Scontrino
OTTAVIO MARINO direttore
NICOLA MALAGUGINI contrabbasso
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Luogo
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Politeama Garibaldi - Palermo
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Giorno
ora
Durata
Prezzo
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Giorno
Venerdì 22 Maggio 2026
Ore
20,30
Durata
90min.
Prezzi
30 - 18 €
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Programma
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Antonio Scontrino
Trapani 1850 - Firenze 1922Concerto per contrabbasso e orchestra
Allegro assai moderato
Andante sostenuto
Allegretto moderato
Durata: 37'
Sinfonia Marinaresca
Mare Calmo (Allegretto non mosso)
Nell' Isole delle Scimmie (Scherzo: Allegretto vivace)
Canto delle Sirene (Andante molle, voluttuoso)
Tempesta (Lentamente - Allegro)
Durata: 40'
Compositore e contrabbassista trapanese, Antonio Scontrino, che, dopo aver studiato a Palermo dal 1861 al 1870 con Pietro Platania, si è perfezionato alla Musikschule di Monaco tra il 1872 e il 1874, sin da giovanissimo, si affermò come virtuoso del contrabbasso. In seguito, divenne docente di composizione presso il Conservatorio di Palermo e dal 1897 presso il Reale Istituto Musicale di Firenze, città dove sarebbe morto nel 1922. Notevole è la sua produzione che va dalla musica sinfonica e da camera all’opera lirica, genere nel quale compose ben cinque lavori in un arco di tempo che va dal 1879, anno a cui risale il suo debutto come operista con Matelda, al 1896 con La cortigiana, opera in 4 atti, la cui composizione era stata da lui iniziata nel 1887.
Al contrabbasso, strumento del quale, come già detto in precedenza, fu grande virtuoso, è dedicato il Concerto per contrabbasso e orchestra che, composto nel 1901, sebbene pubblicato postumo nel 1980 nella riduzione per pianoforte e contrabbasso con la revisione di Oscar G. Zimmermann, costituisce una delle opere più significative per questo strumento, spesso purtroppo relegato a semplice basso degli archi. Aperto da un’introduzione di carattere eroico nella quale il tema è perorato dall’orchestra, lo splendido primo movimento, Allegro assai moderato, che contamina la forma-sonata con una scrittura rapsodica, si segnala per l’alternanza di momenti di intenso lirismo con altri di grande virtuosismo con posizioni molte acute e doppie corde. Di intenso lirismo è il secondo movimento, Andantino sostenuto, nel quale Scontrino riesce a esplorare e a esaltare il carattere cantabile ed espressivo del suo strumento. Un brillante Rondò è l’ultimo movimento di grande virtuosismo, nel quale è possibile ammirare passi di straordinaria difficoltà tecnica, come rapidi passaggi e doppie corde.
Composta nel 1896 ed eseguita per la prima volta nel mese di aprile del 1897 a Firenze, la Sinfonia marinaresca costituisce la testimonianza del profondo legame con il mare di Scontrino, che trova la sua espressione in un lavoro in quattro movimenti, nei quali le classifiche forme sinfoniche sono piegate a contenuti programmatici, esplicitati da una breve didascalia all’inizio di ogni movimento che presenta anche un titolo. A proposito del primo movimento, Mare Calmo (Allegretto Mosso), Scontrino scrive infatti:
“Navigando per il mare calmo, nell’immensa calma. Sono queste voci che salgono dal profondo, errano sopra le acque dalla gioconda aurora al meriggio scintillante”.
All’inizio, infatti, il moto ondoso sembra nascere dal profondo del mare con un tema di quinte vuote esposto dagli archi gravi, a cui rispondono i legni, tra cui il flauto che introduce un nuovo tema particolarmente sfruttato da Scontrino nel corso del movimento che si sviluppa quasi in forma rapsodica e con una scrittura dal tono eroico, come a dipingere una traversata in mare aperto. Sul secondo movimento, Nell’isola delle scimmie (Allegretto vivace), Scontrino scrive in partitura: “Approdando alla verde isola. Nessun piede umano l’ha tocca prima. Vi regnano, uniche abitatrici, liete sopra i grandi alberi, le scimmie. Qui la vita è un gioco”.
Il movimento si sviluppa come un classico e vivace Scherzo, di carattere danzante, che si segnala per la raffinata orchestrazione e per il centrale Trio (Meno mosso) di cui è protagonista il fagotto con un tema staccato e ironico. Autentico nucleo lirico della sinfonia è il terzo movimento, Canto delle sirene (Andante molle, voluttuoso), sul quale Scontrino scrive in partitura: “Quale canto è questo che si leva dalla quiete completa, serale del mare? È il canto che muove dal golfo misterioso, il canto delle Sirene”.
Il canto delle sirene assume le forme di un lirico tema affidato inizialmente agli archi, mentre il contenuto programmatico dell’ultimo movimento, Tempesta (Lentamente – Allegro), è sintetizzato nelle parole di Scontrino apposte sulla partitura: “Ah le grandi cose che narra il mare stasera! Le onde corrono, s’inseguono: Eolo ha scatenato tutti i suoi venti. Che è questo?... Al destino, a picco… Torna a innalzarsi, trionfante, il canto delle sirene”. La tempesta, che sembra nascere dalle profondità del mare, qui rese con un tema degli archi gravi che ricorda quello iniziale del primo movimento, esplode nel fortissimo del tutti orchestrale preparato da un crescendo di grande intensità.
Riccardo Viagrande
Durata: 90'