compongono. Così è BATTIATICA. Un concerto che potremmo definire solitario e al contempo corale, nato e pulsante, nel cuore di Aida, dall’alba di quel 18 maggio, maturato in tre anni di gestazione. Una delle vie individuate dall’artista, alla ricerca di un Altrove che si manifesti qui, come canta in unn’È, è la Via Diagonale, anello di congiunzione tra il mondo fisico e quello spirituale, come viene rappresentata nella foto di copertina di Marco Amantia, utilizzando un bianco terreno, con le sue ombre, al di sotto della linea diagonale, e il bianco assoluto, nella parte superiore più vicina al cielo, quel bianco puro che Battiato utilizzò nei suoi quadri, nei bulbi oculari dei soggetti dei suoi dipinti.

    copertina unn'E'

     

    Col fine di ottenere il duplice scopo di riflessione e rifrazione in grado di rispecchiare le varie anime musicali ed artistiche di Battiato e di Satta Flores, amici nell’invisibile da oltre quarantanni che, a parte la conoscenza umana degli anni ’80, s’incontravano ogni otto anni, l’artista ha voluto coinvolgere, negli arrangiamenti delle canzoni scelte per rappresentare questo MAZZO DI FIORI, le diverse anime artistiche di amici musicisti, maestri e collaboratori negli anni, cercando di evidenziare le loro peculiarità musicali al servizio di  BATTIATICA, e forse un po' anche al servizio delle proprie creature inedite rimaste nell’ombra: arrangiamenti di Leonardo Bruno, Teodolindo Edmondo Negri, Corrado Neri, Giovanni Pasini, Valter Sivilotti, Peter Wegele.

    Oltre all’organico della grande orchestra sinfonica Siciliana sul palco: Antonio Amico alle tastiere live performing, Mariano Tarsilla al basso elettrico, Teodolindo Edmondo Negri alle chitarre elettriche, i quattro tenori Antonio Alotta, Vincenzo Bonomo, Biagio Di Gesù, Pietro Luppina facenti parte il Coro Lirico Teatro Massimo. Direttore d’orchestra M° Giovanni Pasini.

     

    “SE STO CIORE TORNA A MAGGIO, PURE A MAGGIO IO STONGO ’CCA”

     

    Tutte le canzoni del concerto possono riassumersi in tre fioriture-capitoli ben precisi:

     

    Rifioritura - Le rivisitazioni di alcuni brani degli albori di un Battiato che passò dalle sperimentazioni musicali elettroniche-progressive alla musica pop. Una benedizione l’incontro Franco Battiato/Giusto Pio. A quei tempi Franco utilizzò due pseudonimi: Albert Kui come autore, Astra come artista. Studiando a fondo il modus operandi dei due maestri, soliti ripescare dai loro stessi lavori per produrre e pubblicare, anche a distanza di anni, la stessa canzone con titolo diverso, testo diverso, o arrangiamento diverso, e, ovviamente, interpreti diversi, oggi Aida si concede la libertà e l’amore di pescare tra gli astri del signor Astra, portando a nuova vita certe perle disperse nella polvere dello spazio e del tempo.

          

    È il caso di Valerie. La canzone ebbe nel tempo due versioni: la prima di Alfred Cohen, 45 giri del 1978 prodotto da Battiato, musica Franco Battiato/Giusto Pio, testo Cohen; la seconda nel 1982, con nuovo testo e titolo, sulla bocca di Milva. Era diventata Alexander Platz.  Oggi Aida ripropone, con nuovi vestiti musicali, la versione originale, dedicata a Valerie, antesignana delle battaglie dei transessuali, uccisa a 15 anni, nel vivo delle prime manifestazioni pubbliche a Milano.

