MAGARÌA
Fiaba musicale per voce recitante e orchestra di Andrea Camilleri
Musica di Marco Betta
INTERPRETI
Silvia Ajelli narratrice / Federica Aloisio danzatrice e mimo
Immagini di Massimiliano Scuderi
Orchestra Sinfonica Siciliana
Riccardo Scilipoti direttore
Regia di Alfio Scuderi
Nuovo allestimento
Prima della fiaba musicale di Andrea Camilleri e Marco Betta sarà eseguita la Sinfonia dei Giocattoli (Kindersymphonie), tradizionalmente attribuita a Leopold Mozart.
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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA SCUOLE: segreteriascuole@orchestrasinfonicasiciliana.it – 3382669146. Indicare nella mail di prenotazione: giorno e orario dello spettacolo, il numero degli alunni paganti, il numero degli alunni H (con segnalazione degli eventuali alunni in carrozzina), il numero dei docenti accompagnatori e di sostegno H nonché le classi di appartenenza.
Costo per alunno € 5 (alunni H e docenti ingresso gratuito)
INFO
Botteghino del Politeama Garibaldi
Aperto martedì, mercoledì, giovedì dalle 9,30 alle ore 16; venerdì dalle ore 9,30 alle ore 14,30 (in caso di concerto dalle ore 19,30 alle ore 22); sabato dalle ore 9 alle ore 13 (in caso di concerto dalle ore 16,30 alle ore 18,30) e domenica dalle ore 9 alle ore 13. Lunedì chiuso.
Tel. 091/6072532-6072533
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Programma
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Leopold Mozart
Augusta 1719 – Salisburgo 1787Sinfonia dei giocattoli (Kindersymphonie) in sol maggiore
La Sinfonia dei Giocattoli (Kindersymphonie) attribuita a Leopold Mozart, padre di Wolfgang Amadeus, è una composizione semplice e di carattere allegro, riconducibile al classicismo viennese e si distingue in particolare per l'organico in quanto alla classica orchestra sinfonica si affiancano in questo lavoro alcuni strumenti tipici dell'infanzia: tra questi, una forma speciale di rullante ed una raganella mentre altri imitano il canto di uccelli come il cuculo e la quaglia per divertire gli ascoltatori.
Andrea Camilleri
Porto Empedocle 1925 - Roma 2019 Marco Betta
Enna 1964MAGARÌA. Fiaba musicale per voce recitante e orchestra di Andrea Camilleri - Musica di Marco Betta
Nel 2001 Andrea Camilleri scrive una fiaba e chiede al compositore Marco Betta, docente di composizione presso il Conservatorio di Palermo ed Accademico effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di comporre le musiche “dichiarandosi disponibile ad apportare dei cambiamenti al testo se la musica, che comanda, lo richiede”.
Nasce così “MAGARÌA”, “una piccola opera di teatro letterario della mente nella quale i personaggi sono evocati dagli strumenti dell’orchestra”. E così, se l’arguto romanziere immagina parole magiche che fanno scomparire e riapparire chi le pronuncia, Marco Betta crea una partitura in cui gli strumenti musicali corrispondono ai vari personaggi: Lullina è il violino, il nonno il violoncello, il nano è il fagotto, il grillo è la viola, la balena la tuba, l’usignolo è il flauto, il Maresciallo dei Carabinieri la tromba e così via. Se la parte narrativa si può sintetizzare come apparizione, incantesimo e magia, la dimensione musicale disegna linee immaginarie, di orizzonte, di cielo, di nuvole, plasmando tracce melodiche ad unire l'immaginazione della parola ed il suo divenire suono.
Ecco in breve la trama della fiaba.
A Lullina piace moltissimo passeggiare con il nonno e ascoltarlo mentre racconta storie incredibili inventate apposta per lei. Ma un giorno il nonno si accorge che la sua picciliddra è distratta e pensierosa e quando le chiede cosa non va lei confessa: tutto dipende da un sogno, il più bizzarro e stravagante che abbia mai fatto. Un omino minuscolo, tutto vestito di giallo, le ha rivelato la formula magica per far scomparire le persone, e Lullina muore dalla voglia di fare una prova! Fi ri ri ri, borerò, parupazio, stonibò, qua non sto: appena le sette parole misteriose escono dalla sua bocca la bambina scompare. Prima incredulo e poi disperato, il nonno si mette a cercarla dappertutto, invano. Possibile che quelle sette parole mammalucchigne abbiano sprigionato una magia tanto potente? Ma, spiega Camilleri, “per dei bambini non potevo lasciare un finale così drammatico e ingiusto, e l’ho modificato, anche perché dalle fiabe ci si aspetta che finiscano col solito e vissero felici e contenti”. Come poi avviene.
Immagine di Massimiliano Scuderi
Durata: 60'