     

    Oppio di Franco Battiato, Giusto Pio, Jaeggy Fleur, Sibille Mostert, cantata da Sibilla, eliminata al Festival di Sanremo 1983.  Il refrain in arabo Uru belev sameah significa Svegliatevi col cuore allegro. La cantautrice, nei concerti BATTIATICA, presenta un’inedita sua suggestione testuale, Alluppiati, alla luce delle odierne derive umane, con uno sguardo prevalente sull’universo dei giovani, come la rete con le sue sfide mortali/challenge, i social col proliferar di influencer, bullismi e assenza di prospettive. Il termine Alluppiati, in Catanese, significa addormentati. I cosiddetti leoni da tastiera sono perfettamente addormentati, mentre pensano d’esser svegli e coscienti.

     

    Adieu – 1978 – facciata A del 45 giri di Astra (Albert Kui/GiustoPio). Quando Battiato doveva andare in televisione a cantarla in playback (a quel tempo era così), al suo posto andava una controfigura, Stefano Pio, figlio del maestro violinista. Pochi versi in Francese ove profeticamente Franco scriveva del mestiere di fare il musicista, consigliando il treno dell’Addio. Nell’invisibile dialogo tra Aida e Franco, oltre al processo artistico che ha portato alla realizzazione di BATTIATICA, oggi la cantautrice gli risponderebbe “Personalmente lo presi troppo presto, sin da subito. Tu dopo tanti allori. Ma prima o poi ci s’incontra”. La canzone ebbe tre versioni: dopo l’originale Adieu del 1978, la seconda nel 1979, con nuovo testo di Michele Pecora, “Canterò se canterai”, cantata da Catherine Spaack; la terza nel 1989, con nuovo testo di Battiato, “Una storia inventata” sulla bocca di Milva.

     

    San Marco facciata B del 45 giri di Astra (Albert Kui/Giusto Pio). La canzone rappresentava una suggestione Veneziana di Battiato al suo maestro Giusto Pio. Oggi Aida, per una sentita suggestione verso la terra di Battiato, e della propria madre, Catanese come lui, presenta, nei live, una dedica a Sant’Aita, Sant’Agata, la patrona della città Etnea. E’cosa buona conservare l’attitudine a riconoscere i propri maestri.

     

    Sbocciano fiori - L’esecuzione con l’orchestra Sinfonica Siciliana di alcune canzoni di Aida, edite ed inedite, che per invisibili trame hanno a che fare col pianeta Battiatico.

     

    È il caso dell’inedito Senza voce, composto oltre quarant'anni fa, proprio uno dei due brani per cui Battiato, che ascoltava col walkmann da musicassette gli audio voce e chitarra, passeggiando sotto le guglie del duomo di Milano, pigiò OFF: “Tu si cretina figghia mia. Con questi capolavori registrati voce e chitarra, con due tre viaggi della speranza, alla ricerca di una casa discografica, tu pensi di fare successo? Tu si cretina figghia mia! Devi lasciare la Sicilia, trasferirti a Milano e, solo quando sarai diventata famosa, farai quel che farò io. Tornare nella tua terra e pubblicarli”.  BATTIATICA rappresenta per Aida anche un personale modo di chieder scusa alle proprie canzoni inedite cui non ha saputo, o voluto, offrire ampie terrazze, e dire a Franco “avevi ragione. Ma mai dire mai”.  Caso strano che le abbia liberate sul proprio canale you tube, seppur ancora inedite, proprio nel 2021, a distanza di un mese: Senza voce il 20 aprile, nella giornata Internazionale della Terra, I segreti del mare proprio quel 18 maggio 2021, trailer del DVD ‘d’Istanti’ donato a detenuti e studenti Siciliani che presentò in conferenza stampa streaming (c’era ancora la pandemia), il 20 maggio, dalla sede dell’Assessorato Istruzione della Regione Siciliana. “Come sono felice, oggi, Franco, di essere ancora quella cretina che non investe l’esistenza all’ombra del successo! Il tuo amato Gurdjieff classificò, in una scala da 1 a 21, amandoli, tutti gli idioti. Tendo al 20. Perché il 21 è Dio, mi verrebbe da dirti con l’ironia che ci contraddistingue. Un modo per dirti che ho capito. Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretina guardando persone intelligenti. E cerco sempre più la luce”.

     

    Tra gli inediti di Aida, testi e musiche, eseguiti dall’orchestra sinfonica Siciliana c’è La metamorfosi di un fiore, anch’essa nata che “era de maggio”, l’1 maggio 2021. Dedicata a Saman Abbas, la ragazza Pakistana uccisa dalla sua famiglia, a Novellara (R. Emilia) perché si oppose a un matrimonio forzato. Nella canzone Aida affronta il difficile rapporto interreligioso, tema caro a Franco. “Se l’Occidente ti ammaliò coi cicalecci, l’Oriente estremo ti fermò con le sue leggi” riecheggia quanto probabilmente avrebbe scritto oggi Battiato, a proposito delle “religioni tra le ortiche, carte truccate” che “non rivelano Dio”.  

     

    Due le canzoni edite di Aida eseguite dall’orchestra Sinfonica.

    unn’È, singolo appena pubblicato da Nar International, distribuzione streaming su tutte le piattaforme digitali, edizioni LaSanBiagio produzioni di Amedeo Minghi.

    Il profumo dei limoni. La canzone, scritta nel 1990, fu pubblicata nel 1992 dando il titolo al suo primo album prodotto dai Nomadi. Appena scritta la cantò subito al telefono a Franco che, definendola preghiera laica, le suggerì di lasciarla voce e nient’altro, se mai un giorno l’avesse pubblicata. E più o meno fu così. Nell’omonimo album del ’92 fu l’unica canzone che non fu arrangiata con le sonorità pop-rock dei Nomadi: l’ultima traccia per sola voce e coro lirico giovanile Città di Parma.

     

    La grammatica delle allodole, su musica di Leonardo Bruno, è una suggestione poetica ove l’artista immagina una lettera scritta dalla terra all’umanità, un je accuse tra le varie fioriture dei concerti.

     

    Sempreverdi Per tuffarsi e nuotare nell’universo musicale di Franco Battiato non basterebbe l’intera programmazione della stagione estiva della F.O.S.S. La scelta di quali sue perle ricordare è stata molto difficile. Satta Flores si è lasciata guidare da scelte sentimentali, dall’affetto e dall’invisibile carezza di un custode, alla luce di quell’Altrove che, come canta in unn’È “è un sentimento nuovo” ma anche “è un sentimento antico”.  

     

    Lode all’inviolato, Il re del mondo, L’animale, Scherzo in minore, Stranizza d’amuri, Prospettiva Nievsky, L’era del cinghiale bianco, La cura, Centro di gravità permanente.

     

     

    BATTIATICA vuol essere un viatico utile a capire chi e cosa ci fa perdere, nell’esistenza fisica, l’”adesione” alla Via Verticale, sperando possa riuscire a contribuire, attraverso musica e parola, al rafforzamento di quelle forze interiori che ci permettano l’”evasione” verso le alte sfere dell’Essere, iniziando dalla via diagonale che si può mettere in pratica solo con un cuore puro. Sursum Corda. In alto i cuori. Uru belev sameah. Svegliatevi col cuore allegro.

     

    Dopo i concerti in prima assoluta con l’orchestra sinfonica Siciliana, 19 luglio p.zza Ruggiero Settimo – Palermo, 20 luglio Parco Villa Piccolo, Capo D’Orlando (ME), programmazione estiva progetti speciali 2024 della F.O.S.S., il prossimo fiore da coltivare sperando sbocci al sole di Primavera, è la pubblicazione dell’album BATTIATICA C/V il 23 marzo 2025, per gli 80 anni di Franco Battiato.  

     

    Il video long version di unn'È liberato il 18 maggio

    https://www.youtube.com/watch?v=-GjbjhqfoYo

     

    unn'È videoclip ufficiale short version

    https://youtu.be/0A4q0WWkAlY

     

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